Nella mia mente scorre continuamente, come i sottotitoli di un telegiornale, una sola parola: farcela.
lunedì 24 dicembre 2012
natale
I muscoli facciali mi dolgono a forza di rispondere sorridendo: grazie, anche a te; grazie, anche a voi; grazie, anche a lei. Sul Natale abbiamo ed ho, detto e scritto di tutto. Cos'altro si può dire sul Natale?
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Che un Natale ti racconti un Natale qualunque a starti accanto
RispondiEliminaSai che per me ci sei sempre, non solo a Natale.
RispondiEliminaGiorgio
Vorrei tanto che tu potessi tornare quella di prima.
RispondiEliminaVorrei, ma non è possibile, però ti faccio ugualmente i miei sinceri ed affettuosi AUGURI, anche alle tua figliola e a tuo nipote.
Un abbraccio.
Cristiana
ti auguro un sereno 2013
RispondiEliminaCiao Marina, farcela è già moltissimo e tu ce la farai anche oggi. Un abbraccio di cuore
RispondiEliminabiba
Hai ragione Marina, a me sembra tutto poco autentico soprattutto e ritrovare un senso non è facile. Un abbraccio
EliminaGiulia
Devi Marina....Dobbiamo....
RispondiEliminainsieme si è piu' forti!
Un bacio
Diciamo che è un'ottima occasione per litigare -:)))
RispondiEliminaMa capita anche che ci si ritrovi insieme a guardare il fuoco del camino.
Mia cara, vengo per ricambiare il tuo saluto e i tuoi auguri.
RispondiEliminaTi confesso che a una prima lettura credevo che quel "farcela" fosse un invito generico, rivolto un po' a tutti, e in effetti tutti dobbiamo 'farcela', in un modo o in un altro.
Però dai commenti qui sopra mi pare che quel "farcela" si riferisca proprio a te: di qualunque problema si tratti mi aggrego all'invito, con la speranza che sia una cosa risolvibile.
Forza e coraggio!
Ciao e auguri che quel 'farcela' diventi presto un trionfante "ce l'ho fatta!".
Passavo di qui e volevo farti sapere che
RispondiEliminase cel'ho fatta io ce la faranno tutti
e anche tu.
Ciao.
E' vero, è tutto un po' finto, ma passa. Ti auguro un nuovo anno sereno. Francesca
RispondiEliminaDopo una visita sgradita di due mostri,mi chiedo sempre,se Natale lo festeggerò con i figli.Se rivedrò il sole dell'estate,se se se se,d'ora in avanti sarà tutta un'incognita.L'importante è cercare la serenità che forse prima non avevo.
RispondiEliminaBuon 2013.
Io sono contenta che i due giorni natalizi siano terminati: tanto inutile stress per riti che avrei evitato di celebrare. Ma, sai com'è, sono anch'io dentro all'ingranaggio, volente o nolente.
RispondiEliminaPer me la festa è ora, in questi pochi giorni che precedono l'ultimo dell'anno.
Ti anticipo intanto i miei migliori auguri per un 2013 sereno. :)
Con l'approssimarsi del nuovo anno ci auguriamo a vicenda e con ferocia inaudita tutto il bene del mondo. Che l’anno appena iniziato rechi serenità, pace e felicità a Tizio, a Caio, a Sempronio e al mondo intero. Che possa vedere esauditi tutti i tuoi, i miei e gli altrui desideri! Che la felicità ci possa tracimare dalle orecchie! Che non ci possa essere un solo attimo di buio nelle solatìe giornate della vita! Che la gioia sia sempre compagna delle tue ore e di quelle dei tuoi cari, cani, gatti, canarini e pesciolini rossi compresi! E così via.
RispondiEliminaPer almeno la prima settimana del nuovo anno, non facciamo altro che bombardarci a tappeto di auguri; ci mitragliamo per lettere, cartoline, ed ora anche e-mail e post sui blog.
Ma vuoi vedere che tutti questi auguri portano jella?
E qui alla fine di ogni anno, dobbiamo concludere che, quello che sta per passare è stato più fetente di tutti gli altri!
Ma fa’ che ci sia qualcuno, che so? il Destino, al di sopra delle nostre teste, il quale, ogni volta che stappiamo a mezzanotte dell’ultimo dell’anno, bottiglie e bottiglioni di spumante, augurandoci ricchezza, salute e felicità, si fa le più matte risate e chiama a raccolta i suoi dipendenti e dice loro:
- Venite qua, fatevi quattro risate! Guardate ’sti stronzi come credono di poter migliorare le condizioni del loro vivere gramo, da quei pellegrini diseredati che sono!
E mi sorge questo dubbio e mi dico:
E se provassimo ad augurarci, per questo 2013 … che so? … tsunami a vagonate, alluvioni, terremoti, una bella epidemia planetaria di peste bubbonica, carestie e siccità globalizzate, invasioni di cavallette e cose del genere?
Può darsi che così il Destino, affetto com’è da carognite acuta e cronica che lo induce a fare il contrario dei nostri rosei auspici, si muova a compassione e dica:
- Ma tu guarda sti poveri disgraziati che cosa si augurano. Devono essere davvero depressi! Be’, mandiamo loro un po’ di pace e serenità, così almeno si riprendono.
Eh, che ne dici?
Comunque io,auguri non me ne faccio, né a me e né al mio prossimo.
Portasse veramente sfiga?!
Le feste è bene levarsele di torno prima possibile. Coraggio!
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