martedì 7 aprile 2009

persona umana e c'est tout

Probabilmente gli uomini non capiranno fino in fondo quello che intendo, ma io sto sperimentando una condizione meravigliosa per una donna. Quella di non dover più essere oggetto gradevole alla vista. Da bambine inizia nei confronti delle femmine — accadeva ai miei tempi, a quelli di mia madre e a quelli di mia nonna; è accaduto a mia figlia e vedo che ancora accade alle bambine di oggi, forse addirittura più precocemente — una politica di socializzazione volta a inculcare in loro il dovere di essere belle. Una pressione che le accompagna per tutta la vita. Non conosco donne che siano DAVVERO riuscite a sottarvisi. Neanche quelle che orgogliosamente lo proclamano. Spesso infatti le donne che sembrano libere di fronte a questo pesantissimo dovere sociale sono semplicemente donne molto lontane da ognuno dei modelli estetici che ci viene proposto —infatti sono diversi —e che hanno considerata chiusa la partita semplicemente perché si sono sentite sconfitte e ne hanno riportata una sensazione amara di inadeguatezza, mascherata da sprezzo ma ugualmente cocente.
Lo sguardo degli uomini ci segue sempre, ci pesa, ci esamina, ci valuta, ci confronta e ci assegna un punteggio. Lo sguardo delle altre donne fa lo stesso, spesso con più severità se non addirittura crudeltà. E’ un gioco che conosciamo tutte. Neppure tra le pareti domestiche siamo davvero libere di essere, se vogliamo, scorfani e cozze. Così infatti può capitarci di essere definite.
Io non discuto il fatto che questo possa accadere ANCHE ai maschi. Dico che per un maschio non è il primo dovere. Ne hanno altri naturalmente, ma anche noi ne abbiamo altri e inoltre questo è un dovere particolarmente pesante: esso infatti aderisce a noi stesse, alla nostra identità, alla nostra autostima come una seconda pelle. Una donna è, in prima istanza, QUELLO CHE APPARE. Poi, dopo, sarà valutata ANCHE sulla base di altri parametri. Intanto però, IL PRIMO è estetico. La società ci vuole esteticamente gradevoli, gli uomini ci vogliono sessualmente appetibili.
La peggiore delle malvagità e delle ipocrisie è quando ci dicono che dobbiamo farlo “per noi stesse”. Che non dobbiamo trascurarci ai nostri stessi occhi. Ma questo trascurarci, come lo chiamano, è spesso semplicemente, ESSERE, altrettanto semplicemente, nudamente, COSÌ COME SIAMO.
Io non sono stata particolarmente bella né vanitosa, ma tutto quello che sono riuscita a fare per sottarmi alla pressione della società è stato inventarmi UN MIO MODO di essere bella, di scostarmi, per quanto ho potuto, dalle mode e dai modelli. Ho scelto cioè di rielaborare, sulla mia personalità, i dettami sociali. Mai però sono riuscita a sottrami al giudizio implicito degli sguardi maschili. Per altro, ma questo è un mio problema personale, quando esso era benigno non l’ho mai creduto vero.
Oggi ho sessantacinque anni, anche se difficilmente me li attribuiscono. Però li ho e felicemente. Ancora mi capita di vedermi osservare mentre cammino in strada da un uomo che mi viene incontro. Poi, avvicinandosi, mi mette nella categoria ex. Ex donna. Infatti, con l’età, diventiamo semplicemente asessuate, perché donna e oggetto sessuale, nel più lato dei sensi, è tutt’uno nella mente degli uomini. E quindi delle donne, ahimé. Per quanto affermata nei più disparati campi, addirittura dotata di grande potere, una donna IN PRIMIS verrà valutata per le sue attrattive.
Ma viene infine un’età in cui nessuno ci e si chiede più se siamo belle e quanto siamo belle e noi siamo libere.
Beh, io trovo che questa condizione di ex-donna, questo stato di essere umano non connotato sessualmente, è MERAVIGLIOSA.
Sono diventata UNA PERSONA UMANA. Semplicemente. Posso decidere a questo punto, MA DAVVERO, di essere bella per me, a modo mio. Di farmi la crocchia come mia nonna, ad esempio, o di essere vanitosa A MODO MIO. Di essere una vecchia signora ordinata e basta, che, se vorrebbe pesare meno è per sentirsi più leggera e più agile e per affaticare meno le sue ginocchia. All’uomo che, distante sul marciapiede, è ancora incerto sulla mia età e già mi applica il suo sguardo valutativo, io posso fare un bel sorriso (bello nel senso di allegro e soddisfatto) confermandogli con la mia tranquilla accettazione che sì, sono SOLO E FINALMENTE UNA PERSONA UMANA.

PS Dopo sedici giorni di arresti domiciliari oggi esco e queste sono le considerazioni che mi sono venute in mente.

PPS Ogni volta che dovete parlare dell'umanità provate a sostituire il termine "gli uomini" con quello di "persone umane". La persona che me lo suggerì, molti anni fa', è un uomo, un uomo straordinario in effetti, che applica questa regola rigorosamente ma spontaneamente.

28 commenti:

  1. A mio parere, tu mescoli due piani che sarebbe preferibile tenere separati.
    C'è un destino naturale, per cui un maschio è attratto dalla femmina, innanzitutto su un piano visivo. Ti assicuro, da maschio, che una giovane donna, mediamente gradevole esteticamente, è attraente anche se si presenta nella maniera meno curata e meno favorevole. Su questo, è inutile discutere: sarebbe come obiettare al succedersi del giorno e della notte, è solo un fatto di cui prendere atto.
    Un altro aspetto è quello culturale, per cui una donna è attraente se si veste così, se si trucca così, se si pettina così, perfino in base alla misura di reggiseno che porta !!!!
    Queste però sono solo sciocchezze senza importanza, che derivano da false convinzioni che hanno fatto maturare a voi donne, ma anche a noi uomini: sono abbastanza vecchio da avere assistito a tanti svariati modelli di donna che si sono succeduti nelle varie stagioni della mia vita, e capisco quanto una certa moda ci possa condizionare.
    Per cui, è ineluttabile per una donna sapere di essere anche un oggetto sessuale, per un fattore genetico che ci determina, uomini e donne, altra cosa rimane l'assecondare questo modo di rapportarsi al maschio, e pretendere sempre di essere la più strafiga che esista (e quindi l'essere inappuntabile in qualsiasi circostanza). E poi, non avrai anche tu osservato coem le ragazze di oggi non si comportano certo come facevi tu quand'eri più giovane? La cultura cambia, la natura solo in tempi geologici.

    RispondiElimina
  2. Vincenzo ha espresso in maniera esauriente le stesse cose che avrei voluto dire io.
    E' nel DNA di tutti gli esseri viventi la conservazione della specie e l'attrattiva sessuale fa parte del gioco della procreazione, normale quindi che certi canoni siano più o meno accentuati in determinati momenti storici.
    Ho letto di qualche ricerca, secondo la quale le gonne delle donne si accorciano nei periodi di benessere e si allungano nei periodi difficili, come dire maggior propensione alla seduzione quando è più facile allevare un figlio e l'opposto nei periodi di crisi.
    Ciao
    Sileno

    RispondiElimina
  3. insomma, alla fine, i giochini della seduzione non sono altro che dinamiche di tutto il mondo animale, altro che persone umane :-)

    RispondiElimina
  4. Non mi sorprendono i MINIMIZZANTI commenti maschili: avrei potuti scriverli io anticipatamente!!!!
    SAPEVO che non avreste capito e che avreste confuso VOI i piani attribuendovi una forza di desiderio diversa e più potente da quella femminile. Ma questa è solo la vostra COMODA idea. Il desiderio alberga anche in noi ma non trasformiamo i maschi in OGGETTI sessuali. Non mi dilungo: trent'anni di femminismo non ce l'hanno fatta a sturarvi le orecchie e io personalmente non credo più che gli uomini sia suscettibili di evoluzione culturale. Di involuzione invece si.
    marina

    RispondiElimina
  5. Credo che non c'entri il modo di vestirsi ma come si viene guardate. E' vero che cmq un uomo quando guarda una donna anche senza saperlo osserva come é ed istintivamente può subirne l'attrattiva ed il fascino della stessa. Questo non é sempre legato al modo di vestire almeno non per tutti gli uomini anche se per molti sì.

    E' vera la riflessione che fai circa il concetto di essere considerate asessuate. E' curioso vedere che lo vivi bene mentre altre donne ( e qui forse questo dimostra che molte desiderano essere desiderate) lo vivono come un incubo.

    Credo vada fatta una distinzione cmq tra coloro che osservano solo l'involucro e chi anche con un solo sguardo va oltre l'esteriorità.

    Detto questo concordo sulla tua conclusione; anch'io spesso parlo di persone anche per un singolo individuo (ovviamente al singolare in quel caso lol) perché credo che si sia tutti esseri umani a prescindere dal sesso che sia ha.

    Spero, io ci ho provato lol, di non essere stato scontato e prevedibile:-)))

    Me lo dirai rispondendomi spero :-)))

    Un bacione (tanto per restare in tema di saluto asessuato lol!)
    Daniele

    RispondiElimina
  6. merita una risposta degna questo splendido e assolutamente non scontato-nel-pensiero post: a dopo, non posso esimermi, ragazza mia, "bellissima per sempre"

    RispondiElimina
  7. Secondo me è una questione culturale. L'emancipazione , non vuol dire che la donna non deve essere attraente, questo vale anche per il maschio. Una donna come qualsiasi "persona umana" deve per se stessa essere una persona gradevole, così un uomo...ma da questo portare i tacchi di 15 cm, per essere sex e conquistare un uomo....

    RispondiElimina
  8. c'è bisogno di dirlo? i commenti delle donne hanno una "intelligenza" dell'argomento di cui quelli degli gli uomini sono privi.
    Caro Daniele se è un voto che vuoi :-) benché anche tu sia giustificazionista mi sembri globalmente meno sulla difensiva, più onesto.

    Comunque ai maschietti che continuamente parlano del loro potente istinto sessuale debbo chiedere come lo conciliano con la profonda insoddisfazione sessuale delle donne. A sentire i maschi vivono in stato di perenne erezione a sentire le femmine della specie convincerli a fornicare è una impresa!
    In proposito ho una teoria ma la rimando ad altra occasione
    abbracci a a maschi e femmine, marina

    RispondiElimina
  9. Non so se mi è piaciuto di più il post o i tuoi controcommenti...Per quanti secoli ancora dovremo sentir parlare di questo incontenibile e insopprimibile istinto sessuale maschile? Meravigliosa persona umana sei tu :-)

    RispondiElimina
  10. L'hai spiegato benissimo! E' proprio cosi'! Io ho sempre cercato di sfuggire da questi canoni di valutazione, ma so che, come dici tu, ci sono riuscita solo in parte.
    Pero' devo dire che da quando sono "madre di famiglia", quindi categoria delle "signore" mi sento piu' libera. Forse non proprio come te ma sulla strada. Per esempio, mi sento libera di fare un complimento anche un po' sfrontato ad un giovane uomo senza che venga interpretato come un advance (cioe' viene preso da una fuori quota).

    RispondiElimina
  11. @ Artemnisia: npn è perché mi date ragione, ma perché ci capiamo che io VI AMO
    marina

    RispondiElimina
  12. Sfuggire totalmente agli schemi sociali non si può, ma non lasciarsene sopraffare si.
    All'inizio è difficile, spesso fa male, ma si può...

    RispondiElimina
  13. @Marina
    E' evidente che tu neanche ti confronti con quello che ho scritto, non sei minimamente in grado di controargomentare: solo contumelie verso i maschi. Questo è un classico che quelli anziani come me conoscono perfettamente: è un modo, come dire, di strizzarvi l'occhio tra donne, fingendo di non capire cosa noi diciamo. Se ti fa sentire meglio, fai pure. Se davvero però non capisci cosa dico, sono soltanto triste per te.

    RispondiElimina
  14. @Vincenzo: hai ragione, non mi confronto con quello che hai scritto. Ho già dato.Riconosco però che è stata anche una forma di scortesia. Ma con altrettanta sincerità debbo dirti che le tue osservazioni dimostravano che non avevi affatto capito il mio discorso o che fingevi di non averlo capito. il mio non era un discorso sulla moda; è avvilente, anche se inevitabile, pensare che lo hai letto così. Ma respingo il termine contumelie. Infatti quando dico che non credo nell'evoluzione culturale del maschio non è un vuoto insulto che pronuncio: esprimo una mia profonda, radicata convinzione frutto di esperienza diretta e indiretta di osservazione documentazione riflessione e studio. E quando parlo di erezione e impotenza (immagino che questo ti sia risultato insopportabile) non sto pronunciando parole al vento per ferire la vanità maschile ma alludo a studi, a statistiche recenti, e al racconto continuo della vita sessuale delle donne.
    Insultare gli uomini ha smesso di interessarmi da almeno 25 anni. Non li odio ma non li stimo. Naturalmente parlo del genere non di singoli individui.
    Circa il modo di comportarsi delle ragazze della mia generazione registro con sollievo il fatto che le donne se lo siano lasciato alle spalle. Anche se il modo nuovo non le aiuta ad essere più felici.
    Circa i cambiamenti di cultura e natura poi sento di smentirti: culturalmente parlando i tempi degli uomini sono geologici.
    Spero di aver riparato alla scortesia anche se resto convinta che l'incomprensione resti. Tu parli della mia, io sono pronta a giurare sulla tua.
    palla al centro :-) marina

    RispondiElimina
  15. marına tı amo (per ı commentı)

    RispondiElimina
  16. Cara Marina, un BACIONE enorme! Sei fantastica, intelligente, coraggiosa e piena di dignità! Sei una persona rara.

    Se ti avessi vicina ti abbraccerei. :))

    RispondiElimina
  17. @Marina
    Intanto, grazie per la cortesia di avermi risposto, però è troppo semplicistico quello che tu dici. Io ho motivato il mio dissenso da quello che tu dici, tu semplicemente dici che non ho capito. Prova allora a spiegarti, alle volte, impegnandosi, ci si riesce.
    Te lo dico io cosa non accetti nel mio discorso, ed è la mia presa d'atto di un DNA che non ci siamo dati da noi, ma che ci è stato dato in dote, ovviamente ognuno ha le proprie idee su chi l'ha dato.
    Scusami se insisto, ma per me non è una rivendicazione sessista, come mi pare sia la tua. Come tu sai, io ho scritto un libro in cui enuncio i principi di un'ideologia verde. E' proprio in omaggio a quei principi, che io credo che dovremmo essere più umili nei confronti della realtà che ci sta intorno. A questo punto, il discorso diventa troppo lungo, ma spero di riprenderlo sul mio post. A presto!

    RispondiElimina
  18. @Vincenzo leggerò volentieri un tuo post sull'argomento. Forse sarà più facile comprendersi
    avvisami quando lo pubblichi perché io in questo periodo giro pochissimo per blog
    a presto, marina

    RispondiElimina
  19. Un post così pesante e lucido non nasce se non vì è una forte stimolazione, una "scaciuni" come si dice in Sicilia. Ho letto e rileggerò ancora più attentamente ma l'atteggiamento di fondo nei confronti dell'altro sesso mi sembra troppo di parte e non rende giustizia al tuo riconosciuto equilibrio, Capita di non essere d'accordo, con te mi è capitato altre volte: oggi è una di quelle.

    RispondiElimina
  20. Sarà perché son donna, ma ho capito per filo e per segno tutto quello che hai scritto e ho condiviso tutto quello che ho vissuto (e vivo) anch'io.

    Mi sento prossima alla soglia dello "sguardo ex" o forse io direi anche del "non sguardo".

    Confesso di non aver mai ritenuto possibile di poter essere felice di essere solo persona umana, asessuata agli occhi estranei. Ma se tu mi dici che è così, conto di pensarlo anch'io tra 14 anni.

    Volevo scrivere un post proprio l'altro giorno contro l'ipocrisia (magari inconsapevole per certuni/e) dell'essere magre e belle per se stesse, intitolandolo:
    "Come si dice a Roma, maddeché?"
    Tu hai fatto un capolavoro di pensiero terso e sereno.

    Quanto mi piace leggerti, Marina.

    Jacqueline

    RispondiElimina
  21. Mi ha fatto tornare in mente, questo tuo post, un libro fondamentale e bellissimo di Loredana Lipperini "Ancora dalla parte delle bambine" (che tu sicuramente conosci) e suggerirne la lettura a maschietti e femminucce. Spiega per filo e per segno il senso che ho creduto di vedere nel tuo post. Un bacio
    ***Mi sono sempre dimenticata di dirtelo: Grazie che non metti la parolina antispam!

    RispondiElimina
  22. Ho riletto attentamente: questo post è scandaloso. Mi ha fatto infuriare oltre misura per la sua arroganza e il suo essere infarcito di luoghi comuni.Mi ha dato anche parecchio fastidio l'atteggiamento timoroso dei commentatori maschili, ma son fatti loro. Di questo tuo femminismo ante litteram, antidiluviano e asfittico io non so che farmene. La Marina che ha scritto questo post non può essere la stessa che ha scritto altre cose poco tempo fa! Quindi o io non capisco più un cazzo o tu sei una schizofrenica intellettualmente di notevole spessore. In ogni caso il massimo che sono riuscito a fare oggi è non postarti il commento che mi è uscito di getto; lo sostituisco con questo che certamente meriterà un voto molto basso nel tuo personale registro dei blogger. L'altro me lo tengo vicino come una delusione amorosa cocente, la disperazione di chi si sente sconfitto ancora una volta da una valutazione sbagliata. Sei arrogante Marina.

    RispondiElimina
  23. Mi asterrò da qualsiasi commento, ritengo essendo cresciuto negli anni del femminismo separatista che alcuni temi sia meglio che le donne se li discutano tra di loro. Vorrei solo dire che l'unico periodo della mia vita vissuto in costante erezione risale ai primi anni della pubertà, ammetto di ricordarlo ancora con piacere, ma resta comunque solo un ricordo.

    RispondiElimina
  24. Pensavo che gli uomini non mi avrebbero capita ma non che si sarebbero offesi. Di che, poi? Per il resto, veramente ma veramente, a discussioni sui sessi non partecipo, manco se mi tirano per i capelli. Posso dire le mie sensazioni, i miei pensieri, le mie riflessioni e la gente può anche sputarci sopra, ma le polemiche con gli uomini sono sterili. Ed è molto difficile che le loro parole mi offendano. Stimo singoli individui maschi ma il genere no. sorry
    calma e gesso a tutti, marina

    RispondiElimina
  25. Bip ancora una volta vola più alto dei suoi consimili e eroicamente sorregge da solo il vessillo della dignità del genere maschile. Stanco? capisco...è uno sforzo improbo, infatti non ce la fai a entrare nel merito della discussione, eh...:-)

    A Marina voglio dire: SEI UNA GRANDE, mi hai tanto divertita, specialmente nei contro-commenti:-)

    Ora, esimia collega, debbo dirti però che dissento su un punto: non esiste età in cui noialtre si possa essere davvero libere da "quello" sguardo.

    La tua percezione è tale, quindi è vera, bene, TU sei libera. Vale per te sola, però. Non tutte alla tua età avremo lo stesso senso di liberazione, ipotizzo io. Tu osserva per strada: anche le vecchie sono soppesate. Magari per pochi secondi, ma lo sono. E entrando dal macellaio, se sono passabili, possono anche ricavarne un piccolo vantaggio: non dico lo sconto, ma un sorriso cortese in più, rispetto a quel cesso della coetanea - che c'ha pure la barba! - per esempio..
    Non credere, sai, non credere.
    Io sono stupefatta da quanto gli uomini siano di bocca buona.

    Inoltre comincio a convincermi che i vecchi abbiano un'attività erotica molto più intensa degli adulti. Donne e uomini. Forse perché la vecchiaia li ha liberati dai pudori ma la voglia gli è rimasta (o gli è venuta?) e se la spassano, finalmente! Ma questo esula dal tuo post, che è davvero bellissimo!

    RispondiElimina
  26. @ blonde: comincio a pensare che l'erotismo con tutta la sua carica rivoluzionaria sia cosa solo per vecchi e bambini, gli altri sono troppo occupati a produrre per preoccuparsi del piacere ...

    P.S.

    I tuoi, immeritati complimenti mi gratificano e mi fanno arrossire ;-)

    RispondiElimina
  27. @bip, sta' calmo: il più pulito c'ha la rogna, eh

    RispondiElimina

Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo