mercoledì 28 gennaio 2015

sessanta secondi, un minuto

Non sono i giorni, no. I giorni vanno per conto loro, masticano il tempo, nessuno sa come.
Sono i minuti, i secondi, che bisogna fronteggiare. E a denti stretti costringere il pensiero su una idea, una immagine, un oggetto. Trovarne di piatti, inerti, sterili, senza echi. 
Non farsi prendere, bisogna, sfuggire, sottrarsi. Questa battaglia logora.

6 commenti:

  1. Sciolgon le notti
    Le giornate di ieri
    Oggi è domani

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  2. Fuggi? I due anni furono gloriosi poi venne l'autunno e, improvviso, l'inverno. Logorandoti appare in trasparenza l'essenza, quella rimane intatta.

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  3. Dai minuti e dai secondi bisogna lasciarsi cullare con una poesia, una canzone, un libro, un sorriso...
    Ciao

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  4. mi sa che hai ragione Maria: questa battaglia logora.
    Maurizio

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  5. Non ho mai portato l'orologio. E si che ne avevo bisogno se non altro per prendere treni e coincidenze come ogni pendolare che si rispetti. Così mi ritrovo con i capelli bianchi senza saperlo... Rileggo in questi giorni Bufalino e il suo denso romanzo "Dicerie dell'untore". Lì il tempo è quello "breve" dell'attesa... eppure , quanti fremiti di vita !

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  6. hai perfettamente ragione,
    nota: da quando non lavoro piu' non porto l'orologio, bella liberazione

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo