mercoledì 17 marzo 2010

guardare dove si mettono i piedi

Berlino- Bebelplatz. Una lastra di vetro protegge una stanza interrata, le pareti coperte di scaffali vuoti. È una biblioteca ma i libri non ci sono. Dove sono finiti i libri? In fumo. Al rogo.
La lastra, opera dello scultore israeliano Micha Ullman, sorge lì dove nel maggio del 1933 avvenne il grande rogo in cui i nazisti bruciarono oltre 25.000 libri ritenuti pericolosi.
La lastra è luminosa di notte e di giorno riflette il cielo.
Credo che quel vetro ci dica anche quanto sia fragile il confine tra la barbarie e la civiltà.







Io sapevo della targa sulla piazza con la famosa citazione di Heinrich Heine: « Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone » ma non avevo mai visto la stanza sotterranea. L'ho scoperta da poco e ci tengo a mostrarla.

Noi umani abbiamo continuamente bisogno di richiami per la nostra memoria, per questo innalziamo monumenti. In genere ai monumenti si alza lo sguardo. Qui invece lo sguardo si abbassa. Potremmo dire che si deve guardare dove si mettono i piedi.

Proprio come le pietre di inciampo, le stolpersteine dell'artista tedesco Gunter Demnig.
Da decenni le va installando sui marciapiede di fronte alle casa di uno o più deportati. Sono sanpietrini classici che si distinguono solo perché la loro superficie superiore è di ottone e porta inciso nome e cognome del deportato, anno di nascita, data e luogo di deportazione.
Il 28 gennaio scorso, giorno della memoria, ne ha installate trenta a Roma, in diversi punti della città da cui furono prelevati deportati.
Alcune di queste, solo un mese dopo, erano già state imbrattate di vernice nera da ignoti di cui si sa tutto.
La storia insegna?

4 commenti:

  1. Guardare in profondità, guardare dentro di noi, guardare cosa c'è sotto la superficie. Per vedere, essere consapevoli e agire di conseguenza. Senza paura.
    Giorgio

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  2. Chi non ha memoria non vuole ritrovarla anzi diffida di qualsiasi ricordo. Quello che spaventa è l'impermeabilità di certe ideologie (forse tutte).

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Bellissimo e tremendo. Era l'8 maggio del 33. Sono stata in quel luogo anni e anni fa, eppure mi fa sempre correre un brivido lungo la schiena. I libri, tutti, vanno letti, non bruciati. Mai.

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