martedì 5 marzo 2013

lamento di Calypso in quattro tempi

All'interno del progetto Leucò Per il dialogo 16 "L'isola" in cui parlano Calypso e Odisseo che si appresta ad abbandonarla ho scritto questi pochi versi divisi in unità di 140 caratteri, secondo il vincolo di Twitter

Lamento di Calypso in quattro tempi

Mi laverò del tuo odore
nel mare scioglierò le nostre notti
sarai"Nessuno"per me
tornerò Dea se così male fa esser donna

E tu amore
cadimi dall’anima in un momento solo
non disfarti lento
come il bianco calcare
E morte sia di schianto

Ti chiameranno eroe 
e me ladra di tempo
ma certo non a forza 
io disserrai i tuoi denti
baci ne desti profondi e lenti

Dei che destinata 
m’avete all’abbandono
in un silenzio eterno sprofonderò
come voi stessi nel tempo affonderete
m.p.

6 commenti:

  1. sei un mito, è proprio il caso di dirlo

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  2. Si ritorna al vincolo del verso poetico: prima la rima o il numero di sillabe dell'haiku e oggi i 140 caratteri di twitter. L'importante come sempre è l'esito. Ma la costrizione della forma anziché soffocare impone di scandagliare dentro, di cercare un nuovo dizionario di parole.
    Ciao

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  3. "tornerò Dea se così male fa esser donna" è sublime, perfetto. ciao Angela

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  4. ringrazio tutti voi amici e passanti e scusatemi se latito, marina

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  5. Emozionante,Marina.
    Bravissima.
    Dolores

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