La mia scrittura diventa sempre più scadente.
Il mio scontento cresce.
Lo scontento alimenta la mia depressione.
La depressione mi rende sempre più difficile scrivere.
La scrittura diventa sempre più scadente.
Non se ne esce.
Non se ne esce?
Allora esco io.
Ma non è un addio.
Grazie e scuse.
giovedì 13 marzo 2014
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Nooooo, così non va.
RispondiEliminaCristiana
Nel senso di bocca d'aria? Se è così fai proprio bene.
RispondiEliminaMagari poi ci racconti....
Un abbraccio.
Nel senso di bocca d'aria? Se è così fai proprio bene.
RispondiEliminaMagari poi ci racconti....
Un abbraccio.
Ciao Artemisia, sì, un po' d'aria mi serve
RispondiEliminati abbraccio, marina
@Cristiana è un momento di grande fiacca. Scrivo male e questo mi fa stare male. Spero che staccare un po' mi faccia bene. Sei proprio un tesoro di lettrice! Quasi uno psicofarmaco :-)) abbracci, marina
RispondiEliminaMa sei matta? Dep &Dap lexicon 18 è una delle cose più belle che abbia letto in questo periodo. Vedi di continuare!!
RispondiEliminaUn abbraccio,
biba
Rileggendo mi rendo conto di apparire forse un po' aggressiva o inopportuna. Non era mia intenzione, ma ribadisco ciò che ho detto: l'ultima "puntata" mi è sembrata davvero straordinaria per qualità di scrittura e potenza espressiva! Con affetto, biba
Eliminase ne esce Marina...lo sai, se ne esce. Forse un po di indulgenza e di aria...Tu sei una scrittrice, anche quando non ti piaci. Buona giornata di sole amico
RispondiEliminaAngela
Cara biba, ma quale aggressività! Sei davvero cara, ma io mi sento talmente scontenta di me, sapessi! Quello che ho scritto e che dovrei ancora pubblicare mi fa schifo, letteralmente. Mi prendo un po' di tempo per non pensarci e poi vorrei rivederlo, migliorarlo, renderlo accettabile. ti ringrazio tanto perché mi segui e mi incoraggi
RispondiEliminati abbraccio, marina
Cara Angela, io mi sento, ma non ti meraviglierai, una scrittrice abusiva. Una pseudo scrittrice. E poi la depressione fa il resto. Cercherò di combattere la mia battaglia verso me stessa
RispondiEliminagrazie per le tue parole,marina
e buon sole anche per te
Premetto di non aver completato la lettura di Dep &Dap lexicon. Hai ragione la scrittura tua sul blog si è placata, acquattata direi ma questo non implica una tua sparizione dal web. A parte il fatto che quando scrivi "male" se i normalmente una spanna sopra la media, se il bisogno di rinascere ad una nuova dimensione di te stessa attraverso la scrittura è così forte prendo per buono l'arrivederci. Che non ti venga in mente di eliminare il blog Marina: qui dentro cè un tesoro da riguardare con calma e vero piacere.
RispondiEliminaUn blogger finito.
Non ti devi scusare di nulla: la tua scrittura - per me - è un regalo ai tuoi lettori, ma tra il nostro piacere di leggerti e la tua decisione di staccare (poi torni, vero?!) è quest'ultima che deve prevalere. Ti aspetto fiduciosa e ti abbraccio Dolores
RispondiEliminae se usassi la scrittura come mezzo e non come fine per dover essere sempre produttiva di qualcosa di bello?
RispondiElimina(secondo quali canoni poi)
lassez faire sanz lassez ;-)
Grazie a Enzo e alla sua cortesia, a Dolores e alla sua affettuosità. @Energia Creativa: non ci conosciamo e questo può aver creato l'equivoco sulla "produttività". Il mio problema non è questo. Bello il "laisser faire sanz lassez" :-)
RispondiEliminaGiacomo Noventa
RispondiEliminaPar vardar dentro i cieli sereni,
là sù sconti da nuvoli neri,
gò lassà le me vali e i me orti,
par andar su le cime dei monti.
Son rivà su le cime dei monti,
gò vardà dentro i cieli sereni,
vedarò le me vali e i me orti,
là zò sconti da nuvoli neri?
Traduzione:
Per guardare nei cieli sereni,
nascosti da nuvole nere,
ho lasciato le valli e i miei orti,
per andar sulle cime dei monti.
Sono giunto alle cime dei monti,
ho guardato nei cieli sereni,
ma vedrò le mie valli e i miei orti,
giù nascosti da nuvole nere?
Marina... Niente scuse. La tua scrittura è un dono; sempre graditissimo. Sono poco presente anche nel mio blog, ma passo regolarmente per leggere i tuoi nuovi post e puntualmente ne rileggo qualcuno degli anni precedenti. Da tempo ne cerco uno di cui non ricordo il titolo né l' etichetta ... Buona serata.
RispondiElimina@Guglielmo sei tu che vai sulle cime dei monti?
RispondiEliminagrazie
@Graziana ti ringrazio tanto tanto. Se mi dici di che cosa parlava, grosso modo, il post lo rintraccio io. E grazie in ogni caso di passare ancora qui, marina
RispondiEliminaMarina, il testo parlava di un ristorante gestito da abruzzesi in cui eri solita trattenerti a pranzo il sabato. Oltre che farmi "gustare" preparazioni culinarie, dicevi tra l'altro, che i proprietari erano anche selettivi rispetto alla clientela, capaci di dirottarli elegantemente altrove :-) Spero di non aver detto enormità.... Ma tu mi insegni: il lettore nel fruire, si permette pure di riscriverlo nel suo immaginario il testo! Serene ore.
EliminaMarina hai affermato che questo non è un addio ed io voglio crederci: scriverai ancora, il modo e il contesto possiamo considerarli particolari secondari... mi verrebbe da dire "inezie essenziali". Ho deciso di tornare alla lettura seria e vera, quella che ti obbliga a confrontarti col tuo bagaglio culturale, con la tua misura civile e con la tua curiosità di conoscere. Quindi ritornerò anche qui per evidenti motivi adesso che ho deciso di chiudere raccogliendo in un unico luogo quello che resta di sette anni in rete. Graziana sta facendo quello che io e altri facciamo con questo tesoro che ci hai lasciato in dono.
RispondiEliminaCon la stima di sempre.
Marina ... il post parlava di un ristorante gestito da abruzzesi dove eri (o forse sei ancora ) solita pranzare il sabato.
RispondiEliminaOltre alla lieta atmosfera conviviale e alle semplici e saporite preparazioni dicevi anche della tendenza di qesti proprietari a selezionare la clientela. Dice proprio bene EnZo. Serene ore:)
Ciao Graziana, il post è questo del 27 luglio 2007http://ineziessenziali.blogspot.it/2007/07/vizi-capitaligola.html
RispondiEliminaDalla morte di mio marito non sono più riuscita a metterci piede e evito anche di passarci davanti. Loro però sono ancora amici. grazie di tutto, marina
Ciao Enzo,ti ringrazio per la tua attenzione. Mi fa piacere che tu stia raccogliendo il tuo materiale.Io passo fugacemente su FB, scrivo baggianate su TW o partecipo a letture collettive, ma scrivere qualcosa di mio al momento mi riesce difficile. Ma non credo che riuscirei mai ad abbandonare il mio blog e gli amici che ancora si ricordano di me
RispondiEliminaGrazie infinite a te Marina; letto e riletto quel post e immersa come tempo fa negli odori, nei sapori. "Ho riconosciuto" con diletto le caratteristiche di molti abruzzesi. Ma mi rendo conto che avrei potuto rintracciarlo atonomamente il post, solo se avessi pensato a collegato all' etichetta "sapori", ma ahimé, la perspicacia non mi ha assistita.
RispondiEliminaMi rammarico di averti involontariamente indotta a ricordi ed emozioni così forti, profondi e dolorosi ... Un abbraccio. graziana
non scusarti, Graziana! intorno a me il terreno è minato, tu non c'entri niente! sei cara a seguirmi, davvero
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