martedì 13 ottobre 2009

il prezzo giusto

Mi fermo a prendere un caffè in un bar che è anche panetteria, pasticceria e un fornitissimo emporio alimentare. Risi, farine, spezie, salse, specialità di ogni regione italiana e di molti paesi del mondo. Il bancone è gremito e così gironzolo un po' tra gli scaffali; però non compro niente. Dieci grammi di semi di sesamo costano 2 euro e cinquanta! Il furto è la loro vera specialità. E poi a poca distanza ho il mio fornitore di fiducia di prodotti alimentari di tutto il mondo, fornitore di fiducia anche delle comunità orientali, medio orientali e latino-americane di Roma.
Curiosando tra gli scaffali scopro un prodotto nuovo, mai visto né sentito: molochia, una polvere di spinaci selvatici. Importato dalla Francia che a sua volta lo importa dall'Egitto. Resisto a stento alla tentazione di provarlo. Chiedo permesso ad un signore per accostarmi ad uno scaffale: si fa da parte sorridendo ed esclama: -Lei è la padrona! -Magari! gli rispondo. Infatti il negozio fa soldi a palate. Inizia una conversazione un po' paradossale in cui lui mi descrive tutti gli inconvenienti esistenziali che si patiscono ad essere davvero la padrona di quel negozio: gestire tutto quel personale perennemente incavolato, sorridere al flusso continuo di avventori, far fronte all'invidia dei parenti magnanimamente impiegati nell'esercizio e trattati come schiavi, controllare continuamente che i clienti non si portino via qualche articolo e, "naturalmente" dice "incassare, incassare, incassare tutto quel denaro." -E poi, l'ha vista bene? mi chiede abbassando la voce e indicandomi la proprietaria. La donna ha un grande collo taurino, occhi astuti e sospettosi, capelli di stoppa e l'incedere di un panzer-Altroché- gli rispondo-mi ha fatto avances per anni! -Anche a mia moglie! ride lui. Questo particolare cementa una nascente complicità se non un'amicizia e facilita un'ulteriore confidenza. "Spesso mio marito non paga il caffé, così, per protesta nei confronti dei prezzi" gli confesso. "Oh, ma io non pago MAI il caffé!-esclama orgoglioso. -Lo considero incluso nel prezzo degli altri acquisti. Anzi, ne prende uno? -Volentieri, ero entrata proprio per questo. Beviamo il nostro caffé conversando amabilmente. Abita poco più su, sul grande viale; ex dirigente dell'Eni in pensione ha molto viaggiato e ha il gusto per i sapori orientali; la moglie sta facendo acquisti nel negozio di informatica di fronte: utente Mac, altra complicità. Usciamo disinvoltamente insieme.
Fuori, ai saluti, gli dico: -Grazie per il caffé, anche se non l' ha pagato! -Beh, la prossima volta che c'incontreremo non lo pagherà lei!
Quando racconto l'episodio a mio marito, che rimprovero sempre per i suoi furti alla caffeina, esclama trionfante: Adesso ti sei convinta che il caffè da P. non si paga?

Tornata a casa ho scoperto che la farina di spinaci viene usata in Alto Adige per fare gli spätzle. Forse è per questo che i prezzi sono così alti: gli spinaci altoatesini vanno prima in Egitto, quindi in Francia e poi tornano in Italia!

11 commenti:

  1. Credo sia fondamentale avere un senso della giustizia e dell'equità personali e assumersi la responsabilità di metterli in pratica. Con coscienza, ovviamente, non per fare i furbi...
    Io una volta sono scappato via correndo come un matto insieme a tre miei amici senza pagare il conto da un ristorante di Venezia dove avevamo mangiato malissimo, serviti peggio e con prezzi carissimi. Mai avuto sensi di colpa.
    Giorgio.

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  2. Dai, dai, un altro indizio? P.e poi? Almeno la zona di Roma… Prometto che non acquisterò niente!!!

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  3. proprio alcuni giorni fa ho comprata 'sta molochia in un negozio marocchino vicino casa, chiedo lumi su come usarla ma non sono preparati! la compro lo stesso ed ora giace tra le sorelle spezie (un'infiltrata)in attesa di un'ideuzza culinaria

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  4. @Barbara: purché non mi denunci: via merulana

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  5. fantastico! sembra la scena di un film. "la prossima volta non lo paghi tu". devo proporre qualcosa del genere, solo che devo prima pensare a chi fare un simpatico tale sfregio.
    bacio

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Per preparare la molokheya serve qualche foglia di coriandolo fresco (è in vendita sempre in negozietti come questo e all'apparenza sembra prezzemolo).
    Il coriandolo va pestato con aglio e olio e fatto soffriggere in una pentola insieme alla molokheya. Poi si aggiunge brodo bollente a piacere (di pollo o carne)con eventualmente i pezzi di carne. E' ottima per condire il riso, specialmente quello cotto a vapore che si cucina nel mondo arabo... ;oP

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  8. @Silvia Grazie, penso che comprerò la molochia ma non da Panella! Il coriandolo ce l'ho sul terrazzo, lo semino ogni anno perché mi ricorda Teheràn.
    Mi sa che lo faccio stasera visto che ho già il brodo
    grazie, marina

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  9. ringrazio silvia di cui ho annotato la ricetta aggiundola ad una mini ricerchina fatta in internet su tema molochia,
    e saluto te marina che ci hai ospitate!

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