venerdì 15 luglio 2011

silenzio e silenzio

Un giorno vi parlerò del gruppo di "auto-mutuo aiuto per il lutto" che frequento da quasi un anno.
È stato appena sospeso per il sopraggiungere dell'estate e i miei fratelli e le mie sorelle nel lutto già mi mancano.
Ma di noi, uniti nel dolore, non vi parlerò oggi. Oggi vi parlerò solo del nostro silenzio. Paradosso, si potrebbe dire, voler parlare del silenzio, ma le mie parole non risuonano, sono solo scorse dagli occhi di chi vuole farlo.
Il silenzio si posa talvolta sul nostro gruppo. Dura e poi dura e poi dura ancora. Nessuno sembra volerlo interrompere, forse saperlo interrompere. All'inizio io percepisco dentro di me un'ansia violenta. È quasi un riflesso immediato, come se io, io in prima persona, fossi chiamata da subito a riempire quel vuoto, come se io, io sola, fossi investita dalla responsabilità di interrompere quel silenzio. Non per me ma per tutti noi. Che cosa facciamo durante quel silenzio? Teniamo gli occhi bassi, ci guardiamo di sfuggita; siamo forse vergognosi? Ci sentiamo forse indiscreti, come se ci spiassimo? Eppure sappiamo così tanto ognuno della vita degli altri! Quale segreto proteggiamo con quel silenzio? Nessuno, io credo. Quel silenzio non contiene nessun mistero, è solo riposo. E piano piano l'ansia si assottiglia e poi si dissolve e smette di farmi pensare a me come "io" e torno a pensare come "noi". E il silenzio non è più un risucchio da arrestare ma una grande tenda sotto la quale stiamo raccolti e vicini.
Conosco tanti silenzi. Alcuni intollerabili. Ma oggi volevo parlarvi solo di questo: del silenzio in cui i nostri cuori tormentati trovano la carezza lieve della vicinanza senza parole.

12 commenti:

  1. E io, come sempre, mi inchino alle tue parole. Un abbraccio grande

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  2. ... "del silenzio in cui i nostri cuori tormentati trovano la carezza lieve della vicinanza senza parole."
    è di quella vicinanza che bisogna far tesoro per riempire tutti gli altri silenzi!
    un abbraccio

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  3. non ne sapevo l'esistenza, io per superare la perdita di mio marito mi sono affidata ad alcune letture e agli amici che per fortuna mi sono stati vicini e poi all'epoca avere i bambini piccoli mi ha "costretta" a rimboccarmi le maniche
    il fare....non saprei come definirlo altrimenti, aiuta molto

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  4. è anche grazie a voi che ogni tanto riesco a scrivere sul blog, perché so che qualcuno leggerà con affetto le mie parole, marina

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  5. Il silenzio non è vuoto o almeno nella nostra cultura non lo è. Non è assenza di pensiero . E' "solo" assenza di comunicazione con parole. Per fortuna la comunicazione tra persone è molto di più che parole, come hai potuto provare anche tu. Ciao un caro saluto. guglielmo

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  6. E' ben diverso il silenzio in solitudine dal silenzio accompagnato da altri silenzi. Ciao.

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  7. Io amo il silenzio, il silenzio con me stessa prima e poi anche con gli altri. E' difficile spiegare ma alcune volte si dicono più con il silenzio guardandosi negli occhi che non dicendo...Ciao cara un abbraccio

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  8. Marina, molto tempo fa provai la stessa sensazione di oggi: rigirare il mio commento tra le dita e non inviarlo per timore di offenderti o di essere equivocato.
    Non riesco ad immaginarti in un gruppo di vedove di qualcuno o qualcosa.
    Silenziosa sì, ti vedo benissimo. Ma solitaria e irrangiungibile.
    La tua scrittura infine risolve tutto, non è una novità per me, il silenzio enunciato è arrivato fin qui e ha chiarito ogni cosa, eloquente, deciso. Inevitabile.
    Questo è l'indirizzo web di Minimalia: abito lì adesso. Una stretta di mano, Enzorasi.

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  9. Caro Enzo, il gruppo di mutuo aiuto raccoglie uomini e donne colpiti da lutti gravi: madri, padri, sorelle, fratelli, mogli e mariti, fidanzati...come mi immaginami per me va bene, so che sempre coglierai qualche cosa di me
    grazie, marina

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  10. Conosco questo silenzio, cara Marina. C'è dentro di me e, quando mi rifugio in esso, posso ascoltare il dolore che è una realtà che spesso neghiamo, respingiamo, da cui tutti vogliono distrarti. Invece, c'è, se mai ci devi convivere, da esso imparare a vivere con più misura e più rispetto, quasi in punta di piedi. Sento sempre di più di essere in sintonia con te, col tuo modo di essere. Un abbraccio forte

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  11. Silenzio per me è spazio. Nel silenzio fai spazio attorno al fiore che sei, togli un po' le erbacce che crescendoti attorno rischiano di soffocarti. Silenzio è spazio vitale, è la condizione necessaria per poter sbocciare.
    Grazie per essere passata da me, un caro saluto.

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo