domenica 22 giugno 2014

ripescata in risposta a Guglielmo


Ho appreso a perdonare 
il blu smagliante alla plumbago
che esonda oltre il muro
e il rosa agli oleandri
e i rami colmi 
che scendono a sfiorarmi il capo.
Ma il profumo no.
Il profumo
-che mi trapassa come una spada
e m’avvelena l’aria-
il profumo
mi è crudele
e per lui non ho perdono
né grazia.
m.p.

5 commenti:

  1. a me capita Marina di sentirmi offesa dalla Bellezza...offesa perché qualcuno che amavo non potrà più goderne... Però con la Natura non riesco a prendermela, non perché ci vivo immersa, no, perché ingenuamente credo che le persone amate e perdute LI' STIANO, Natura esse stesse siano diventate. Per questo non ho questa reazione che non conosce perdono, come per te...Ma lo capisco, lo stesso lo capisco...Ti abbraccio

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  2. Il profumo sta prima di qualsiasi pensiero, c'era già prima del dolore. Ma forse il problema è l'associazione che ne facciamo e quella rimane come un marchio indelebile...

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  3. Grazie per i tuoi pensieri, Marina, posso farti dono del mio haiku di oggi?

    dovessi dei fior
    dir qual più dolce profuma
    oh, che dilemma!

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  4. grazie a te, Nidia per il tuo haiku. Mi piace molto

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  5. @Guglielmo Lo so, il profumo è innocente. Sono i marchi indelebili che fanno male

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