mercoledì 20 agosto 2008

esercizi per le vacanze/ventidue/la storia non lo ha detto

"Che cosa ne sarebbe della nostra vita, Caracas, se dovessimo privarla di ogni speranza di elevazione, se dovessimo rassegnarci tutti, indistintamente, all'idea che l'uomo questo è e questo resterà per sempre: un grumo di egoismi, di diseguaglianze, di pulsioni verso un ininterrotto benessere, di ambizioni di predominio, oltre che sulle persone, anche sulle cose, la natura. La verità -lo sfidai- è che l'idea di un comunismo possibile non può essere soppressa: la storia ha semplicemente ammonito gli uomini che la strada è lunga e irta di ostacoli; che non bisogna abbandonarsi mai a facili illusioni. Non che non esiste alcuna strada, alcuna possibilità o speranza. Questo la storia non lo ha affatto detto!"
da: Ermanno Rea - Napoli ferrovia
Rizzoli- 2008

Esercizio preliminare: ricordare a se stesso quanti uomini e donne sono stati sacrificati sull'altare di un comunismo sopraffattorio, violento, oppressivo. Sentire il peso di quelle vicende storiche.
Solo dopo: leggere un paio di volte le parole di Ermanno Rea e riprendere coraggio. Volendo si può omettere la parola comunismo. Non si può omettere, invece, la parola elevazione.

2 commenti:

  1. Se la parola "comunismo" viene intesa nel suo significato profondo, non è possibile ometterla...

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  2. @ franca eppure c'è chi è a disagio con la parola(per ragioni storiche o familiari ecc) ma non con la cosa. Io ne ho conosciuti..

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo