martedì 16 marzo 2010

confessione

Attraverso un' associazione ricevo costantemente notizie da Gaza. Sono notizie terribili sulle condizioni di quella popolazione. Notizie da un lager.

Intanto Netanyauh conferma la costruzione di 1600 nuovi alloggi in Gerusalemme Est.
Questo mentre il Governo Israeliano continua a dire di aspirare alla pace.

L'orizzonte è sempre più fosco per quella terra.
Da tempo io mi sono fatta la convinzione che la vera linea di demarcazione attraversa i due schieramenti. Da una parte ci sono coloro che hanno compreso che esiste un futuro pacificato anche se difficile solo attraverso un accordo e questi sono sia Palestinesi che Israeliani. E dall'altra coloro che questo futuro non lo vogliono, preferendo una guerra continua. E questi sono sia Palestinesi che Israeliani.

Io provo continuamente la tentazione di voltare la faccia via da quella parte di mondo. E debbo sforzarmi per continuare a seguirne le vicende. Confesso di farlo nella rabbia ma anche nello scoramento.
E lo sforzo che compio per non lasciarmi andare ai miei sentimenti immediati conservando capacità di esame razionale mi affatica sempre più.
Seguo il blog Gaza-Sderot tenuto da due amici, un israeliano di Sderot (Israele al confine con Gaza) che si firma Hopeman e un palestinese di Sajaia, campo di rifugiati di Gaza, che si firma Peaceman.
È dal loro dialogo mai interrotto, nonostante la difficilissima situazione, che trovo la spinta per non girarmi dall'altra parte.

6 commenti:

  1. è una situazione veramente difficile, se poi capita di sentire i racconti di chi vive in quei posti ti si stringe il cuore, e ti posso assicurare che riesci a distinguere dove è il torto o la ragione

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  2. @Zefirina: se parliamo di Governi io non ho dubbi che Israele ha torto marcio. Ma pensavo ai due popoli, alla gente. Di qua e di là ci sono persone che vogliono la vittoria totale e sono disposti ad andare avanti con la guerra-carneficina per sempre. E di qua e di là ci sono persone che capiscono che la vittoria totale non potranno averla se non accordandosi.

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  3. Sono d'accordo con te Marina. Bisogna pensare alla gente. Purtroppo anche loro come noi subiscono il martellamento di chi comanda, ma esistono persone che cercano il dialogo o come dice Oz una forma di compromesso che non pensa tutto da una parte.

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  4. Una volta di più sono in sintonia con te.
    In quei martoriati paesi gli oltranzisti ( e detentori della verità, ma con la "v" minuscola, perché è solo la loro verità),non si fermano davanti a nulla e a morire restano gli innocenti.
    Credo anch'io che la ragione della pace sia trasversale fra i due popoli, ma che il potere sia detenuto saldamente dagli oltranzisti che la pace non la vogliono.

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  5. @sileno: è proprio così purtroppo. Come si fa a far crescere nei due popoli il numero di coloro che sono pronti a dolorosi compromessi per il futuro dei loro figli? questo è il problema

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  6. è una situazione tremenda perchè la pace è sempre più lontana mentre la sopraffazione violenta è ormai la vita quotidiana
    ma noi cosa facciamo ??? un bel nulla e i nostri governi stanno sempre regolarmente dalla parte sbagliata

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