venerdì 28 settembre 2012

sempre Marguerite...


Maria poteva mentire con tutta la sincerità del mondo. Immagino che vivesse, come la maggior parte delle donne, di un’esistenza immaginaria, in cui ella era migliore e più felice che nell’altra. ...aveva anche ricordi di cui non parlava. La memoria delle donne assomiglia a quelle vecchie tavole di cui esse si servono quando cuciono. Ci sono cassetti segreti; ce ne sono di quelli chiusi da lungo tempo e che non possono aprirsi; ci sono fiori secchi che non sono ormai più se non polvere di rose; e matassine mischiate insieme e talora qualche spillo. La memoria di Maria era molto compiacente: doveva servirle a ricamare il suo passato.


4 commenti:

  1. già, cucire il passato... ma cucirlo a cosa ?
    Una volta con le lane di recupero si facevano improbabili centoni che venivano buoni nei giorni uggiosi di fine settembre inizio di ottobre.
    Ma quell'abitudine s'è persa e non cuciamo più nulla a nulla e al freddo reagiamo accendendo prima i caloriferi...

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  2. Pagina stupenda. Ricordi quando , molto tempo fa, ti dissi che dovevi scrivere in latino? Era la lettura dell'Adriano di Marguerite che mi aveva dato l'idea. Ciao Marina.

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  3. 'già, cucire il passato... ma cucirlo a cosa ?'

    Al presente e così ne esce una vita cucita a mano dove tutto si intreccia tenuto insieme da fili sottili resistenti nel tempo e ricca di sfumature diverse che insieme ai fili fissati al tessuto disegnano trame sottili, ma resistenti negli anni, forti e compatte.

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  4. mi hai fatto venir voglia di rileggerlo

    p.s. anche la mia memoria è molto compiacente

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