lunedì 19 marzo 2012

marzo, mese della poesia

Wislawa Szymborska


Addio a una vista

Non ce l'ho con la primavera
perché è tornata.
Non la incolpo
perché adempie come ogni anno
ai suoi doveri.

Capisco che la mia tristezza
non fermerà il verde.
Il filo d'erba, se oscilla,
è solo al vento.

Non mi fa soffrire
che gli isolotti di ontani sull'acqua
abbiano di nuovo con che stormire.

Prendo atto
che la riva d'un certo lago
è rimasta -come se tu vivessi ancora -
bella com'era.

Non ho rancore
contro la vista per la vista
sulla baia abbacinata dal sole.

Riesco perfino a immaginare
che degli altri, non noi,
siedano in questo momento
su un tronco rovesciato di betulla.

Rispetto il loro diritto
a sussurrare, a ridere
e a tacere felici.

Suppongo perfino
che li unisca l'amore
e che lui la stringa
con il suo braccio vivo.

Qualche giovane ala
fruscia nei giuncheti.
Auguro loro sinceramente
di sentirla.

Non pretendo alcun cambiamento
dalle onde vicine alla riva,
ora leste, ora pigre
e non a me obbedienti.

Non pretendo nulla
dalle acque fonde accanto al bosco,
ora color smeraldo,
ora color zaffiro,
ora nere.

Una cosa soltanto non accetto.
Il mio ritorno là.
Il privilegio della presenza -
ci rinuncio.

Ti sono sopravvissuta solo
e soltanto quanto basta
per pensare da lontano.

5 commenti:

  1. Marina è bellissima.
    Un forte abbraccio

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  2. Splendida poesia e immagino che la te la senta come un vestito.
    Con il massimo della delicatezza che posso :

    La sorte, finora,
    mi è stata benigna.

    Poteva non essermi dato
    il ricordo dei momenti lieti.

    Poteva essermi tolta
    l’inclinazione a confrontare.

    Potevo essere me stessa
    ma senza stupore,
    e ciò vorrebbe dire
    qualcuno di totalmente diverso

    (W. Z.)

    Un abbraccio

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  3. Bellissimi versi, naturalmente, ma non mi trovano d'accordo.
    Io cercherei di rivivere da vicino i bei ricordi certa che non mi sentirei sola.
    Ciao mia cara
    Cristiana

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  4. E' solo per pudore, Marina, che da tempo non aggiungo neppure una parola alle tue riflessioni.Mi sembrerebbe di violare l'intimità tra te e il tuo compagno:gli stai continuando a scrivere sotto i nostri occhi una dichiarazione d'amore, stai scegliendo poesie che noi leggiamo,ma non sono destinate che a lui, che forse ora è soltanto nella "stanza accanto".
    Ti abbraccio
    Dolores

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  5. Sottoscrivo quanto ha detto Dolores. Io non ero riuscita a trovare le parole. La ringrazio. Marina,ti abbraccio.

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