giovedì 14 agosto 2008

esercizi per le vacanze/sedici/classicamente

"Il "tuo" classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui."
da Italo Calvino: Perché leggere i classici- Einaudi - 1991

esercizio: Scegliete un libro, anche per nulla un classico e, se vi dice qualche cosa di essenziale su di voi, ipso facto, nominatelo "classico". E' un uso un po' spregiudicato della idea di classico per Calvino, ma il grande Italo non se la prenderà.
Da fare con spudoratezza e sincerità.

7 commenti:

  1. Ecco, questo è un post che mi piace, argomento davvero classico!

    Rino, scherzando a Ferragosto.

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  2. Oggi, 15 agosto, niente compiti?

    Buon ferragosto!

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  3. Mi sa che la scelta sarà tra Jonathan Coe e Joe R. Lansdale ;-)

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  4. Ma forse non è così semplice. Penso che ci sia un classico per ogni "stagione della vita". Mi ricordo la rilettura da più anzianotto di Hesse e la constatazione che quel mondo di emozioni che mi avevo preso da giovane, era scomparso o molto appannato. Una brutta sensazione che mi ha portato a non rileggere mai o quasi mai i libri, lasciando che le emozioni del momento rimanessero nella mia memoria intatte.

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  5. @guglielmo: naturalmente non esiste il classico della vita, sono d'accordo con te.Ogni periodo ha il suo.
    Ma leggo bene: anzianotto?!Non esageri?

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