lunedì 30 novembre 2009

viaggi notturni

"I hate barocco and scirocco, I hate Rome" Chi la cantava? Non me lo ricordo. Ma so che la canzone era di Mario Soldati, quel piemontese così ruvido e antipatico che riconoscergli l'intelligenza quasi mi infastidiva.
Di motivi per odiare Roma -ed ogni grande città- ce ne sono molti. Ma per me né il barocco né lo scirocco rientrano tra questi.
I love barocco and scirocco, e, naturalmente, I love Rome.
Oggi è un giorno di scirocco. Se pioverà, pioverà la sabbia d'Africa. La troverò depositata sulla cappottina della mia cinquecento e mi sentirò un po' più al sud. Amo sentirmi al sud, scivolare per quanto mi è possibile verso l'equatore.
Ormai solo con l'immaginazione. Ma di questo impedimento oggi non parlerò.
Ho sentito tremare la finestra tutta la notte sotto le raffiche dello scirocco e ho talmente viaggiato nella mia mente che mi sono svegliata stanca!
Ora rimetto nel soppalco la mia sacca da viaggio e mi dedico alla quotidianeità.
Ma, in onore dello scirocco, metterò al collo la lunghissima sciarpa viola che viene dal Marocco. Così avviluppata di ricordi mi avventurerò nella nuova giornata.

PS Non so perché mi passi questo pensiero nella mente ma oggi mi piacerebbe avere uno schermo su cui vedere tutte le vostre facce.




2 commenti:

  1. Se vuoi caricarti con un po' di energia, guarda il video dei Muse che ho postato oggi.
    Giorgio

    RispondiElimina
  2. era scirocco??? perchè a tratti sembrava un po' gelido!!!!
    la mia una facci astanca che al weekend lavoro il triplo e il lunedì non mi si confà

    RispondiElimina

Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo