tag:blogger.com,1999:blog-14456054243057399532024-02-19T03:54:45.027+01:00inezie essenzialiPrima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo... Christa Wolfmarinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.comBlogger1832125tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-60400353697202754702023-05-06T14:10:00.031+02:002023-05-13T14:20:54.809+02:00Verso gli ottanta/13Ho deciso di pubblicare in forma eBook sia L'Ascoltatrice che Dep&Dap. Civetteria senile.
Il libro dedicato all'Imperatore Adriano invece se ne resta in archivio.
Brucerò il più personale, il mio libro segreto.
Devo rimediare o una vecchia pila o una vecchia cofana. marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-55552187921782125222023-05-05T14:06:00.007+02:002023-05-13T14:10:48.745+02:00Verso gli ottanta/12Ho bisogno di lieti fini. Leggerezza, leggerezza.marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-51596637942531113812023-05-04T13:58:00.000+02:002023-05-13T14:06:07.110+02:00Verso gli ottanta/11Non ho perduto la curiosità. Una parola nuova, la citazione di un libro mai letto, i componenti di una lega metallica, un'espressione inglese, un "come si fa" di qualsiasi genere, il nome di una strada...Tutto mi interessa, tutto cerco, tutto voglio sapere.
Di questo sono contenta. marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-38932615048449582232023-05-03T11:32:00.001+02:002023-05-03T11:32:00.148+02:00Verso gli ottanta/10Oggi mi sento stanca, stanca, stanca. Ogni cellula del mio corpo si sente stanca. Stanchezza da usura.marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-18270896453361564032023-05-02T20:01:00.012+02:002023-05-02T20:01:00.135+02:00Verso gli ottanta/9Non telefono spesso a mia figlia. Non certo perché non abbia voglia di sentirla. Ma mi sono fatta l'idea che per chiamarla io debba avere qualcosa di specifico da dirle. Ma le mie giornate non sono prodighe di cose da raccontare. Così non la chiamo. La verità è che mi piacerebbe chiamarla così, a tempo perso, per chiacchiere futili o pigre divagazioni senza troppo senso, per farsi compagnia in una leggerezza senza struttura. È lei a telefonarmi, vuole sapere se sto bene, vuole sapere che sto bene. Mia figlia è sempre in ansia per me, devo stare attenta a quello che dico perché subito scatta un allarme in lei e io non voglio, proprio non sopporto che si allarmi per me.
Le regole che seguo nelle comunicazioni con mia figlia le ho inventate io. Delle regole così restrittive non se le sognerebbe nemmeno.
Ma sono questa, io. Nella mia intera vita ho rispettato regole così restrittive da essere come camicie di forza, regole che nessuno si era mai sognato di darmi. Sola eccezione, mia madre. Lei sì, che di regole ne sapeva qualcosa.
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-67260943838351672732023-05-01T15:56:00.001+02:002023-05-01T15:56:00.167+02:00Verso gli ottanta/8Nessuno intorno a me sembra davvero capire in che misura io sia vecchia.
Spesso mi fanno credito di un residuo di giovanile snellezza di vita. Non capiscono, non immaginano, non riconoscono i miei bisogni. Mi credono meno vecchia di quanto io sia.Questo comporta l'ovvia mancanza di offerta di aiuto.
Altrettanto spesso sottovalutano il mio residuo di giovanile snellezza di vita. Mi credono più vecchia di quanto io sia. E mi offrono, magari insistendo, un aiuto di cui non ho bisogno.
Mi tenta l'idea di un baratto. Datemi l'aiuto A e tenetevi il B, vorrei dire.
Poi non ne faccio niente. Benché cominci, ma a fatica, a imparare a chiedere, ancora non ho acquisito la disinvoltura necessaria per proporre un simile baratto.
La verità è che la vecchiaia è un prisma. Tutte quelle sfaccettature affaticano me, figurarsi gli altri!
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-36689870639152968892023-04-30T15:55:00.001+02:002023-04-30T15:55:25.280+02:00Verso gli ottanta/7Soffro la solitudine. Ed è la prima volta nella vita. O meglio, di solitudine soffriamo tutti, in momenti e modi diversi. Tutti e io tra i tutti. In questi giorni però soffro di un tipo nuovo di solitudine. Lo chiamerei solitudine esplicativa.
Almeno una volta al giorno mi guardo intorno cercando qualcuno cui poter dire il balenio di pensiero che mi ha attraversato la mente. Qualcuno che mi aiuti a chiarirlo a me stessa.Qualcuno che mi spieghi il significato di quello che penso. Un interprete. Ecco, è di un interprete che ho bisogno. Un interprete che conosca una lingua -un'altra, qualsiasi altra lingua- per tradurre la mia a me stessa.
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-42569500783511688102023-04-29T18:30:00.003+02:002023-04-29T18:30:26.187+02:00Verso gli ottanta/6La cosa più brutta del morire, no, del pensiero di morire, é sapere che non potremo più aiutare in nessun modo le persone che amiamo. Questo fa talmente male che viene voglia di credere in un al di là da dove vigilare su di loro, sulla loro sicurezza, sulla loro felicità. E come sarebbe bello poter fermare gli autobus con un dito perché i nostri cari possano traversare la strada in sicurezza!
Sarebbe bello essere un angelo, un angelo tutto per loro.
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-52603119597889337112023-04-28T18:15:00.002+02:002023-04-29T18:19:35.433+02:00Verso gli ottanta/5Credo di aver sempre avuto paura. Ho avuto anche tanto coraggio. In realtà sono stata una donna coraggiosa che viaggiava con una terribile, logorante paura di non essere amata.marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-38145650709588690312023-04-27T18:10:00.000+02:002023-04-29T18:18:36.928+02:00Verso gli ottanta/4Quella primavera mi comprai un cappello. Un piccolo tocco di paglia blu che piacque persino a mia madre. Lo indossavo su un tailleur bianco e blu e all'occhiello portavo una gardenia in piquet di cotone. I fiori in stoffa si acquistavano in via Nizza a Roma ed erano vere opere d'arte, talmente perfetti che entrando quasi si sentiva un profumo fiorito.
Ricordo quella primavera perché ero innamorata dell'amore. Ne ero così innamorata! Non avrei potuto amare così nessun ragazzo.
Col tempo ho capito che non esiste ragazzo o uomo tanto amabile quanto l'amore.marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-66668170007544084702023-04-26T17:42:00.002+02:002023-04-29T18:14:31.475+02:00Verso gli ottanta/3Quando mi capita di guardarmi allo specchio la ragazza che sono stata non è più lì per me. Non do nessuna importanza alla cosa, è passato troppo tempo per dispiacermene. Ma qualche volta mi fermo a guardare quella signora per rintracciare qualcosa che mi dica sei ancora tu, sono ancora io. E qualche volta quel qualcosa lo trovo. Sta nello sguardo. Nello sguardo mi riconosco. C'è ancora vivezza e ironia e quella specie di sfida che mia madre tanto odiava.
E c'è curiosità. La me che mi porto dentro guarda quella signora che nei tratti non le somiglia più con curiosità e con ironia. Allora, sembra chiederle, come te la passi? Come ti senti a essere vecchia? Che te ne sembra del tempo? Dopo averlo tanto indagato ora puoi vederlo su di te. E non ci hai capito niente, ammettilo.marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-67824032282185308452023-04-25T12:46:00.002+02:002023-04-25T12:46:13.677+02:00Verso gli ottanta/2
"Lei è stata amata poco e male" disse il Professore. Così sinteticamente, con questa chiarezza lapidaria non me lo ero mai detta.
Oggi me lo ripeto quasi ogni giorno. Certi giorni lo uso come giustificazione per i miei errori, altri per commiserarmi, altri ancora come protesta rancorosa verso chi mi ha amata poco e male. In ognuno di questi casi ne riconosco la incontestabilità.La sofferenza per il non amore e il poco amore, l'ho espressa in tanti modi diversi: con la depressione certamente, che mi ha accompagnata dalla giovinezza, per anni non riconosciuta, poi finalmente ammessa e presa in carico. Forse non era troppo tardi, ma nella mia cecità così mi dissi e non cambiai nulla della mia vita.
Penso questo e questo è uno dei miei rimpianti più forti, anzi il più forte in assoluto.
Al rimpianto si accoda subito il rimorso per non aver fatto niente di fronte a quella consapevolezza.
Rimorso e senso di colpa. Si aggiunga il dirmi: sei stata una vigliacca e ti meriti quello che hai avuto.
E siccome non alberga in me un minimo di originalità, faccio quello che miliardi e miliardi di esseri umani in ogni tempo hanno fatto: prego la vita di darmi una nuova possibilità. Piccola, breve, che duri un giorno. Mi senti, vita? restituiscimi solo un giorno del mio passato, se un giorno ti pare troppo, dammi un'ora. Mi farò bastare un'ora.
Poi ripigliati pure tutto il tempo trascorso in seguito, ma fammi provare per un'ora l'ebbrezza del cambiamento.
Per vedere l'effetto che fa.
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-81107838714277448742023-04-25T12:35:00.003+02:002023-04-25T12:45:12.496+02:00Verso gli ottanta/1Oggi, 25 aprile 2023, giorno della Liberazione dal nazifascismo, mancano 160 giorni al compimento dei miei 80 anni, il primo di ottobre del 2023.
E allora?
E allora mi piace scommettere che per ognuno di questi 160 giorni avrò almeno un paio di righe da annotare su questo blog cui devo tanto.
Il difficile non sarà reperire le due, tre righe, ma trovare la disciplina per riportarle qui.
Non sarà neanche difficile abbracciare la regola della spudorata sincerità.
Andando verso gli ottanta non c'è più niente da nascondere.
A meno che non si decida di nascondere tutto e buona notte ai suonatori.
Queste righe non valgono come compito odierno, sono solo una dichiarazione di intenti, ma le prossime, sì.
marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-87426577189840917712021-11-04T11:38:00.006+01:002021-11-04T11:38:56.849+01:00Dateci di Primo Levi <p> <span style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-weight: bold;">Dateci</span><span style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-weight: bold;"> </span></p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-weight: bold;">di Primo Levi (1984)</span></p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"> </p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci qualche cosa da distruggere,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Una corolla, un angolo di silenzio,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un compagno di fede, un magistrato,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Una cabina telefonica,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un giornalista, un rinnegato,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un tifoso dell’altra squadra,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un lampione, un tombino, una panchina.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci qualcosa da sfregiare</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un intonaco, la Gioconda,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un parafango, una pietra tombale.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci qualche cosa da stuprare,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Una ragazza timida,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un’aiuola, noi stessi.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non disperezzateci: siamo araldi e profeti.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci qualcosa che bruci, offenda, tagli, sfondi, sporchi.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Che ci faccia sentire che esistiamo,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci un manganello o una Nagant,</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dateci una siringa o una Suzuki.</p>
<p style="background-color: white; color: #404042; font-family: Georgia; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Commiserateci.</p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-48215088637752185022021-11-01T18:35:00.001+01:002021-11-01T18:35:09.452+01:00detti e contraddetti<p> <span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">L’uomo propone e Dio dispone, diceva mio padre. Con Dio intendeva la vita perché in Dio non credeva. Non si sprecava a specificarlo. Che pensassero quello che volevano.</span></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Chi ha più intelligenza la usi, mi diceva quando gli sottoponevo un problema inter sororale.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">È così che ho cominciato a pensare di avere una “più intelligenza”. Mio padre lo vedevo poco. Ci vedevamo poco. La differenza stava nel fatto che a me dispiaceva e a lui no.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Di conseguenza ho poi sposato un uomo che amavo più di quanto mi amasse. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Un’altra conseguenza è stata che ho pensato presto di avere una “più intelligenza”. Lo penso ancora. La fregatura nell’essere quella con più intelligenza è che per usare la tua “più intelligenza” nei rapporti umani devi portarti appresso anche la pazienza, la tolleranza, l’indulgenza e persino un po’ di masochismo.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Secondo me gli stupidi vivono meglio.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Mio padre diceva anche: La gentilezza dei modi compra tutto e costa niente. Lui però non perdeva tempo a usare la gentilezza. Si prendeva quello che voleva e amen.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Comunque è falso, non solo la gentilezza dei modi non compra tutto, ma costa pure cara.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Lo so perché ho tentato di applicare il suo detto. Adesso che sono ultra settantenne me ne infischio.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">È uno dei privilegi di noi vecchi e me lo tengo stretto.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Tardar può, venir deve è un altro dei precetti paterni. È come quella faccenda di sedersi sulla riva del fiume in attesa del nemico, solo che non c’è bisogno di sedersi sulla riva di un fiume. Pensa solo all’umidità. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Invece se dai retta a mio padre mentre il nemico tarda tu ti fai la tua vita.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dei detti di mio padre questo è l’unico che mi ha dato soddisfazioni. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Effettivamente ci sono rivincite che tardano ad arrivare, ma poi arrivano, è garantito. E anche l’artrosi tarderà. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non vorrei che vi faceste una cattiva idea di mio padre. Era pieno di qualità, davvero, ma riteneva di avere il diritto di vivere. A me piaceva. Ce ne fossero altri così. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"> </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-85332805594584551882021-11-01T18:03:00.006+01:002021-11-01T18:03:59.868+01:00oltre andateci voi<p> </p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Quelli che dicono: “non devi cercare la chiarezza nel mistero, ma il mistero nella chiarezza”. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Quelli che dicono: “devi cercare l’oltre che c’è in ogni cosa”. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">O anche: “non fermarti al primo significato, cerca il secondo e il terzo, cerca sempre più giù. Il vero significato è in fondo”.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Quelli, tenetemeli lontani. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">A parte che ti impongono sempre di cercare e io sono stanca di cercare perché in effetti tutto il giorno non faccio altro che cercare come affrontarlo, il giorno, ma poi mi sembrano tutti dei fuggitivi. E infatti così li chiamo, i fuggitivi e appena ne incontro uno, anche in un libro, gli dico ciao, a te, il tuo mistero, il tuo oltre e il significato ultimo.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non ricordo la frase esatta che disse il Professore sull’oltre quel giorno a quel convegno sulla coscienza di sé. Ma so che avrei voluto balzare in piedi e applaudirlo e gridargli bravo! bravo!</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Poi non lo feci, lo avrei messo in imbarazzo. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 13.1px;"><br /></p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Una volta non ero così, ero aperta a ogni oltre, ogni significato ultimo, ogni mistero.</p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Poi ho visto che trans-qualcosa e cis-qualcosa erano uguali, che l’ultimo significato laggiù in fondo era proprio uguale al primo quassù e che il mistero stava alla chiarezza come la chiarezza stava al mistero. E non era vero che mi arricchivo. La vita mi stava logorando e quando sei logorato sei come la carne di un brodo bollito troppo a lungo. Il brodo si è talmente ristretto che è diventato quasi un dado e la carne, tu, è tutta sfilacciata.</p><div><br /></div>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-1617440879701539192021-08-31T16:10:00.002+02:002021-08-31T16:11:44.592+02:00Amen/4<p>Quando mio marito è morto lessi che il lutto passa per una fase di rabbia. Cinque sono le fasi. Negazione, Rabbia, Contrattazione/Patteggiamento, Depressione, Accettazione. Così ha teorizzato Elisabeth Kübler Ross e tutti le hanno dato ragione. Anche mia figlia disse che provavo rabbia. Io sapevo di non essere arrabbiata, ma la lasciai dire. Credesse quel che voleva. Mio marito si era ammalato ed era morto. Con chi avrei dovuto essere arrabbiata? Per quanto mi riguardava Kübler Ross aveva scritto una cazzata. E per molti versi ancora penso che nella sua teoria non ci sia spazio per me. O che nel mondo delle mie emozioni non ci sia spazio per Kübler Ross. </p><p>Ma per quanto riguarda la rabbia oggi debbo darle ragione. Sono molto arrabbiata, ma proprio furiosa. Con chi? Con mio marito, è evidente. Mio marito è morto undici anni fa e la rabbia si è fatta sentire in quest’ultimo anno, anzi in questi ultimi mesi. </p><p>Anche la rabbia è un sentimento che bisogna sapersi concedere e io mi sono sentita autorizzata a concedermelo solo ora che la morte si avvicina. La mia rabbia, in generale, è stata sempre soffocata dal terrore e dall’orgoglio. Adesso invece mi godo la mia rabbia e, almeno qui, dell’orgoglio me ne infischio.</p><p>Aspiro a concedermi anche una buona dose di aggressività, ma non sono sicura di fare in tempo. Amen.</p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-42479655679339465352021-08-31T15:40:00.001+02:002021-08-31T15:40:25.012+02:00Amen/3<p> Oggi pensavo ai miei silenzi.</p><p>A quando avrei dovuto urlare, buttare a terra piatti e bicchieri, sbattere porte, imprecare, maledire. E ho taciuto.</p><p>Beh, il perché l’ho capito in quest’anno orribilis. Avevo paura. Ho sempre avuto paura. Ho vissuto nel terrore, un terrore che non sapevo di provare. Eppure sono stata una bambina coraggiosa, una ragazza coraggiosa, una donna coraggiosa. Coraggiosa e terrorizzata.</p><p>Adesso sono una vecchia terrorizzata. Non mi terrorizza il futuro, mi fa solo paura. Una paura abbastanza normale direi.</p><p>Mi terrorizza il passato. Il pensiero che è passato e che l’ho lasciato passare così, senza ribellarmi perché ero terrorizzata.</p><p>Vieni al dunque, direte. Lo farò quando mi andrà e adesso non mi va. Amen.</p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-87716877524842296212021-08-31T15:28:00.001+02:002021-08-31T16:11:21.447+02:00Amen/2<p>Quest’ultimo anno è stato un anno molto istruttivo. Ho appreso su di me e sulla mia vita una serie di cose che avrei preferito non sapere, non capire. E già si dimostra che la gioia di imparare, di conoscere che mi ha sempre accompagnata era un tranello, che si preparava a ribaltarsi nell’orrore di capire. A fottermi gli ultimi-o l’ultimo, chissà- anno/i della mia vita.</p><p>Il senso di colpa mi ha torturata lungo tutta la mia vita. Ora scopro che ero innocente. Che sono ancora innocente perché se pure talvolta sono stata colpevole ho pagato così tanto che la bilancia piomba giù in mio favore.</p><p>Questa è una delle cose che ho capito e non è piacevole pensare che nessuno mi risarcirà mai. Eppure è così e amen.</p><p><br /></p><p><br /></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-58812176732908447822021-08-31T15:14:00.006+02:002021-09-29T16:15:30.752+02:00Amen/1<p>Il primo ottobre compirò 78 anni. L’Agenzia delle Entrate mi rimborserà 3600 € di imposte già versate. Mi sembra un regalo anche se in realtà è una restituzione. Forse mi sento così sola che 3600 € acquistano quasi un sapore affettuoso, come se qualcuno all’Agenzia delle Entrate avesse pensato a me e si fosse detto: mandiamole il rimborso oggi che è la sua festa.</p><p>La parola festa mi ferisce. In realtà non c’è nessuna festa per me. C’è la battaglia sfinente di portare a termine ogni giornata senza farmi sopraffare.</p><p>Mi rendo conto di ripetere spesso la parola realtà. Il fatto è che la realtà mi sfugge continuamente. Ne perdo un pezzo ogni giorno. </p><p>In compenso ne guadagno altri, del tutto nuovi. Cose mai viste o pensate della mia vita. Soprattutto cose mai capite. </p><p>Quella che mi sfugge di realtà è quella che credevo fosse la mia vita. Tutta un’altra cosa da quella che mi si mostra in questo tempo, senza nemmeno un po’ di delicatezza, brutalmente direi. Si fa avanti e quasi sghignazza.</p><p>È per questo che nomino spesso la realtà, perché non mi fido più di lei e trovo supponente e persino da imbecilli credere, in un qualsiasi momento della nostra vita, anche in un piccolissimo minuto, che quello che stiamo vivendo sia reale. </p><p>Non lo è, il senso che ci sembra avere è fittizio, illusorio. Bisogna aspettare di avere 78 anni per capire il senso di quel minuto di vita e chi non arriva a 78 anni non lo saprà mai. Amen.</p><p><br /></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-2755073020922992522020-11-23T10:42:00.003+01:002020-11-23T10:48:09.100+01:00la tentazione del diavolo<p> Forse qualcuno pensa che la razionalità piova dal cielo, che scenda su di noi come lo Spirito Santo (per chi crede allo Spirito Santo).</p><p><br /></p><p>Io penso di no. Quando la vita ci impone di confrontarci con avvenimenti perturbanti, sconvolgenti, che suscitano forti emozioni, la prima tentazione è di abbandonarci a quelle emozioni. Siamo pronti a consegnare, chiavi in mano, la nostra casa, il nostro animo, noi stessi alla deriva emozionale.</p><p><br /></p><p>La razionalità interviene dopo. Dopo un tempo più o meno lungo che varia da persona a persona.</p><p>Io non sono un Primo Levi ( e quanti potrebbero dire di esserlo?) che in una intervista affermò: “Non ho mai reazioni istintive: quando le ho le reprimo perché la mia regola è la razionalità”. </p><p><br /></p><p>È solo attraverso un richiamo all’ordine che faccio appello alla mia razionalità, che respingo il mio disorientamento per affrontare la prova che la vita mi propone.</p><p>Questo è valso e vale per la pandemia, come pure per il mio recente problema di salute.</p><p><br /></p><p>Mi appoggio alla razionalità, respingo la tentazione di fuggire dalla realtà e di abbandonarmi al disordine emotivo.</p><p>Non ci sono meriti in questo, né demeriti per chi prova e non riesce o per chi non prova perché già il provare presuppone una volontà cosciente.</p><p> </p><p>Quello che voglio dire è che la razionalità ha comunque un costo perché l’abbandono può essere molto confortevole o almeno di aiuto. </p><p><br /></p><p>Ho vissuto anche io una fuga dalla realtà. La tentazione della fuga è sempre presente.</p><p>Ma la razionalità contiene in sé anche un premio. Infatti la realtà ci raggiunge sempre, non ammette escamotage. </p><p>Cosicché, quando si presenta a riscuotere il suo, se abbiamo al nostro fianco la razionalità, abbiamo il più potente alleato per disinnescare la potenza distruttiva che la realtà può avere.</p><p><br /></p><p>Non so fino in fondo perché ho sentito il bisogno di scrivere qui queste mie considerazioni.</p><p>Forse solo per rendere più chiaro a me stessa il mio pensiero.</p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-89171258347911905042020-10-21T16:42:00.000+02:002020-10-21T16:42:05.475+02:00Non esistono piccole storie<p>Non esistono piccole storie. Questa non è solo una mia convinzione, né solo una verità, ma anche il titolo di un piccolo grande libro. L'autore si firma Johannes Bruckner e di lui si sa poco. Da molto tempo racconta su Twitter storie parcellizzate in tweet. Storie finora nascoste nelle pieghe della Storia, con protagonisti già oscuri improvvisamente, magicamente resi vivi di fronte ai nostri occhi. Storie restituite alla loro dignità e alla loro ricchezza di significato. Non ne ho mai persa una e di ognuna sono grata a chi me l'ha fatta conoscere. </p><p>Non sono storie facili da leggere. Dense di ingiustizie, di dolore, di violenza, ma anche di rivincite.</p><p>Dal gennaio scorso quelle storie sono state raccolte e hanno dato vita a un libro. 216 pagine di emozioni e sentimenti. E di Storia, quella con la a maiuscola che ognuna di quelle storie ha contribuito a costruire. </p><p>L'editore è People, esiste anche in ebook. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM7KH1bVDdnqBsgfMeoBvQWaBoNnY5EanFB-YILfLOpEOu1bF-M9cvZvMZEdTd8z1EkjE531YJ2Dx95E0DCfjWODJ9LG6q1UC3IMMhzcubDXocYvVX_yNJAhe2jwZl3j7JWc3WWqRRVUc/s322/9788832089318_0_221_0_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="322" data-original-width="221" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM7KH1bVDdnqBsgfMeoBvQWaBoNnY5EanFB-YILfLOpEOu1bF-M9cvZvMZEdTd8z1EkjE531YJ2Dx95E0DCfjWODJ9LG6q1UC3IMMhzcubDXocYvVX_yNJAhe2jwZl3j7JWc3WWqRRVUc/s320/9788832089318_0_221_0_75.jpg" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-82034126497613496302020-10-21T12:01:00.000+02:002020-10-21T12:01:13.482+02:00Rieccomi<p>Care amiche e cari amici. Gli accertamenti sanitari mi hanno preso un po' di tempo. Adesso ho una diagnosi. Ho un mieloma asintomatico. Spero che resti asintomatico per sempre. Il che pure potrebbe accadere. Al momento procediamo con controlli, abbastanza ravvicinati. </p><div>Sono seguita dalla UOC di ematologia dell'Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, vicinissimo a casa mia. È un ambiente ampio, luminoso, ordinato, improntato all'efficienza e alla cortesia.Vi lavorano tutte donne e sono straordinarie. Ho in loro la massima fiducia. </div><div><br /></div><div><div>Confesso che il mio umore non si giova di questa novità, ma mi impegno per essere reattiva. </div></div><div><br /></div><div>Poiché non intendo dedicare all'indesiderato ospite altro tempo e altro spazio sul mio blog per ora vi saluto.</div><div>A presto, marina</div><div><br /></div><div><br /></div><p> </p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-44723156000698135462020-09-17T15:35:00.001+02:002020-09-17T15:35:44.951+02:00Non sputiamo sul SSN<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSKcO5Cj0Fey0t7B30AknzVNBrD1zYfSV4UJyydZecokwRw02N4CsD2DJkFRymyEwcSGZzJxOfso-rXjOVqlGuBRLSfZsD79celfJVbYdido61X9HWjIeBtMlz5nwxLkrV7rOVceHSyYA/s2048/86AE19CF-E96C-4B2B-81D8-8BACD926AD6A.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSKcO5Cj0Fey0t7B30AknzVNBrD1zYfSV4UJyydZecokwRw02N4CsD2DJkFRymyEwcSGZzJxOfso-rXjOVqlGuBRLSfZsD79celfJVbYdido61X9HWjIeBtMlz5nwxLkrV7rOVceHSyYA/s320/86AE19CF-E96C-4B2B-81D8-8BACD926AD6A.jpeg" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqSZbLTT21Nmnb8R_U_4mmdzfNE50IpPzBK2o55wzXuMKYorOe6NQZs6IgixKh2adh74YEFDexFI6tu61fHlgHpmiRTE2OgKa1pohvazFJSL-8e21C-m6wqCrxJo69YJHa8W1ptjUXVI0/s2048/B9022E27-9FBD-4F94-973A-2F50279B0270.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqSZbLTT21Nmnb8R_U_4mmdzfNE50IpPzBK2o55wzXuMKYorOe6NQZs6IgixKh2adh74YEFDexFI6tu61fHlgHpmiRTE2OgKa1pohvazFJSL-8e21C-m6wqCrxJo69YJHa8W1ptjUXVI0/s320/B9022E27-9FBD-4F94-973A-2F50279B0270.jpeg" /></a></div><br /> Nel Day Hospital di ematologia dell’Ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma c’è anche una piccola bibliotechina a disposizione dei pazienti per ingannare le attese. È un reparto modello: persone competenti, cortesi, cordiali, fonti di buon umore. Tutte. Quelli che parlano sempre male del nostro Servizio Sanitario Nazionale dovrebbero visitarlo. In questi giorni sono un po’ occupata in accertamenti, ma torno presto. <p></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1445605424305739953.post-46839918219539913792020-09-06T16:14:00.004+02:002020-09-06T16:14:43.805+02:00et voilà!<p> Ho tolto un po' di Java script, ho dimezzato il numero di post nella home page e il caricamento mi sembra più veloce.</p><p>Adesso vorrei ravvivare i colori come qualcuno di voi mi ha suggerito.</p><p>MI rimetto a studiare e vediamo che cosa ne esce fuori.</p><p><br /></p><p>Intanto vi presento la Gatta Gabardina, entrata nella mia vita due anni fa.</p><p>È una gatta opportunista e tirannica, ma l'amo lo stesso. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8tcuZxAc2jREXnNYXRRKmAw4GMmIv3rLDy-IIzRPuPf-bSmrNLbXmtLI887jORbr3UsMZkaZQ5tMAOMSC1wFu3g_AhkWEBFnXiT5CoHvrDOB-rSncPfpkK8M1s_GCMb6E0TsW5ehY5lw/s2048/IMG_3589.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1554" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8tcuZxAc2jREXnNYXRRKmAw4GMmIv3rLDy-IIzRPuPf-bSmrNLbXmtLI887jORbr3UsMZkaZQ5tMAOMSC1wFu3g_AhkWEBFnXiT5CoHvrDOB-rSncPfpkK8M1s_GCMb6E0TsW5ehY5lw/s320/IMG_3589.jpeg" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>marinahttp://www.blogger.com/profile/10121290331591552879noreply@blogger.com5