giovedì 19 giugno 2008

scritto a tempo perso

A me piace molto il gioco del calcio (che bip mi perdoni). E seguo, ovviamente, la nostra Nazionale.
L'altra sera sono stata particolarmente contenta per la vittoria sulla Francia (conti aperti tra me ed i francesi).
Poco dopo la partita per le strade di Roma è scattato il "tutti fuori!" e si è cominciato a festeggiare. Francamente mi è parso un tantino esagerato. Sia perché nessuna titanica impresa era stata compiuta, sia perché questo orgoglio nazionale risorgente solo intorno ai nostri eroi "pedestri" è un po' limitativo. E ho pensato che mi piacerebbe se scendessimo nelle strade quando qualche nostro connazionale si segnala per qualche successo autentico, in campi differenti dal gioco del calcio.
Mi piacerebbe vivere in un paese in cui, all'annuncio dell'assegnazione del premio Nobel per la Letteratura a Dario Fo, gente felice ed orgogliosa si fosse riversata per le strade per festeggiare.

9 commenti:

  1. Marina, non ti immaginavo appassionata di calcio!
    Bene, altro punto in comune.
    E sì, contenta per la strapazzata ai francesi (ma com'è che piacciono a pochi?); e sì, abbastanza perplessa per le orde festanti in strada, visto che ce la siamo cavata per il rotto della cuffia...
    In strada per il Nobel a Dario Fo?
    Ma dove vivi, Marina??
    Ritorna in terra! Anzi, in Italia...

    Ti abbraccio.

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  2. In occasione degli incontri di calcio si carica la molla.
    Giornali, tv, radio, polemiche, moviole, opinionisti, sondaggi e via declinando.
    I cronisti che usano toni apocalittici, iperboli, ...
    Siamo sollecitati in tutti modi.
    Gli altri successi, vengono relegati alla normale soporifera comunicazione.
    Nel caso di Fo, addirittura la cosa fu demonizzata nientemeno che dal Presidente del consiglio.
    I romani dicevano panem et circensem.
    Oggi il pane è sempre più caro ma i circensi saltano a gratis ( apparentemente)

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  3. A me invece il mondo del calcio non piace per tutto quello che ci gira intorno.
    Molto meglio lo sport cosiddetto minore...
    Bruno mi ha rubato una parte del commento, ma lo riporto ugualmente.
    Come dicevano i romani: "panem et circenses" e il popolo non pensava alla politica.
    Oggi il pane scarseggia, ma ci bastano i giochi...

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  4. utopia? quando si mette sulla bilancia "lo sport nazionale" e la cultura... è (purtroppo) fin troppo scontato da che parte benda il piatto...

    ps
    arrivo qui dal blog di gianluca... alla prossima!

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  5. Piacerebbe anche me che si festeggiassero anche altri avvenimenti...soprattutto culturali. Ma davvero a pochi sembra interessare la cultura... Un abbraccio, Giulia

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  6. Quanto hai ragione!!!
    In casa mia però non si è festeggiato per non infierire: avevo il derby in casa! mia madre è praticamente francese e mio padre ovviamente italiano... ti lascio immaginare!

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  7. Sarebbe effettivamente un bello spettacolo, carina l'invocazione all'Anonimo!!!
    LOL

    à la prochaine!!!

    Peppe

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  8. A me piacerebbe invece che la gente scendesse in strada perchè è incazzata per i provvedimenti che sta prendendo il governo.
    Della nazionale non me ne importa un fico secco, anzi, mi sarebbe piaciuto che la Romania avesse "espulso" dagli europei i nostri straviziati e strapagati rappresentanti.
    Scusa l'astio. Ti scrivo come ex abbonata di curva Fiesole che ha chiuso con il calcio dopo la tragedia dell'Heysel.

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo