giovedì 15 luglio 2010

quanto basta

Ci dicono che la paura serve, che la paura è nostra alleata. Che è un segnale d'allarme che proviene dal nostro cervello e ci investe totalmente e ci parla: ci dice che dobbiamo mobilitare le nostre energie, acuire le nostre capacità, dare il meglio di noi stessi per affrontare un rischio, un pericolo, una minaccia. Ben venga la paura, ci dicono.
Ci dicono anche che la paura non deve però farla da padrona, che c'è una quantità/qualità di paura buona e una quantità/qualità di paura cattiva. Un po' come il colesterolo. Di paura occorre averne quanto basta. Non un briciolo di meno, non un'oncia di più.
La paura corre su un crinale. Di qua mobilita, di là paralizza. E noi stiamo in bilico su quel crinale.
Non ci resta che munirci del bilancino dello speziale e procedere.

9 commenti:

  1. Con quale fatica, con quale impegno e cadere nel precipizio e risalire e cadere dall'altra parte e arrampicarci un'altra volta per tornare sul sentiero...

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  2. come per le ricette non capisci mai cosa significhi quel q.b.

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  3. Io paura ne ho comunque QB. Ce l'ho anche mentre leggo questo post e gli altri prima di questo. Ogni tanto cado giù e scivolo per uno dei due crinali: recupero lentamente poi. Adesso sono di nuovo sul crinale, ansimante.Posso stringerti la mano?

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  4. Il problema è che la soglia non è mai uguale e tende col tempo con l'abbassarsi: Ci si "abitua" anche al pericolo o forse , semplicemente, si "guadagna" in "incautezza" ...
    ciao e stai bene
    g

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  5. Credo che la giusta dose di paura dovrebbe corrispondere alla quantità di danno potenziale derivante dall'evento che ci minaccia. A volte la pompiamo e diventa più grande del danno potenziale. E ci blocchiamo.
    A volte è troppo bassa rispetto al danno potenziale. E ci bruciamo.
    Il problema non è quantificare la paura ma è quantificare il "danno potenziale". Ciao!!!

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  6. Senza la paura non ci sarebbe il coraggio e il coraggio deve prevalere per consentirci di guardare avanti, affrontare le burrasche ed uscirne vincitori.
    Un forte abbraccio.

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  7. noi stiamo in bilico, un po' ci mobilitiamo e un po' ci paralizziamo, quel tanto che basta perché la paura ci...spaventi. La paura "non finisce lì", non dura un momento e poi passa...Torna. E qualche volta ci rimane male perché ci trova più forti. Questo è l'augurio. Un bacio

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  8. Grande Sileno! un vero uomo, come non ce n'è più. Se avessi qualche anno di più ti farei la corte :-)

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  9. E chi è che decide i pesi e le misure, quello che può bastare per noi, la giusta misura insomma?
    Credo che tutto sommato sia un sentimento (istinto?) incrontrollabile razionalmente

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo