martedì 26 agosto 2008

ricordo minimo

Esercizio 3
Non sono andata a cercarlo, il ricordo è venuto da solo.
E' stato l'elettricista che me lo ha riportato alla mente. La nostra casa di Tarquinia è molto bella, ma soffre un po' l'età e la mancanza cronica di soldi per garantirle la manutenzione di cui avrebbe bisogno. Così il campanello esterno non suona, i due lampioni non si accendono e sembra che non si possa riportare l'elettricità lì all'esterno perché comporterebbe un intervento complesso e costoso, scavando metri e metri di prato.
Mentre l'elettricista mi spiega questo problema, -tutta una misteriosa storia di dispersioni-all'improvviso mi torna in mente una sera d'estate, proprio lì sul cancello con mio padre. Io ho la chitarra in mano e sono a piedi nudi mentre mio padre si asciuga la testa con un asciugamano di spugna. E' stato al mare fino a tardi.Intorno alla casa ci sono solo eucaliptus, pini e cipressi. C'è un silenzio che sibila.
Il cielo è già buio, forse è la fine di agosto. Mio padre mi indica nel cielo le costellazioni. Io mi sforzo un po' per vederle. Poi mi stufo. "Va beh, dico, me le fai vedere un'altra volta." Ma lui mi prende per un gomito: "Guarda che fra qualche anno qui sarà pieno di luci e non le vedrete più! Capisco immediatamente che rischio di perdere qualche cosa. Ho un sesto senso per questo! E allora mi applico attentamente e mentre il cielo si fa sempre più fondo, ripasso diligentemente i nomi con mio padre; poi, come segno di ringraziamento, lo seguo in casa suonandogli dietro con la chitarra, mentre lui mi ripete: esercitati da un'altra parte, Marì...

12 commenti:

  1. Esiste una corrispondenza segreta fra un ricordo e la sua propaggine odierna? Dove riposa il senso delle luci in cielo? Nella testa di tuo padre o nei tuoi occhi di oggi? O in ambedue i luoghi…o in nessuno dei due.
    Non esistono, secondo me, ricordi minimi ma semmai ricordi “liofilizzati” molto tempo fa, pronti a gonfiarsi nuovamente e a riempire in un attimo il nostro orizzonte. Continua ad esercitarti Marina…e mandaci i ciclostilati. Te lo dissi tempo fa (oppure no?) il frangersi di almeno due delle tue anime sortisce letterariamente un bellissimo effetto.

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  2. Io ho la fortuna di vivere in un piccolo paese e di avere una casa che sta al limitare della campagna.
    Questo fa sì che le costellazioni riesco a vederle ancora e ti dirò che cominciano ad interessarmi adesso...

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  3. io ho scoperto solamente durante queste vacanze la bellezza del cielo e delle costellazioni la notte, e ricordo di aver pensato: "chissa quest'oasi di pace e buio quanto ancora resisterà".
    buona giornata!

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  4. Tuo padre aveva ragione per quanto riguarda le costellazioni, io ora stento a vedere amche solo stelle sparse, non tanto a non sentirti suonare la chitarra... Ma la suoni ancora?
    Giulia

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  5. L'inquinamento luminoso è assolutamente non marginabile. Abito a qualche chilometro dalla Malpensa e le luci delle piste si vedono a diversi chilometri di distanza.
    Il mare poi...si i ricordi più belli: scendere dal Sassello o dal Cadibona verso la riviera con la macchina a noleggio nei primi anni '60. Mio padre davanti con l'autista e noi figli e mamma dietro ad aspettare di vedere dietro una curva il maaarreeee...

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  6. Bentrovata, mia dolce professoressa. Arrivo adesso da una vacanza campagnola durante la quale vedevo le stelle tutte le sere. E non ho mai visto una luna così grande e luminosa. Comprendo che si formino dentro ricordi che non vanno più via. Smack.

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  7. @ Guglielmo: bellissimo ricordo anche il tuo, ma adesso devo andare a vedere dove si trova il Sassello...

    @enzo: mi piace l'idea dei ricordi liofilizzati, che riprendono vita: continuerò ad esercitarmi...
    @ƒranca: ho un'amica che è diventata in anni recenti grande osservatrice celeste. Se si comincia diventa una vera passione.
    @saretta: ci parlerai del cielo turco?

    @ giulia: le mie mani sono arruginite; la chitarra sta nel soppalco. Ogni tanto la tiro fuori e la rimetto dentro

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  8. Finazio, amico mio, bentornato! sono contenta per tutti gli astri che hai visto ed ora, ahimé dalle stelle...
    contro-smacK, marina

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  9. ancora @€nzo: non sono sicura di avere UNA anima, figuriamoci due! ;-))

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  10. ciao, Marina, bentornata! aveva ragione tuo padre, ormai le stelle sono invisibili, anche qui dove nel piccolo ci sono poche luci disturbanti...
    erica

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  11. Bah, io di stelle ne vedo ancora tantissime. Forse le sogno......

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  12. Mi sa che avesse ragione tuo padre. Quante ne vedi ora di stelle nelle notti a Tarquinia?

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