Goffa spaventata
Cuore minuto d'uccello
Le tracce
Vorresti cancellare le tracce
Ma la rena
Ah la rena
Non concede il respiro della dimenticanza
Nascondimento
Fiato
La rena conserva le impronte
La rena è nemica
Segugi di anime
Ti seguiranno sulla rena
Sulla rena
Sciogliere il corpo come i pensieri
Lavarsi di dosso
I fiati amorosi
Ancora un passo
Un passo in indietreggiamento
E il mare finalmente
Ti scompiglia la veste
La strappa
Ti stringe nuda
In pura libertà.
m.p.
m.p.
Non c'è nulla di più labile delle tracce sulla sabbia.
RispondiEliminaIl vento , il mare , spazzano via tutto, prima o poi.
Il tempo è un medico infallibile.
Il mare c'era prima e c'è oggi ed il suo abbraccio è sempre lo stesso: accogliente e premuroso.
per questo cammino sempre sul bagnasciuga, le onde cancellano le tracce di me poco dopo il mio passaggio
RispondiEliminaE' forte il tuo desiderio di annullamento e scomparsa: questa poesia è tua lo percepisco.Puoi annullare questo blog, nasconderci parte dei tuoi pensieri, migrare altrove o non migrare affatto. Chiudere il libro e leggervi solo tu.
RispondiEliminaNon so da quale di queste opzioni sei irretita ma una parte di quel che sei stata rimarrà per sempre attaccata al mondo che hai incontrato, non nella sabbia ma nell'acqua del mare.
@guglielmo mi piace premuroso detto del mare
RispondiElimina@zefirina sì il bagnasciuga può essere una soluzione, ciao ragazza!