martedì 25 aprile 2023

Verso gli ottanta/2

"Lei è stata amata poco e male" disse il Professore. Così sinteticamente, con questa chiarezza lapidaria non me lo ero mai detta. Oggi me lo ripeto quasi ogni giorno. Certi giorni lo uso come giustificazione per i miei errori, altri per commiserarmi, altri ancora come protesta rancorosa verso chi mi ha amata poco e male. In ognuno di questi casi ne riconosco la incontestabilità.La sofferenza per il non amore e il poco amore, l'ho espressa in tanti modi diversi: con la depressione certamente, che mi ha accompagnata dalla giovinezza, per anni non riconosciuta, poi finalmente ammessa e presa in carico. Forse non era troppo tardi, ma nella mia cecità così mi dissi e non cambiai nulla della mia vita. Penso questo e questo è uno dei miei rimpianti più forti, anzi il più forte in assoluto. Al rimpianto si accoda subito il rimorso per non aver fatto niente di fronte a quella consapevolezza. Rimorso e senso di colpa. Si aggiunga il dirmi: sei stata una vigliacca e ti meriti quello che hai avuto. E siccome non alberga in me un minimo di originalità, faccio quello che miliardi e miliardi di esseri umani in ogni tempo hanno fatto: prego la vita di darmi una nuova possibilità. Piccola, breve, che duri un giorno. Mi senti, vita? restituiscimi solo un giorno del mio passato, se un giorno ti pare troppo, dammi un'ora. Mi farò bastare un'ora. Poi ripigliati pure tutto il tempo trascorso in seguito, ma fammi provare per un'ora l'ebbrezza del cambiamento. Per vedere l'effetto che fa.

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