venerdì 17 aprile 2009

mi rispondo/sette

Continuo a rispondere alle vecchie domande.

Che cosa trucchiamo, quando ci trucchiamo? Il trucco è un inganno che inventa quello che non c’è o che nasconde quello che c’è e che noi non riusciamo a sopportare?

Joice Carol Oates
La madre che mi manca

Grazie per le citazioni a calamar!
Quanto a me, io penso che più che inventare copriamo. Non solo nascondiamo i piccoli difetti fisici, ma tentiamo anche di sbarrare la strada all'emergere della nostra vera faccia, perché potrebbe dire troppo di noi. Cerchiamo forse di occultare qualche segno che potrebbe svelarci. Coloro che invece inventano nuove facce per se stessi almeno si divertono nel farsi nuovi; la loro operazione sembra più allegra di quella di coloro che coprono una faccia che non amano. Coprire conserva qualche cosa di vinto e di scontento. Ma anche inventarsi una nuova faccia può essere un'operazione rischiosa se è vero quello che ha scritto la Yourcenar e cioè che "spesso la maschera diviene il volto". Sarà magari un bel volto, ma non sarà più il nostro. Mi viene in mente Patty Pravo, come l'ho vista recentemente. Neanche la voce era più la sua, né l'intelligenza trasgressiva. E non è stata la vita ma un chirurgo plastico a ridurla così. Una tristezza...

3 commenti:

  1. E' vero! Che tristezza! Tanto bello avere qualche ruga, simbolo di esperienza e maturità. Ma perchè nasconderlo?

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  2. Triste davvero!
    Perchè non accettare di essere se stessi?

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  3. qualche ruga piacerebbe cancellarla per sempre anche a me, ma meglio riuscire a nasconderle soltanto un pochino che finire per assumere una fisionomia canina come quella di Patty Pravo.

    Buona domenica, Clotilde

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo