giovedì 26 giugno 2008

cornelia al citofono

Cammino sulla stradina che porta al Colosseo, verso la fermata del piccolo bus elettrico. Qualche passo davanti a me un portoncino si apre e ne esce un centurione, fatto e calzato. Ha la faccia aggrondata di tutti quelli che vanno malvolentieri al lavoro, legionari o no. Sarà sulla cinquantina, anche qualche cosa in più, capelli radi e grigi, faccia larga, in ritardo di rasatura.
Indossa la corazza di cuoio con l'aquila imperiale, la corta tunica sulle gambe nude e il mantello rosso e oro. Dal cinturone borchiato il gladio gli batte sul fianco. In mano tiene l'elmo, con un bel cimiero rosso. Ai piedi ha le caligae sopra a un paio di calzini grigi.
S'incammina verso il Colosseo, ma subito il citofono chiama.
-Lucio? Lucio? è una voce femminile esasperata
Il veterano si arresta e si volta -Sì?
-Ricordati di chiamare Marco!
-O.K.
-Ti ricordi?
-Mi ricordo, mi ricordo e riparte.
Ripartiamo insieme.
Marco chi? vorrei chiedergli. Giunio Bruto? Minucio Rufo? O Claudio Marcello?
Lo seguo passo passo. Il suo è indolente e stanco, il piede destro butta un po' in fuori.
Accelero un pochino, perché mi viene una voglia improvvisa di parlargli.
Si scosta per farsi superare, ma io lo affianco. Mi guarda torvo.
Lascio perdere. In fondo è un soldato armato.
Resto indietro di nuovo, a guardarlo andare. È perfettamente a suo agio, come se percorrere la via in quella tenuta fosse non solo una sua abitudine, ma la regola. A suo agio, ma già stanco, alle 9 del mattino.
Con quel passo lì, penso, altro che Impero! Chissà se prima di gettarsi in questa attività -riconosciuta, riconosciutissima, con tanto di albo professionale a livello comunale- si è documentato. Se ha scelto di farsi centurione per indossare il vestito più bello o per ambizione, per avere una centuria al suo comando, almeno idealmente. Prima che il Comune regolamentasse l'attività, scoppiavano risse tra gli aspiranti legionari, il mercato si era inflazionato, la concorrenza era troppa. Si battevano con i gladi? Qualcuno si sarà procurato il giavellotto e avrà minacciato i concorrenti?
E quando tra loro è comparso il primo vestito da Console che avranno provato? Si saranno messi a rapporto? O avranno protestato per la durata della ferma?
Intanto il mio centurione ha tirato fuori un telefonino e parla. Sarà Marco? mi chiedo.
Intravedo l'autobus che arriva e mi affretto. Mentre lo supero lo sento dire, con voce stanca: viecce a trovà, e che te costa? fallo pe' tu madre. Lo sai che sei er gioiello suo!

9 commenti:

  1. Solo a Roma ti puo` capitare di incrociare un centurione!

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  2. mi piace che lui si chiami Lucio e il figlio Marco.
    qualcosa resta dell'antica Roma e non solo l'onomastica.
    speriamo che la moglia sia una Giulia e non una samantha

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  3. cercano un addetto stampa e comunicazione in una associazione non profit tra le più serie.

    nella mia instancabile attività di recruitement di giovani bravi ma disoccupati, mi permetto di approfittare del tuo blog, marina, so che ne sarai felice.

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    l'associazione chiude le selezioni il 31 luglio.

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  4. Ti faccio una confessione, a patto che tu non sparga la voce e non mi prenda in giro: accompagnando amici spagnoli a visitare il Colosseo, ho dovuto fare violenza su me stessa per non farmi una foto-ricordo con il legionario Lucio di turno...
    E ne sono pentitissima!!!

    Un abbraccio.

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  5. Io gli avrei parlato, questo è sicuro: sono pazza di sapere tutto sulla vita di un centurione moderno :-)
    Una volta al Colosseo familiarizzai con un gruppo di loro, simpatici, finimmo per parlare di Totti(ovviamente io fornivo unicamente giudizi estetici, sono imbattibile su quello)

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  6. I centurioni che girano per ilcentro mi sembrano un'americanata ma poi quando li senti parlare sono irresistibili.

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  7. I Romani amano la loro storia, la loro tradizione, la loro Romanità, ma spesso la sfruttano e non la rispettano, non parlo del simpatico Centurione che per "Alzare due spicci" si traveste e passa le giornate davanti al Colosseo a farsi fotografare con i turisti, parlo dei Romani in genere che delle loro radici traggono un atteggiamento che spesso è riportato in maniera esasperata. Vedi i "Moderni" Marchesi del Grillo ad esempio.

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  8. Molto carina questa scena.

    Marina, tu che sei brava ed efficace, mi aiuti a rispondere a Pandoro che sul mio ultimo post mi scrive "io questi extracomunitari li voglio via di qui. Ma non perchè mi da fastidio vederli perchè sono razzista di principio"?
    E' un bravo ragazzo ma ha le idee un po' confuse secondo me.

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