lunedì 1 febbraio 2010

bisogna saper perdere...

Ma io no, non so perdere i libri.
Non so darmi pace. Sospetto di chiunque intorno a me. Del mio disordinato coniuge, della mia distratta figlia, delle mie gatte analfabete perfino, e sono pronta ad accusare anche i morti di avermi sottratto un libro.
Ma soprattutto, soprattutto, ce l'ho con me.
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
Non ho vegliato abbastanza su di loro, non li ho passati periodicamente in rassegna, come una sentinella dovrebbe fare; non sono stata sempre precisa e, avendone tolto uno dalla libreria, non l'ho rimesso al suo posto, là dove il mio catalogo dice che deve stare.
Non ho scuse e sento che giustamente sconto l' atroce separazione, che l'ho meritata fino in fondo.
In questo fine settimana ho lavorato un po' al database che tiene traccia dei miei libri e ho scoperto che gli irreperibili sono 18. Diciotto!  È una cifra spaventosa o tale mi pare.
All'inizio del mio intervento ne risultavano 34, ma salendo e scendendo dalla scala, girando come una invasata per le varie stanze della casa e dannandomi l'anima ne ho ritrovati 16. Grandi sospiri di sollievo.
E poi contrizione massima per quelle diciotto creature inghiottite dagli scaffali gremiti.
So che non sono usciti di casa. Ma dove sono?
La mancanza brucia, anche se non nella stessa misura.
Scomparso L'alchimista di Paulo Coelho? Sopravviverò.
Come salvarsi la vita di Erica Jong? Non me ne cruccerò più di tanto.
Ma Pantanella di Mohsen Melliti, che racconta la storia di quel pezzo di Africa accampato a Roma, dove sta? Come accettare l'idea che mi si nasconde?
E La grammatica della fantasia di Rodari, come sopportare il vuoto che lascia nel suo scaffale S6 P5 e nella mia bramosia?
Passi per Il Milione di Marco Polo -è di mio marito, come pure altri tre scomparsi, due Stevenson e un Melville- ma Les Filles du feu di Gerard de Nerval è MIO e anche Memoriale de isla negra di Neruda!
Vorrei essere capace di quel bel distacco stoico nei confronti delle cose che io stessa mi raccomando, ma è più forte di me. Non ce la faccio proprio.
Potrei ricomprarli, direte forse voi. No! categoricamente no! Il libro non è surrogabile, da questo punto di vista per me non è mai avvenuta l'invenzione della stampa ed ogni libro è stato scritto in una sola copia, la prima che ho avuto tra le mani e che ho letto. Persa quella perso tutto.
Nell'epoca della riproducibilità il libro perso per me non è riproducibile.
Sto meditando di iniziare un'operazione a tappeto. Passare in rivista TUTTI gli scaffali e TUTTI i ripiani in OGNI stanza alla caccia dei miei tesori.
Nelle prossime settimane sarò molto occupata.

23 commenti:

  1. Marina, ciao.Prova a munirti di un ramo d'ulivo fatto a forcella come quello dei rabdomanti.Hai visto mai?
    Cristiana

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  2. marina mi piace il tuo approccio carnal-passionale verso il libro proprio quello lì e non un altro! è una maniacalità di tutto rispetto e che sommamente rispetto! non sono arrivata al database, non posseggo tanti libri quanto i tuoi, sono una cialtrona rispetto a te riguardo ai criteri di catalogazione ma condivido ogni parola del tuo accanimento, la maniacalità peraltro va a sconfinare in un'arte ossia strategia del controllo fatta arte con infiniti codici e spettri d'intensità, a me scoccia pure se perdo uno spillo figurati un libro e se ha a che fare con il proprio sentimento di angoscia abbondonica, saperlo non mi conforta affatto se non incupirmi di più, in fondo nel nostro piccolo l'idea di cercare un libro e di trovarlo al suo posto è una piccola grande rassicurazione che ci fa bene e basta

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  3. marina quanto ti capisco, io sono attaccatissima ai miei libri, li tratto come preziose reliquie, quando li leggo non apro troppo le pagine per non rovinarli, odio chi fa le pieghe nelle pagine...e odio quando me ne manca qualcuno...terribile!!! ricomprarli? non è la stessa cosa...come dici tu:persa quella cosa, perso tutto...
    un bacio

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  4. E vogliamo dire della felicità di quando lo ritrovi?
    (certo che chi è malato di libri si intende al volo...)

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  5. Piccolo consiglio pratico: stampa il database diviso per scaffale-ripiano. Poi inizi da S1P1 e controlli la corrispondenza database-libri. In questo modo:
    1 - ritrovi i libri che hanno deciso di giocare a nascondino (*);
    2 - rimetti a posto i libri.

    NB: quando trovi un libro che è fuori posto, non lo mettere subito a posto, ma in un luogo precedentemente stabilito, né se non trovi un libro correre a cercarlo, solo segnalo sull'elenco. Alla fine confronta i libri trovati fuori posto con l'elenco di libri non trovati.

    Io non ho remore, se non trovo un libro, a comprarlo nuovamente. È così che di certi ne ho 2 o 3 copie. Ma ci sono alcuni tomi che mi seccherebbe molto perdere, ma perché sono affezionato all'oggetto più che al libro in sé, perché magari me lo ha regalato qualcuno o per altri motivi.

    Inoltre mi piace aprirli bene per leggerli e a volte faccio anche le orecchie. Ma una cosa che proprio non sopporto sono le sottolineature o le note a margine. Mi danno talmente fastidio che non riesco più a leggere un libro che le abbia.

    (*) sono sempre più dell'idea che non siamo noi che perdiamo i libri (quelli che rimangono in casa) ma che sono loro che si mettono a giocare a nascondino. In questi giorni sto disperatamente cercando un libro di poesie che solo una decina di giorni fa avevo visto su quel determinato scaffale, ma che quando sono andato a cercare si era spostato non so dove.

    Pace e benedizione
    Julo d.

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. mi sono un po' ritrovato in questa tua passione , diciamolo un p' feticista, per il volume in se. A me capita spesso di "perdere" un libro, un po' perché sono sparsi per casa in varie librerie, libreriole, comodini e scaffali, un po' perché mio figlio grande, accanitissimo lettore, quando viene a casa fa un vero e proprio shopping. Però, ti rovescio la medaglia, quando cercando altro trovo un volume che avevo perso di vista......ecco, è una gioia infinita!!!

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  8. @unodicinque: d'accordo vedrò il bicchiere mezzo pieno, se ci riesco...
    @julo: il fatto è che dovrò fare su e giù dalla scala e avanti e indietro dal computer alle librerie sparse in ogni angolo della casa. I volumi sono attualmente 4283!e io ho una certa età...
    @accetto maniacalità e accetto feticismo, è proprio così. E dietro il bisogno di mettere ordine tra i libri c'è anche quello di essere rassicurati sul fatto che almeno una cosa delle nostre vite non sfugge al nostro controllo
    @cristiana: se inventi una bacchetta adatta te la pago in oro!

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  9. Capisco!
    E quando te lo scarabocchiano???
    Io divento una jena!

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  10. Buona caccia lol ma domani se puoi fai un passo da me.....

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  11. Spesso i libri li mettiamo in quarantena dispersi in qualche angolino, o in qualche posto fuori posto..chi cerca prima o poi trova..
    Ciao Marina.

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  12. vedrai quando è il momento
    e loro vogliono farsi trovare.. saltano fuori. Tu devi solo aspettare:

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  13. I miei libri girano più dei tuoi. Dallo scaffale alla scrivania insieme a 20 altri per una ricerca, poi spesso vanno a finire su scaffali diversi in compagnia di libri diversi. Naturalmente quando li cerco devo fare l'inventario e a volte non li trovo, ma non riesco a fare diversamente. Non riesco a tenere ordine, ne ho tenuto troppo da piccolo e ancora desidero la libertà di chi ho intorno, anche dei libri. Certo, a volte è difficile, assomiglia al caos, ma amo troppo la libertà. E poi sono fatalista, se sparisce non è un dramma e comunque se posso lo ricompro. Diciamo che coi libri, come con molte altre cose, mi sento come Mary Poppins coi ragazzi da educare: molti sorrisi e un po' di zucchero. Però ti comprendo e spero di cuore che tu possa ritrovarli tutti.
    Giorgio

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  14. Se sei sicura che non sono usciti di casa, non crucciarti.
    Come dice il proverbio: "la casa nasconde, ma non ruba"...
    Però che cavolo! 18 son tanti...

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  15. io i libri non li perdo mai per colpa mia, ma a volte stupidamente li presto (ogni volta mi dico che non lo farò mai più) e raramente tornano indietro!!!!

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  16. Ripeterò di certo quel che altri hanno scritto qua sopra:

    è il motivo per il quale NON presto mai i libri.
    Semmai ne compro una copia e la regalo.


    Un bacio, grande donna.

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  17. ... E invece pare di no. Tutti prestano, quelli di sopra. :)

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  18. non sempre si può vincere, ma si può trovare !

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  19. Non ti dirò mai a sufficienza quanto ti adoro. Altro che consumismo! L'amore del bibliofilo ha a che fare con il sacro. Non si sostituisce una reliquia! La penso esattamente come te, l'unica cosa su cui mi distinguo è la catalogazione (i gusti coincidono perfettamente). I miei libri giacciono un po' ovunque in casa e quando devo trovarne uno ci metto millenni (ma intanto ne passo in rassegna altre decine e in una piega, in una sottolineatura, in una nota a margine fioriscono immagini, ricordi, sentimenti).
    Potrei confessarti che in un periodo di crisi con il mio arcangelo non l'ho lasciato per timore che provasse a rivendicare qualcuno dei miei libri per sé (la coppia si è saldata definitivamente quando le librerie si sono fuse in una unica). Viva i libri!

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  20. Tra un trasloco e l’altro, mi capita di parcheggiare “temporaneamente” alcuni libri nella casa dei miei genitori. Quel temporaneamente si trasforma spesso in tempo indeterminato. Tre giorni fa, concluso l’ultimo trasloco, cercavo Jane Eyre negli scatoloni (dobbiamo ancora acquistare una nuova libreria). «L’avrò lasciato a casa dei miei qualche anno fa…». Ricerca inutile. Del libro, edizione Garzanti, tutto spiegazzato, non c’è più traccia. Prestato a qualcuno? Probabile. Ma quando? E a chi? Dio, come ti capisco…

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  21. confessione pubblica: io i libri NON li presto. Nella mia vita ho prestato libri solo a mio padre e ora a mia figlia. STOP. E anche questo con sofferenza.

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  22. Dai, liberati da questo feticismo. Dammi retta. Ma che si puo' soffrire cosi'?! Abbiate pazienza ma non vi capisco. Di un libro e' importante il contenuto, secondo me, non il contenitore (salvo rare eccezioni).

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  23. @Artemisia: sì, si può soffrire così! un libro non è un oggetto come un altro.Ad un libro puoi tornare centinaia di volte, su un libro ci sono le tue sottolineature, che raccontano i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, su un libro ci sono le tue lacrime e potrei continuare...

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