Manco da mesi. Eppure questo posto che trascuro da tanto è come una casa-casa mia-e voi siete di casa. Siete la mia famiglia dell'iperuranio.
Qui mi sento tranquilla. E persino protetta. Da così tanto tempo mi sento esposta a tutti i venti, a tutti gli imprevisti, a tutte le evenienze!
La primavera dilata gli spazi, non so se ci avete fatto caso. Il fuori diventa più grande, tutti si spingono più lontano, sono più mobili, più avventurosi.
Per chi si è creato dei confini rassicuranti-pareti, persiane, porte- questi spazi nuovi che gli si aprono davanti costituiscono un'aggressione. Scatta un allarme interno e il primo riflesso è indietreggiare.
Che ci sia un posto in cui scriverlo, un posto dove passeranno -forse domani, forse fra un mese o due o quattro-persone amiche mi fa sentire meglio.
I blog? roba vecchia! dicono tutti. Avranno pure ragione loro, non discuto, ma se siamo disposti a riconoscere il nostro bisogno di comunicare, dobbiamo pure ammettere che la misura giusta, quella capace di accogliere e contenere il nostro bisogno è quella del blog.
Ecco, volevo dire solo queste poche cose.
A dire il vero non so se qualcuno mi leggerà, dopo tanto silenzio. Ma non è importante. Mentre scrivo io comunque vi penso, da qualche parte che non so, a fare cose che non so, ma, sempre, amici.
I miei amici di blog.Unici. Insostituibili.