domenica 16 novembre 2008

come promesso


POESIE DI FORUGH FARROKHZAD da La strage dei fiori


Trascrivo intera, una sola poesia, per non fare un troppo grande torto all'editore (OXP orientexpress ) e al traduttore (Domenico Ingenito)
Per il resto, solo frammenti.

INSIEME

Arriva la notte
e poi il buio, oltre la notte
e dopo il buio
gli occhi
e le mani
e respiri, sospiri, respiri..
e la voce dell'acqua
che scorre goccia, a goccia, a goccia
dal rubinetto.

E poi
i due punti rossi
di due sigarette accese
e il tic-tac dell'orologio,
e due cuori,
due solitudini.
(da Un'altra nascita)


IL MIO UOMO

Il mio uomo
con il suo corpo nudo e disinvolto
come la morte s'innalza,
sulle sue cosce vigorose.

S'intrecciano le fibre
delle sue membra nervose
al disegno solido del suo corpo.
Il mio uomo dai tempi andati
delle generazioni perdute sembra giunto.

Un tartaro nel taglio dei suoi occhi
in agguato dei viandanti,
un barbaro nel guizzo splendente dei suoi denti
incantato dal sangue caldo
della preda....
(da Un'altra nascita)

SULLA TERRA

Non ho mai desiderato, io
diventare un astro nel miraggo del cielo
o come spirito dei prescelti, diventare
compagna silenziosa degli angeli
mai stata, io, separata dal terreno
e mai amica delle stelle,
io m'innalzo sulla terra
e il mio corpo come verde stelo
è dal sole e dal vento e dall'acqua che attinge
perché viva....
(da Un'altra nascita)

RITORNO

....
Scrutavano i miei occhi e io chiesi:
Cos'è rimasto di lui?
Ma vidi che vuota era la stanza
del suo chiasso un tempo bambino.

Dal cuore di terra fredda dello specchio
improvvisa la sua immagine spuntò come un fiore,
nell'onda del suo sguardo di velluto
ahimé, anche in sogno mi vide.

Mi appoggiai al petto del muro,
Dissi pian piano
Sei tu, proprio tu, Kami, bimbo mio?
E compresi che di quel passato amaro
altro non restava che il ricordo di un nome...
(da Rivolta)


QUEI GIORNI

...
Quei giorni andati,
quei giorni dell'anno nuovo
ad attendere il sole e i suoi fiori,
il fremito profumato
della timida e silenziosa unione dei narcisi selvatici,
a raccolta nell'ultimo mattino d'inverno
portavano in città il loro saluto.
La voce dei venditori ambulanti nelle lunghe e verdi strade,
il mercato immerso negli odori vagabondi
nel profumo acceso del pesce e del caffè
il mercato si apriva sotto i passi, si spandeva,
si mescolava ad ogni istante del cammino
e volteggiava, nel fondo degli occhi delle bambole.
Il mercato era mia madre che s'affrettava verso
quelle fluide masse di colore
e tornava
con regali impacchettati e ceste piene,
il mercato era la pioggia che veniva giù e giù e giù.

Quei giorni andati
i giorni confusi dai segreti del corpo
quei giorni d'incontri prudenti, con la bellezza delle vene azzurre
una mano dietro al muro
con un fiore
chiamava un'altra mano
e le minute macchie d'inchiostro,
su queste mani in disordine, turbate, impaurite.
E l'amore
annunciato in un timido saluto
tra i vapori del mezzogiorno
cantavamo il nostro amore nella polvere del vicolo,
conoscevamo la lingua semplice dei denti di leone, fiori messaggeri
portavamo i nostri cuori al giardino delle tenerezze innocenti
e li prestavamo agli alberi,
e la palla, girava di mano in mano con il messaggio di un bacio,
ed era l'amore, confuso sentimento
che d'un tratto nel buio dell'ingresso
ci afferrava per intero
e ci attraeva a sé, nel peso bruciante del respiro e il palpito
dei sorrisi furtivi...
(da Un'altra nascita)

7 commenti:

  1. Una più bella dell'altra.
    Grazie Marina con te è come uscire ad esplorare il mondo: torno a casa sempre con qualche cosa che prima di uscire non avevo con me.
    Baci

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  2. se le poesie fanno sognare.. ringrazio Marina per farmi volare..
    buona domenica...
    Tu mi stranizzi sempre..
    Maurizio

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  3. bellissime,
    grazie di avercele fatte conoscere

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  4. Direi che non hanno tradito l'aspettativa...

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  5. quoto franca ın pıeno..a dıre la verıta ero anche andata a sbrıcıare nel sıto a leı dedıcato quındı ero sıcura dı non rımanere delusa =) grazıe ancora per farmı sentıre meravıglıosamente ıgnorante.

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  6. realmente splendide!
    Un grazie e un bacio
    Cristiana


    Marina,mi sono permessa di metterti in contatto con mia figlia,su facebook e non so neanche se ci sono riuscita.

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  7. ciao Cristiana, io ho ricevuto una richiesta di amicizia da Giorgio Moro, si nasconde lì tua figlia?
    non ho risposto per ora

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