giovedì 12 giugno 2008

in buona compagnia/fils






Jaques Brel è sepolto ad Atuona, Hiva Oa, Isole Marchesi, nella Polinesia francese a pochi metri dalla tomba di Paul Gauguin.

18 commenti:

  1. Questo non lo sapevo proprio. Sono in una fase da innamoramento per Brel (Brassens & Co.), e saperlo sepolto così lontano, ammetto, mi mette un po' di languore. Come una forma di tristezza.
    Strano, eh?
    V

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  2. toc ... toc...
    permesso ....

    http://amalteo.splinder.com/post/10543158/Ne+me+quitte+pas

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  3. Non è che abbiamo più occasione di farsene molta di compagnia! ;)

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  4. @ BC e blonde e Vale: quando il grande Jaques seppe di avere un tumore ai polmoni, cancellò tutte le tournée, comprò una barca a vela e si mise in navigazione. Arrivò fino in Polinesia a Hiva -oa dove si fermò a vivere, facendo il servizio postale con un aeroplanino per un'altra piccola isola. Tornò a Parigi solo poco prima di morire e volle essere sepolto a hiva-oa.
    Anche a me dispiace saperlo così lontano,del tutto irrazionalmente. marina

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  5. @ Vale:visto questo tuo innamoramento ti farò un regalino...
    marina

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  6. no, marina
    io personalmente non ho mai osservato particolarità di pronuncia, se non quelle dovute alle caratteristiche individuali.
    e non trovo nessun accenno sulle diverse biografie di nina simone.
    c'è un'altra osservazione, semmai.
    la sua voce è sul tono del contralto (la più grave delle voci femminili, dice wikipedia), che la avvicina a quella maschile (così dicono gli altri: per me lei e femminilissima).
    questa caratteristica produce l'effetto che alcuni respingono subito la sua voce (e dunque si perdono la sua arte che è quella della "INTERPRETAZIONE DELLA CANZONE CHE STA CANTANDO")
    altri invece si perdono per sempre con lei.
    io sono fra questi
    ora cercherò nella mia raccolta un pezzo che dovrebbe fare norare anche a te che non ci sono problemi di pronuncia.
    ma solo forme interpretative
    buone ore

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  7. ecco, sì ...
    senti "I Get Along Without You Very Well"
    uno dei suoi canti più puri, in cui tutti i registri timbrici e ritmici si esaltano nella lentezza dello scandire le parole:
    http://amalteo.wordpress.com/2008/05/20/nina-simone-i-get-along-without-you-very-well/

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  8. senti ...
    non c'è la perfezione linguistica di frank sinatra (con cui si può agevolmente imparare l'inglese, tanto le parole sono dette al meglio)
    c'è , piuttosto, l'insistenza sulle parole, per farle risuonare dentro la testa, il cuore , la pancia, in un ciclo ricorsivo adatto a vivere per l'eternità (di quel momento, direbbe akatalepsia)

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  9. @amalteo: che pezzo strepitoso! sì, la pronuncia è pulitissima, ed è del tutto assente quella sensazione di "impastato" che mi sembra di avvertire delle volte. Ma non è legata all'altezza della voce. E' un contralto molto scuro, veramente miracoloso e soprattutto di suono pieno. Non è quello il problema al mio orecchio. Io amo le voci di contralto. Forse lo posso dire così: timbro scuro, pienezza di volume, ma poca rotondità.
    Per imparare a riconoscere la rotondità ci ho messo tutto il primo anno di lezioni di voce! Forse c'è anche l'invidia: io sono un soprano che avrebbe tanto voluto essere un contralto!
    Scherzi a parte: sì credo che sia la scarsa rotondità che dà questo effetto al MIO orecchio. Voglio dire che non è un giudizio di valore(non oserei mai! e poi la trovo davvero grande) ma una sensazione legata al gusto personale. A me la rotondità del suono, quella sensazione che il suono provenga da tutta la cavità aperta, che sia sospeso AL CENTRO della cavità, mi dà un piacere speciale, sia nel canto che all'ascolto. Invece ho la sensazione, anche se non sempre, che il suono di Nina Simone sia schiacciato nella verticalità. Comunque questo brano è veramente bellissimo.Mi scuso, se ho ferito l'amore della tua vita ;-)
    marina

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  10. no, stai tranquilla
    a parte che ne dici bene dal tuo punto di vista (e di voce!)
    ma poi chi potrebbe portarmi lontano dal mio amore?
    nina agisce nelle mie molecole vitali
    te l'ho detto altre volte: vorrei che la morte mi cogliesse mentre lei interpreta un qualunque pezzo dei suoi immortali.
    per me nina è un pezzo della terra.
    è come dire le cascate del niagara, l'everest, i vulcani del giappone, la savana del film la mia africa di pollock ...

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  11. Questo non lo sapevo... Un caro saluto, Giulia

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  12. stavo per dimenticare una traccia che sta bene qui, nel tuo post.
    si tratta di un omaggio a jacques brel del cantante irlandese damien rice
    l'ho caricato su go ear per te:
    http://www.goear.com/listen.php?v=808832e

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  13. Hanno rispettato le sue ultime volontà. Non sempre succede. Un saluto ad un grande cantante.

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  14. okkavolo: due grandi! :)

    un caro saluto!!!! ;)

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  15. Marina....
    Tommasino come sta?
    Si sta grattando dappertutto, oppure se ne sta buono buono a soffrire in silenzio? Povero!!!! :-(
    Se non l'hai ancora visto...ONCE...un film bellissimo!!! Il protagonista mi ricorda tanto me....
    Abbraccio

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  16. La storia di Brel è molto suggestiva, grazie per averla raccontata.
    Ma il regalino?? Vado a sentirmi la canzone lì sopra? :-)
    V

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