sabato 21 giugno 2008

franchezza per franchezza



V. S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura nel 2001, è un uomo per nulla indulgente, né corrivo, né accomodante. Non è neanche diplomatico, sicché afferma il suo pensiero senza giri di parole, anche nelle conversazioni con la stampa.
A Roma per il Festival delle Letterature di Massenzio, in una intervista a Repubblica si è espresso così.
Domanda di Francesca Giuliani: Come si possono incoraggiare i più giovani a scoprire il mondo dei libri, della grande letteratura?

Risposta: Non c'è alcun modo per farlo. Non è possibile farlo. Per leggere bisogna saper creare immagini nella propria testa. Una cosa che non tutti sanno fare. Dev'essere un'attitudine naturale per la quale serve una sorta di inclinazione."

La invito a rifletterci ancora Mr. Naipaul.
Lei ha ragione a dire che per leggere occorre saper creare delle immagini mentali. Ce lo dicono i biologi. Ma i biologi ci dicono anche che questa è una potenzialità del cervello umano. Tranne situazioni di grave patologia nessuno ne è privo.
Inoltre questa capacità di creare immagini mentali la usiamo anche in campi e situazioni lontanissime dalla lettura.
La usiamo continuamente un po' tutti, mi creda, non solo i grandi lettori e non solo i grandi scrittori.
Sono sempre i biologi a dirlo.
Ne ricavo che questa potenziale abilità del nostro cervello può essere stimolata, messa in moto, attivata, coltivata.
Come in tutte le cose affidate agli sforzi dei maestri, ci saranno dei fallimenti. Ma ci saranno anche i successi, Mr. Naipaul.
Sia meno pessimista, suvvia. E meno tranchant.

Detto questo, grazie comunque. I suoi due libri che ho letto fin qui, "Una casa per Mr. Biswas" e "Fedeli a oltranza", sono stati un autentico piacere.
Ho in programma di continuare a creare immagini nella mia testa a partire dai suoi libri.

1 commento:

  1. "...questa potenziale abilità del nostro cervello può essere stimolata, messa in moto, attivata, coltivata".

    Concordo con te.
    I bambini abituati alla lettura fin da piccolissimi mantengono questa propensione.
    Io ne ho esperienza diretta con mia figlia alla quale già appena nata leggevo io, poi ho cominciato a darle libri quando ancora quasi non riusciva a tenerli in mano...
    Oggi non solo legge tantissimo e di tutto, ma anche scrive.
    Devo dire che è una grande soddisfazione...

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