lunedì 1 novembre 2021

detti e contraddetti

 L’uomo propone e Dio dispone, diceva mio padre. Con Dio intendeva la vita perché in Dio non credeva. Non si sprecava a specificarlo. Che pensassero quello che volevano.


Chi ha più intelligenza la usi, mi diceva quando gli sottoponevo un problema inter sororale.

È così che ho cominciato a pensare di avere una “più intelligenza”. Mio padre lo vedevo poco. Ci vedevamo poco. La differenza stava nel fatto che a me dispiaceva e a lui no.

Di conseguenza ho poi sposato un uomo che amavo più di quanto mi amasse. 

Un’altra conseguenza è stata che ho pensato presto di avere una “più intelligenza”. Lo penso ancora. La fregatura nell’essere quella con più intelligenza è che per usare la tua “più intelligenza” nei rapporti umani devi portarti appresso anche la pazienza, la tolleranza, l’indulgenza e persino un po’ di masochismo.

Secondo me gli stupidi vivono meglio.


Mio padre diceva anche: La gentilezza dei modi compra tutto e costa niente. Lui però non perdeva tempo a usare la gentilezza. Si prendeva quello che voleva e amen.

Comunque è falso, non solo la gentilezza dei modi non compra tutto, ma costa pure cara.

Lo so perché ho tentato di applicare il suo detto. Adesso che sono ultra settantenne me ne infischio.

È uno dei privilegi di noi vecchi e me lo tengo stretto.


Tardar può, venir deve è un altro dei precetti paterni. È come quella faccenda di sedersi sulla riva del fiume in attesa del nemico, solo che non c’è bisogno di sedersi sulla riva di un fiume. Pensa solo all’umidità. 

Invece se dai retta a mio padre mentre il nemico tarda tu ti fai la tua vita.

Dei detti di mio padre questo è l’unico che mi ha dato soddisfazioni. 

Effettivamente ci sono rivincite che tardano ad arrivare, ma poi arrivano, è garantito. E anche l’artrosi tarderà. 


Non vorrei che vi faceste una cattiva idea di mio padre. Era pieno di qualità, davvero, ma riteneva di avere il diritto di vivere. A me piaceva. Ce ne fossero altri così. 







 




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