Ho casualmente scoperto i dainàs, componimenti poetici della tradizione baltica cantati a due, tre voci.
Sono componimenti di tre, quattro versi, molto brevi, che usano l'allitterazione o la rima interna. Nella struttura ricordano gli haiku, anche se sono più liberi.
"Esprimono tutti gli aspetti della vita e della natura.
Parlano di amore, di morte, laghi, boschi, estate, inverno, dolore, piacere." (Jan Brokken)
Ne esistono diverse raccolte e altre ne vengono continuamente pubblicate. Non sono però stati tradotti in italiano.
Mi è venuta voglia di sperimentarmi, così per gioco. E anche perché mi piacciono molto le rime interne.
Come segnali di fumo
s'alzano dal grumo del tempo
e si liberano nel vento
li sento ecco
i ricordi sospirosi
Abbiamo un tetto per il riposo:
è fortunoso, ricorda.
il pane abbiamo e il sale:
è accidentale anche questo.
Il giorno di luce e di festa
con passo solenne
nella sua morsa
tutti conduce
Abbiamo ancora anime care:
ballare possiamo
ma in punta di piedi
m.p.
Non è percepito l'amore:
nella grotta si accuccia avvilito.
La beffa ci becca con aspra bocca
Guarda il tempo accartoccia
anche la roccia e i grattacieli.
Lievi ci sfariniamo.
domenica 4 gennaio 2015
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Mi piacciono (non li conoscevo) e brava tu.
RispondiEliminaBuon anno
Pace e benedizione
Julo d.
Ogni autunno rammenta la freschezza
RispondiEliminasfiorita delle morte primavere
S specchia nella pace delle sere
dei mattini la candida bellezza
Così malinconia di giovinezza
il tempo muta in sottile piacere
Lalla Romano
g
Bellissima la poesia di Lalla Romano, non la conoscevo, grazie.
RispondiEliminaBuon Anno Nuovo Marina
RispondiEliminaMaurizio
Belli, Marina.. buon anno
RispondiEliminaIn un nuovo anno un vecchissimo blog che ho deciso di rimettere in circolazione e che tu conosci da anni. Spero che tu comprenda i motivi che mi hanno spinto a rieditarlo e che ora mi inducono a dartene notizia: è solo una questione di affetto. Buon anno signora Pierani.
RispondiEliminaarrivo tardi, ma Grazie e Buon Anno anche a te Maurizio e a te Emilia!
RispondiEliminaCiao Enzo, sono stata sul nuovo blog. L'introduzione mi ha inquietata. Ti richiamo all'ordine! con affetto, marina
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