mercoledì 8 ottobre 2008

sto leggendo...

Privatam repetunt publica damna fidem

Claudio Rutilio Namaziano: de reditu
libro I, v. 24
Einaudi

La sventura collettiva richiede l'impegno individuale.
Così dice Rutilio. Concordo. Ma prima bisogna riuscire ad orientarsi. Io ancora vagolo...


7 commenti:

  1. L'impegno individuale ci può essere solo se si ha coscienza che c'è una sventura collettiva in atto, se no si danza allegramente senza accorgersi che il Titanic affonda. Poi c'è da recuperare il valore di questo "impegno" che per tanti vuol dire solo una scocciatura e una fatica noiosa. Poi c'è da distinguere quello che è individuale (la mia essenza) da ciò che è collettivo... Sì, credo che del lavoro ce ne sia parecchio da fare e che serva molto impegno!

    RispondiElimina
  2. stupefatta ancora una volta dalle tue letture ti annuncio l'avvio di un altro sbobbone, sguinzagliato da un commentatore doppiamente enigmatico, tal RebusRebus...
    baci

    RispondiElimina
  3. stupefatta ancora una volta dalle tue letture ti annuncio l'avvio di un altro sbobbone, sguinzagliato da un commentatore doppiamente enigmatico, tal RebusRebus...
    baci

    RispondiElimina
  4. Ma che bello sto raffreddore che hai, ti fa fare post splendidamente brevi. E bellissimi come questo.
    Sì, l'impegno individuale per scongiurare il peggio per la collettività. Non dobbiamo dimenticarlo, anche mentre si vagola. Anch'io vagolo, ma la ripresa è d'obbligo.
    Un bacio.....

    RispondiElimina
  5. La seconda per me è una massima di vita.
    In questo bisogno l'Italia avrebbe bisogno che la praticassero in tanti...

    RispondiElimina
  6. La massima di Rutilio è corretta, diciamo un po' in tutti gli ambiti.E' anche un principio di ecnomia ripreso ed elaborato da A.Smith!
    Funzionerà epr l'Italia???
    Buona giornata!

    RispondiElimina

Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo