domenica 4 gennaio 2009

parole e musica da Buenos Aires

Carlos Gardel "Buenos Aires"








Buenos Aires di Jorge Luis Borges

Y la ciudad, ahora, es como un plano
De mis humillaciones y fracasos;
Desde esa puerta he visto los ocasos
Y ante ese màrmol he aguardado en vano.
Aquì el incierto ayer y el hoy distinto
Me han deparado los comunes casos
De toda suerte humana; aquì mis pasos
Urden su incalculable laberinto.
Aquì la tarde cenicienta espera
El fruto que le debe la mañana;
Aquì mi sombra en la no menos vana
Sombra final se perderà, ligera.
No nos une el amor sino el espanto;
Serà por eso que la quiero tanto.


traduzione di Livio Bacchi Wilcock:

E la città, adesso, è come una mappa
delle mie umiliazioni e fallimenti;
da quella porta ho visto i tramonti
e davanti a quel marmo ho aspettato invano.
Qui l'incerto ieri e l'oggi diverso
mi hanno offerto i comuni casi
di ogni sorte umana; qui i miei passi
ordiscono il loro incalcolabile labirinto.
Qui la sera cenerognola aspetta
il frutto che le deve il mattino;
qui la mia ombra nella non meno vana
ombra finale si perderà, leggera.
Non ci unisce l'amore ma lo spavento;
sarà per questo che l'amo tanto.

5 commenti:

  1. Excelente. Borges es uno de mis poetas preferidos y la musica de Gardel me recuerda mis años pasados en aquellas maravillosas tierra, donde vivir es expresion del cuerpo.

    Felicidad.

    Rino, la lalala lala la....

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  2. parole e musica in una combinazione felicissima, come tutta la produzione di tanghi argentini che il grande maestro gardel ha interpretato. eccellente borges.

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  3. "donde vivir es expresion del cuerpo" che meraviglio, Rino! grazie, marina

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  4. E la città, adesso, è come una mappa
    delle mie umiliazioni e fallimenti;
    da quella porta ho visto i tramonti
    e davanti a quel marmo ho aspettato invano.

    Parole forti dalle quali traspare amore.
    Si leggono mappe di ricordi umani.
    Incantevole.

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  5. Borges lo amo sempre di più, a ogni anno che passa. E' lo scrittore sudamericano che prediligo, con Roberto Bolano, Mario Vargas Llosa e il mio adoratissimo Julio Cortazar. http://lucianoidefix.typepad.com/

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