venerdì 23 settembre 2011

ancora

Invece a Piazza di San Silvestro in un laboratorio di orologeria vendono orologi marca Bunga-bunga Time. E sul depliant di presentazione c'è scritto: "Il marchio Bunga-bunga Time è depositato."
All'artigiano che conosco da anni ho chiesto: Si vendono? Laconicamente ma con uno sguardo più che eloquente mi ha risposto: "Si vendono."

8 commenti:

  1. Che piacere rivedere i tuoi post!
    Purtroppo un parte di questo paese, ( volutamente in minuscolo), non si fa mancare nulla del peggio, dal "grande fratello al "bunga-bunga"; sarà ardua ritornare ad essere un Paese Civile che riconosce altri valori.

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  2. Ho lo stesso timore di Sileno, cara amica...Bacio

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  3. Mi piacerebbe vedere questi tipici prodotti italiani.
    Cristiana

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  4. Quando è uscita questa storia del Bunga bunga sull'emittente ANTENNATRE (che per vostra fortuna si vede solo in Lombardia) una trasmissione che faceva un po' il verso al Blog di Ghezzi basandosi sul vecchio binomio donne e motori , si è rinominata subito Bunga bunga...

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  5. Sempre più in basso, dunque, fino a toccare il fondo

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  6. Non ci avviliamo! Io ho fatto la scelta di non tollerare più né un insulto, né un'allusione, né una volgarità, ma che dico... neanche un cenno, un accenno, una sfumatura, un fil di fumo, che non siano corretti, educati, garbati, civili, rispettosi della persona e delle donne in particolare. Praticamente: sono una tigre e ruggisco sempre! E se non ruggisco, soffio, oppure, fintamente accucciata, guato la preda!
    Così, nel mio piccolissimo, non si azzardano a bungabungheggiare o a consertirsi comportamenti meno che corretti!
    Scusate la prolissità (che è un mio difetto, ma la tastiera mi rapisce sempre :-)), ma è per dire di non scoraggiarci e di reagire:
    come possiamo! Almeno limiteremo i danni e l'insopportabile nel nostro ambito, non dilagherà!

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  7. cara baluginando sono sicura che ti batti con la tua ricca dialettica e fai bene. Per il momento io non ho le energie sufficienti e mi limito ad osservare...
    ti abbraccio, marina

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  8. Cara Marina, ti confesso che le mie energie esistono molto di più nella scrittura che nella vita reale! Ma poiché devo vivere, allora faccio in modo che non si abusi di me, anche pensando alle mie "sorelle" che non conosco ma che voglio tutelare.
    E' la tastiera il mio non luogo stupendo e la mia Atlantide, la mia relazione privilegiata e privata, anche perché quando s'istaura un dialogo in questo ambito, io sento che chi mi legge e mi ascolta, in qualche modo mi riconosce e mi legittima colmando il vuoto assoluto che subiamo nel quotidiano.
    Dobbiamo resistere, abbiamo il dovere del nostro contributo al mondo: se ci ritraessimo, come spesso siamo tentate di fare, dilagherebbe il peggio e allora io credo che davvero avremmo fallito la nostra esistenza.
    Ti abbraccio anch'io, con grande comprensione ma con il pensiero convinto che dobbiamo esserci, altrimenti tutto diventerà insopportabile!

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo