martedì 21 luglio 2009

distrazioni lunari

L'Artemide di Efeso


A dire il vero, quando ho cominciato a scrivere di Palazzo Altemps, il pensiero che volevo comunicare era un altro. Non che la dimenticanza della macchina fotografica non mi avesse davvero irritata, o le gambe superbe del Pugilatore non fossero davvero degne di un servizio fotografico tutto per loro, ma, come ogni volta che mi trovo davanti alle statue degli antichi dei, gli dei "falsi e bugiardi" del nostro padre Dante, il mio pensiero si era rivolto alla felice coabitazione di tutte quelle creature divine; ognuna con il suo campo di intervento, ognuna con i suoi simboli che la rendono immediatamente riconoscibile, ognuna con i suoi doni e i suoi poteri, ognuna con i suoi tanti e diversi nomi secondo il paese che l'aveva adottata. Dei da esportazione. O da importazione. Dei da scegliere nel grande pantheon della immaginazione e del bisogno umano. Dei per ognuna delle situazioni in cui la vita ci stringe. Ci stringe oggi come stringeva le creature umane di allora.
Tanti dei. Quando il germe del monoteismo non aveva attecchito e non era iniziata la faida dell' Unico Dio: Il mio! No, il mio! Invece no, il mio!
Eccoli là, invece: vari e multiformi, che si offrivano alla paura e alla solitudine umana senza scavare solchi di odio tra i popoli.
Non c'è giorno in cui indù e mussulmani, cristiani ed ebrei, in diverse combinazioni di ostilità, non si affrontino cruentemente. Con parole ed atti. E là dove la divinità non è la causa è però il cemento dell'odio. Davvero il monoteismo rappresenta un passo in avanti nel cammino dell'umanità? Io me ne sto alla mia personale eresia: niente nella storia delle religioni monoteistiche consente di crederlo.

Era questo che volevo scrivere questa notte. Poi mi sono fatta distrarre dalle immagini dei primi passi umani sulla luna e ho chiuso lì.
Ricordo perfettamente quella notte. Allora insegnavo a Bellegra ed ero in piedi il mattino alle 5. Così mi addormentai giusto poco prima dell'allunaggio. E' per questo che per me la luna continua ad apparire remota e inattingibile?




La Diana di Versailles

5 commenti:

  1. Sono totalmente d'accordo con te, e ne ho scritto nel mio libro e anche sul mio blog. Oltre all'inevitabile conflitto delle religioni monoteiste tra loro (e dire che poi tre di loro fanno tutte riferimento al Vecchio Testamento!), c'è da considerare che, almeno queste tre che derivano dal Vecchio Testamento, vedono l'umanità come un insieme di individui, le comunità come aggregazioni di individui che non smettono mai di essere tali, tant'è che per queste relgiioni la salvezza è un fatto strettamente individuale: ognuno solo davanti a questo Dio onnipotente.
    Un capitolo interessante sarebbe considerare il rapporto tra loro e l'Illuminismo, ma mi fermo qui perchè sto andando off topics.

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  2. una catena su misura per te, passa da me!!!
    http://tereza.splinder.com/post/20997958/Grande+Catena+5+Libri+Per+l%E2%80%99

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  4. scusa il doppio avviso strillato...
    sob!
    sigh!

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  5. E' totalmente d'accordo con te James Hillman che in uno dei suoi primi (e per me migliori) scritti, mi pare fosse "Re-visione della psicologia", circa trent'anni fa, parlava del politeismo dell'anima.
    E che dire dell'affermazione di Jung:"Ai nostri giorni gli dei sono diventati malattie?".
    C'è nel tuo post tutto il respiro sano dell'anima (non a caso derivante da anemos= soffio, respiro, vento).

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo