domenica 30 maggio 2010

la presa dell'oceano

Non l'ho mai raccontato a nessuno. Nes-su-no. Perché ho sempre pensato di aver commesso una imprudenza colpevole. Di essere stata sommamente sciocca, superficiale, irresponsabile.
Durante un viaggio a Sri Lanka, verso le sei del pomeriggio arrivammo in un piccolo paese sulla costa: quattro case e l'oceano. Mentre gli amici che viaggiavano con me si riposavano sulla veranda della guest house io andai verso la spiaggia, attirata dalle onde sonore, dal rosso del sole colato sulle acque, dal fumo dei camini nell'aria. Tutto l'insieme trasmetteva la sensazione di una voglia spavalda di vivere e di approfittare di ogni istante. Mi tuffai in acqua sapendo, perché lo sapevo, che su quella costa quella era l'ora delle correnti, l'ora dei grandi risucchi, l'ora in cui la potenza dell'oceano indiano si mascherava di voluttà. Ma in quella sera ero così affamata di vita da esser pronta a giocarmela. Quando l'oceano mi risputò sulla spiaggia, dopo avermi sepolta, con divina indifferenza, più e più volte, più che grata per essere stata restituita alla vita, mi sentii pazzamente irresponsabile verso la figlia di dodici anni che avevo lasciato a casa. Raggiunsi i miei amici sulla veranda e bevvi la mia birra Cobra sentendo di non poter confessare a nessuno di aver messo a rischio la mia vita per l'impeto di un momento.
Ogni tanto, in questi giorni difficili, mi sento come quella sera sotto il braccio possente dell'oceano: sommersa e travolta e trascinata e soffocata. E aspiro a rivivere quell'attimo fatale in cui il mare mi risputò sulla terra e tornai a respirare l'aria della sera. Buttata sulla spiaggia mi riorientai nel mondo e nella vita. Io aspetto quel momento. So che l'oceano smorzerà pian piano la sua forza e ci sarà una spiaggia ad accogliermi. Ma il fatalismo non mi si addice. E ora come allora sto tentando di nuotare.

lunedì 24 maggio 2010

un bel dono

La nuvola nasconde le stelle
e canta vittoria
ma poi svanisce:
le stelle durano.


Questi versi di Rabindranath Tagore mi sono stati mandati dal mio amico Ermanno.
Grazie.

giovedì 20 maggio 2010

un po' di silenzio

Cari amici, le vicissitudini appena trascorse mi hanno davvero provata. Ho bisogno di riposo e di silenzio.
Quando mi sentirò più forte e più serena riprenderò il mio blog.
vi abbraccio tutti, marina

Vi informo intanto che ora il mio libro può essere ordinato in tutte le librerie Feltrinelli di Italia o nel sito della Feltrinelli stessa. Il prezzo di copertina attribuito da Feltrinelli è di 12 euro. Sul sito ilmiolibro.it io lo vendo a 7 euro, ma poi vi addebitano le spese di spedizione. Morale: alla fine il costo è pressappoco lo stesso.
ancora grazie, marina

mercoledì 12 maggio 2010

grazie

Cari amici, vi ringrazio per il vostro affetto. Sarà virtuale ma io lo sento.
Io sarò lontana dal blog ancora un po' finché le cose non si saranno sistemate.
vi abbraccio tutti, marina

mercoledì 5 maggio 2010

assenza giustificata

Cari amici vi ringrazio per le vostre visite. Sono di rapido passaggio in casa perché sto assistendo in clinica mio marito che ha subito un intervento chirurgico non programmato. Il peggio è passato e spero di poter tornare presto alla mia tastiera, anche se non sono in grado di fare previsioni.
un abbraccio a tutti, marina

lunedì 3 maggio 2010