lunedì 5 gennaio 2009

la pietra di pazienza

Ho appena terminato di leggere "Syngué Sabour - Pierre de Patience" di Atiq Rahimi, edito da P.O.L. che ha vinto il Premio Goncourt 2008.
Atiq Rahimi è uno scrittore afgano nato a Kabul nel 1962 e da molti anni rifugiato in Francia. Questo è il suo primo libro in francese. Le sue prime opere, scritte in farsi, sono state tradotte anche in italiano e le ha pubblicate Einaudi. Sempre presso Einaudi è attesa per la prossima primavera la traduzione di "Pierre de patience".

Ma prima di parlare del libro voglio parlarvi di Nadia Anjuman Herawi, una giovanissima poetessa afgana, morta nel 2005 ad Herat, a soli 25 anni, per le percosse subite da parte del marito. E' in sua memoria che Rahimi ha scritto il suo libro.
Perché era stata percossa Nadia? In effetti la domanda è di quelle che non si debbono porre, perché qualunque risposta è una risposta sbagliata. Questa particolare risposta sbagliata è che Nadia aveva osato leggere in pubblico alcune delle sue poesie, tratte dalla sua raccolta Gul-e-dodi, Fiore rosso scuro.
Nadia era una giovane donna che ha creduto a quello che noi vogliamo credere. E cioè che sconfitti -per altro limitatamente- i talebani, la condizione della donna in Afghanistan abbia finalmente raggiunto un livello di minima civiltà.
Entrò quindi a far parte del circolo delle poetesse di Herat. Qui tre volte alla settimana giovani scrittrici si incontravano, fingendo di seguire dei corsi di cucito mentre seguivano invece lezioni di letteratura. Anche il marito era un letterato. Un uomo di cultura. Ma non ha sopportato che la moglie, mamma di una bambina di pochi mesi, lo disonorasse recitando in pubblico poesie d'amore.
E l'ha selvaggiamente assassinata. Ora nega di averla uccisa ma ribadisce di essere stato disonorato dalla raccolta di poesie della moglie. Chi conosce anche poco la tradizione poetica di origine iraniana sa che l'amore che si canta è spesso l'amore mistico e che, con l'eccezione di Farough Farroukhzad, il corpo non trova posto nella poesia d'amore.
Questo non significa che se le poesie fossero state erotiche Nadia avrebbe meritato le percosse selvagge che il marito le ha inferto, ma che il livello di insofferenza della società patriarcale afgana nei confronti delle libertà femminili è ancora altissimo.



Io spero che le poesie di Nadia Anjuman vengano tradotte in italiano. Per ora riportoqualche verso nella versione inglese ad opera di un'altra poetessa, l'irano-americana Mahnaz Badihian.

I am caged in this corner
Full of melancholy and sorrow.
My wings are closed and I cannot fly...


Sono ingabbiata in questo angolo
Piena di malinconia e di tristezza.
Le mie ali sono chiuse e io non posso volare...


e ancora:

What should I do with a trapped wing?
Which does not let me fly.
I have been silent for too long,
But I never forget the melody,
Since every moment I whisper.
The songs from my heart,
Reminding myself of
A day I will break the cage.



Che cosa dovrei fare con un'ala tarpata?
lei m'impedisce di volare.
Troppo a lungo sono stata in silenzio
ma non ho mai dimenticato la melodia.
E ad ogni istante bisbiglio
le canzoni del mio cuore
e memoro a me stessa
il giorno in cui romperò la gabbia.

In entrambe le poesie tornano le ali spezzate e la gabbia.


Il sito del Centro studi Ettore Luccini di Padova*, ha ospitato, per sensibilità democratica, un omaggio di poetesse italiane a Nadia Anjuman "Elegia per Nadia Anjuman" edito da Carta e Penna e curato da Cristina Contili e Ines Scarparolo.




Per leggere alcune delle poesie di Nadia in inglese  http://www.thehypertexts.com/Nadia_Anjuman_Poet_Poetry_Picture_Bio.htm
Numerose notizie su Nadia si trovano in Internet su siti in lingua inglese.


Nota: mi scuso, ma arrivata a questo punto penso che dedicherò ad Atiq Rahimi il prossimo post che il suo libro ampiamente merita.


*Il centro Studi è "orgogliosamente, l'Archivio Storico e la Biblioteca del movimento operaio, contadino e popolare veneto."





9 commenti:

  1. E' molto triste pensare alla condizione della "Donna" dovuta agli integralismi religiosi, quanta strada abbiamo ancora davanti a noi per conquistare l'uguaglianza fra esseri umani!
    Inoltre ho la sensazione che anche in "Occidente" stiano prevalendo tesi portate avanti, particolarmente, da vecchioni incartapecoriti che cercano di sopprimere le giuste rivendicazioni
    delle donne di gestire la loro vita.
    Sileno

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  2. potrebbe essere un segno di speranza che altri uomini, originari della stessa terra dove la brutalità di altri, vuole tarpare le ali del pensiero femminile, scriva dalla parte delle donne?
    lo spero, c'è un energia positiva, nel pensiero di alcuni uomini e di alcune donne che, per quanto si voglia cercare di rendere mute, vola molto più in alto, del volo goffo e maldestro di alcuni volatili da cortile!
    Lo dimostra il fatto che, il marito ha ucciso sua moglie...ma non le sue poesie, che viaggiano, malgrado tutto!!

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  3. Un pugno nello stomaco per cominciare l'anno. Ma grazie! Davvero!

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  4. Com'é che l'essere umano, in particolare il genere maschile, é cosí brutale? Ah, no, lo so, certo che lo so. Io sono uno di quelli che dice le parolacce mentre guida e ringrazia il signore di non avere armi da fuoco nel cruscotto.
    Che tristezza mi faccio alle volte.

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  5. Quanta strada devono ancora percorrere le donne e quanta soferenza, ciao, Giulia

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  6. Il tempo col suo inesorabile trascorrere porterà aria nuova anche in queste terre.
    Ma solo il tempo potrà farlo, con le armi con cui siamo andati...
    In Iraq, intanto, la situazione è addirittura peggiorata...

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  7. A dispetto di tanta brutalità la bellezza di questi versi che arrivano a noi e che a tutto sopravvivono...

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  8. non lo sapevo e tı rıngrazıo,
    non credo che quı ıuscıro a trovare questo lıbro ma appena torno prometto che lo leggo.

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  9. Sicuramente un libro che leggerò, perchè oltre le parole che ci arrivano da mondi apparentemente così lontani, seguano le nostre azioni apparentemente così inefficaci. Mentre per la condivisione di certe emozioni e di certi valori non ci sono confini e nessun odio cieco riuscirà a trattenere...
    Grazie
    Ciao

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