Prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo, sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo...
Christa Wolf- da "Martedì 27 settembre" 1960
in Sotto i tigli-Racconti. edizioni e/o- Roma 1986
grazie, Christa
Anche questa foglia ha lasciato il suo raggio di sole.
RispondiEliminaCiao Marina
Il mio abbraccio
Maurizio
Hai ragione. Solo ringraziarla, possiamo.
RispondiEliminaaccidenti un'altra grande che se ne va
RispondiEliminagrandissime, piccolissime, infinite verità in poche parole
RispondiEliminaL'ho studiata per un esame di Storia della Cultura Tedesca e mi ha sempre piaciuto questo brano che citi anche sotto il titolo del blog.
RispondiEliminaMi dispiace.
Un abbracio, Marina.
Il bello degli artisti è che se ne vanno senza andarsena mai, nelle loro opere possiamo ritrovarli infinite volte.
RispondiEliminaMi dispiace veramente molto. Una grande voce si è spenta.
RispondiEliminaUn abbraccio
terribile
RispondiEliminaprova
RispondiEliminaCiao Marina. Son passato a farti gli auguri e mi tocca sotto questo post funereo. Pazienza.
RispondiEliminaIo non conosco l'inglese. Ma so a memoria qualche parola. Anche un verso. Dice - posso sbagliare, eh? - dice: Go on, and leave the corpses behind. Che poi, ho scoperto con la lentezza delle scoperte che sapevi da sempre, è un po' il panta rei, o, meglio forse, la sua accettazione, che volontaria non è sufficiente: o avviene o non avviene, o scorre con lo scorrere o sta inchiodata come atto di volontà e non funziona.
O, anche, è il gate gate parasamgate di una famosa preghiera orientale.
O è il modo di percepire la vita che possiamo attribuire ai bambini piccoli. Magari, se ami gli animali, anche agli animali.
Insomma, buon anno, a te e chi ami.
Una pausa lunga, definitiva? Qualcuno è arrivato a me da un tuo lontano post "E non riesco a farmi una ragione del fatto che ho perso Enzo Rasi.
RispondiEliminaChiarisco subito che io Enzo Rasi non lo conosco. Non solo non lo conosco di persona, ma anche come autore di blog lo conosco appena."
La via talvolta diventa difficile e tortuosa ma rilegegre qualsiaisi pagina di questo tuo blog è sempre benefico. Ciao Marina
Pensa, Cassandra è il mio libro preferito e non sapevo nemmeno che lei fosse morta...
RispondiEliminaUn abbraccio Marina.
Carlotta
Profondo, molto profondo...
RispondiEliminaDevo continuare a leggere (proficuamente) i tuoi vecchi articoli o posso sperare in qualcosa di nuovo?
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