giovedì 20 agosto 2009

vacanza & viaggio/quindici

Chi viaggia vuole lasciare un segno del suo passaggio: persino V.Hugo cede alla tentazione.

"Sui muri della locanda di Bray, nel 1835, scrive: Al diavolo, locanda immonda, albergo delle cimici/ dove la pelle, al mattino, è coperta di rossori/ dove si dorme scomodi e la cucina maleodora/ dove senti il commesso viaggiatore cantare a squarciagola."

Lasciare un segno, dire la propria, che tipo di ossessione è?

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