venerdì 16 gennaio 2009

io penso positivo

Una volta, appena aprivo gli occhi, al mattino, balzavo giù dal letto precipitandomi incontro alla nuova giornata, decisa a farle vedere io. Come un pugile che, strappato al suo angolo dal suono del gong, si fa avanti saltellando verso l'avversario che, saltellante a sua volta sui piccoli piedi, lo aspetta al centro del ring. Non so se sia solo una mia impressione ma i piedi dei pugili a me sembrano sempre incredibilmente piccoli rispetto al corpo. Forse perché il corpo si inarca un po' nella minaccia e, prima di liberarla, esibisce la potenza dei suoi muscoli. O forse per via di quella danza che i piedi eseguono nello spazio ristretto senza mai sbagliare un passo. O almeno finché non sbagliano quello definitivo.  Comunque, abbandonando la noble art (per inciso, mi piacerebbe sapere chi e perché ha battezzato il pugilato la noble art), io entravo nel nuovo giorno d'un sol balzo. Una volta. Adesso, aperti gli occhi, me ne resto raccolta nel mio stesso tepore per una decina di minuti, volgendo il pensiero più al giorno lasciatomi alle spalle che a quello che mi aspetta. Intanto le gatte, infastidite da questa pura perdita di tempo sulla strada del loro accudimento, mi passeggiano sopra, ispezionandomi il viso con  grazia e accuratezza. Se poi la sosta dovesse prolungarsi troppo abbandonano le maniere gentili e mi atterrano addosso con grandi salti, molto convincenti. In ogni caso, in quei dieci minuti completamenti sottratti al fare, io faccio una specie di riepilogo del giorno trascorso e ne estraggo la sua piccola lezione, ché ogni giorno, volenti o nolenti, ce ne vediamo rifilare una. 
Questa sosta filosofica ai box (non so che cosa mi abbia preso questa mattina, tutto questo metaforeggiare sportivo!) dura già da qualche anno. Recentemente però, oltre al grano di sapienza, repertorio anche qualche piccola o grande piacevolezza elargitami dal giorno passato. Mi piace entrare in quello nuovo confortando la speranza con il pensiero del regalo già assicuratomi. Riflettendo su ieri ho constatato di aver raccolto un bel bottino: qualche ora in compagnia di mia figlia, noi due sole, sbrigando piccoli impegni e chiacchierando. E adesso, dopo queste piccole considerazioni, vediamo che cosa mi regala l'oggi.

PS agli amici che hanno lasciato dei commenti risponderò nel pomeriggio.

10 commenti:

  1. Tu pensi positivo, ma il tuo grandissimo dono è che riesci a far pensare positivo anche coloro che ti leggono.
    Ti auguro un felice proseguimento di giornata.
    Sileno

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  2. Anch'io prima balzavo dal letto...
    Anch'io adesso mi crogiolo finchè posso...
    Sarà l'età che avanza...

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  3. @Franca: sospetto che tu abbia ragione, ma è uno degli aspetti positivi (altrimenti detto, a roma: consolamoce co' l'ajetto)

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  4. Penso che il regalo stia già nella curiosità di voler scoprire cosa ci porta il nuovo giorno che arriva, già porsi in questa maniera e incuriosirsi di cosa ci sarà oggi, beh mi sembra darsi delle occasioni! La monotonia delle proprie giornate, di cui tanti si lamentano, dipende dallo sguardo sul mondo! E il tuo è curioso e aperto, quindi...troverai sempre delle sorprese!

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  5. qualche tempo fa, balzavo dal letto pensando al giorno lasciatomi alle spalle, con una certa ansia...
    oggi, mi crogiolo pensando al giorno lasciatomi alle spalle e a quello che mi aspetta, senza ansia alcuna...
    p.s. c'è un gattino simpatico dalle mie parti, che vuole farsi ispezionare :)))

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  6. Faccio ancora in tempo per l'oggi? Perchè ho appreso dal tuo post originale "IO PENSO POSITIVO" (Jovanotti vero?) che tu ami i gatti (ed anche i cani penso).
    Buono a sapersi.

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  7. @il monticiano:fai ancora in tempo, certo! confermo:anche i cani e le mucche e i cavlli e....
    un abbraccio, marina

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  8. E dopo la sosta filosofica, alle 7 e 47, mi sa che ci scappa un post.
    Bella cosa essere in pensione!

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  9. il tuo contrario, Marina: quand'ero ragazza, spesse volte la mamma arrivava a versarmi una caraffa d'acqua fredda sulla testa (giuro, siamo una famiglia di spartani)...
    Oggi sono così felice di essere ogni mattina che mi risveglio ancora viva, che non balzo (non potrei, causa pressione bassa), ma diciamo che mi alzo di buona lena (e io vorrei sapere se sono l'unica a usare ancora quest'espressione), dietro l'invito di mio marito che mentre mi dice "Alzati, Fiorellino. La colazione è pronta", apre le finestre (come nei film), dimenticando che fuori fa al massimo +2°...
    (Mielosa, lo so, e anche un po' pathétique)

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  10. Comunque concordo con la prima osservazione, quella di Sileno!

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