mercoledì 12 agosto 2009

vacanza & viaggio/sette

Breve storia delle vacanze. I sofisticati


Pare incredibile ma, non contenti dei loro privilegi -materiali, culturali, sociali - molti appartenenti al mondo elitario delle arti soffrirono la democratizzazione del concetto di vacanza.
Fu così che un viaggiatore incontenibile quanto originale, Valery Larbaud, (1881-1957, traduttore di Joice e Svevo e scrittore elegantissimo), infastidito dall’arrivo delle masse, inventò le controvacanze.


Con i suoi amici più blasé decise di passare tutte le vacanze sul lato sinistro degli Champs Elysées, il lato dei numeri dispari. All’interno di quel confine ognuno poteva passare il tempo come preferiva a condizione di non scendere mai dal marciapiede.
Snobismo arguto. Molti tardi epigoni inventano oggi vacanze altrettanto snob in cui però la condizione è meno fantasiosa. O si tratta di spendere la cifra più alta o di soffrire le pene più feroci. Vedi le vacanze avventurose e/o alternative.

Malgrado gli sforzi della jet society di oggi, le vere vacanze di elite sono finite. Gli ultimi, fortunati, protagonisti sono stati gli Scott Fitzgerald, gli Hemingway, gli Huxley e i Paul Morand.
Da Paul Morand ci faremo parlare del viaggiare nelle prossime puntate.

3 commenti:

  1. Non condivido:" snobismo arguto" era solo snobismo ossia "sine nobilitate" solo loro potevano forse avere il privilegio di fare turismo e vacanze, per quale diritto?
    Non volermene
    Sileno

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  2. Mi piace l'idea della controvacanza.
    Per me sarebbe andarci quando gli altri ritornano...

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  3. caro sileno, hai ragione certo, ma penso che l'idea della controvacanza sul marciapiede sinistro degli champs elysées sia molto meglio, più simpatica e divertente delle vacanze snob di oggi. Aveva una sua grazia e originalità.
    ma le cose che dici sono vere
    un abbraccio, marina

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