mercoledì 7 maggio 2008

yours, sincerely

Quanto costa la sincerità? Ha mercato la sincerità?
Si paga a grammi? A ore? Ad once?
È corretto dire: un carato di sincerità? O è meglio restare nel vago? e dire: un po'. O nell'iperbolico? E promettere: Tutta intera la mia sincerità.

Se la sincerità è mia e ne porgo una buona dose a qualcuno, quanto mi verrà pagata?
Ma: mi verrà pagata? O sarò io a doverla pagare?

Vogliamo la sincerità?
O quando diciamo: "Sii sincero!" quello che davvero vogliamo dire è: "Ingannami, ti prego, ma fa' in modo che io non me ne accorga."?
Quando qualcuno mi dice: sii sincera, io -che stavo tranquillamente per dire aperto il mio pensiero- rallento, m'impantano, segno il passo. Tento di tornare alla mia primitiva spontaneità, ma sento che ormai mi è stata sottratta, che quell'appello -così accorato- voleva appunto darmi il tempo di considerare i pro ed i contro di una risposta sincera.
Succede che alla fine io, risolutamente, menta. Non per vero desiderio di mentire; non per ingannare, ma per rispondere all'inespresso -o espresso fin troppo chiaramente- desiderio dell'interrogante.

Per le menzogne raramente si paga dazio.
Vogliamo essere ingannati come bambini spauriti, molto più che edotti come adulti ragionevoli.

Chi ci vuol bene, spesso mente per noi. Ci nega la sua sincerità come se ci offrisse il suo cuore tutto intero.
La verità, comunque, non ha niente a che fare con la sincerità.
La sincerità può essere menzognera. Infatti la mia risposta non è infallibile.
La mia buona fede può ingannare me e l'altro.
Può esserci molta più verità in una menzogna che nella più schietta delle dichiarazioni.

Io amo la verità.
Ma preferisco di gran lunga la sincerità.
Offrimi il tuo errore, sinceramente, con cuore leggero e libero. Non importa se si tratta appunto di un errore.
L'errore sincero è certo miglior cemento tra di noi che una verità senza desiderio di essere sinceri.

E la bugia? Ha qualcosa a che fare la bugia, con la sincerità?
Se ti voglio molto bene e ti dico una bugia; se ti riparo -da me stessa, talvolta- non sono forse, molto più sincera con te, nel darti amore e protezione, che se ti dicessi il vero?
Non vado in cerca di sofismi.
Ma mi chiedo se la sincerità sia materia del dire o del sentire.

Di entrambe, forse. O dovrei dire: di entrambe, certo.

Io preferisco la verità alla più lustra delle bugie.
Questo è vero. Questo è sinceramente vero.
Ma quando dentro di me spero che tu -che l'altro- sia sincero con me, in realtà io spero che la sua sincerità vada nella direzione del mio desiderio; che produca quella sola, solissima proposizione che può farmi felice.

Eppure, quando la proposizione che arriva mi addolora, quando il cuore si contrae per la delusione, se sento, forte, la tua sincerità, un velo di consolazione lenisce il mio rammarico; la tua sincerità, come un medicamento, cura il mio cuore.

Io sono una persona sincera.
Lo sono restando umana.
Non sono, cioè, abituata a mentire; mentire non è mai la mia prima scelta; il mio primo istinto è quello di lasciare libera la mia mente e la mia parola.
Ma mento, come tutti, se ne ravviso la necessità.

Una persona sincera, io credo, non è una persona che non mente mai, ma una persona che mente solo su richiesta.
Vi assicuro, non è un alibi. Una tortuosa giustificazione per le mie eventuali menzogne passate, presenti e future.

A me non spiace -non fino in fondo- pagare per la mia sincerità.
Anche in questo caso, l'eventuale scotto è lenito da quel sentimento di libertà e quasi placidezza che si prova nell'essere sinceri.
Però vorrei sapere, ecco: quanto costa?
Forse, se conoscessi prima il costo della mia sincerità, sarei meno sincera.
Forse.

C'è stata una proposizione che ho pronunciato a 24 anni -a ventiquattro anni- una proposizione sincera, con la leggerezza, la spontaneità, l'allegria addirittura che la sincerità procura.
Nessuno mi aveva avvertita, prima, circa il costo di quella proposizione sincera.
Così l'ho pagata molti miliardi, a rate pesanti, persino un po' troppo alte per le mie finanze psicologiche, per una durata di anni, di decine di anni.
La rimpiango?
Ho mai rimpianto di aver detto, sinceramente, quella proposizione?
No, davvero, no.
Questo non solo per dirvi quanto io tenga alla sincerità, ma anche per dirvi quanto io sia caparbia.

Io non tengo alla sincerità come principio morale.
Io tengo alla sincerità come libertà.
Mentire mi impaccia.
Mi fa sentire prigioniera di colui cui debbo mentire.
Ce l'ho sempre un po', con coloro ai quali mento.
"Lasciatemi dunque in pace! -vorrei dire loro- perché mi avete messo in condizione di dovervi mentire?"

Non mento mai a lungo.
Dopo un po' mi stufo.
Provo un moto di ribellione verso il provocatore di insincerità.
Insomma, lasciami libera! mi vien voglia di dirgli.
Se non sei capace, se non tolleri, se non sai affrontare, se insomma, non mi consenti la mia sincerità io ti detesto e te la servirò ugualmente!

Che sollievo, quando posso tornare alla mia sincerità!
Tutto ciò non ha nulla a che fare con il senso di colpa.

È tutt'altra cosa.
Il senso di colpa -sentimento rozzo, disse quello- non ruota attorno all'insincerità.
Pascola, e voracemente, in altri pascoli.
La menzogna non mi fa sentire colpevole.
Perché l'insincerità non è mai veramente mia.
Nasce da costrizione.
Mi lede.
Lede me.
E mi fa incazzare.

Immagino che queste righe siano piene di contraddizioni.
Questo accade non perché io non sia buona loica, ma perché circa la sincerità e la menzogna siamo tutti un po' contraddittori.
Ma ditemi: sono contraddittoria? Siate sinceri!

yours, sincerely
marina

19 commenti:

  1. "Ma ditemi: sono contraddittoria? Siate sinceri!"
    Stando all'inizio di questo tuo post, vuoi bloccare la nostra sincerità- :-)

    Non ti trovo contraddittoria, ma semplicemente un essere umano che cerca la coerenza conscio dei limiti insiti nella sua umanità (e per me questo è un grande complimento).

    La frase che mi è piaciuta di più è questa: "Io non tengo alla sincerità come principio morale.
    Io tengo alla sincerità come libertà."
    Non sai quanto ritengo profondamente cristiana questa frase! E la ritengo una delle più belle 'definizioni' di sincerità che abbia mai incontrato.
    Grazie

    Pace e benedizione
    Julo d.

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  2. Non so se sei contraddittoria.
    Io dico la verità, e la dico sempre, ma mentendo spudoratamente.

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  3. Personalmente dico sempre ciò che penso e, in linea di massima, le mie azioni riflettono il mio pensiero e il mio parlare.
    Se poi, e certamente può accadere, in una situazione devo essere diplomatico, beh! dico una mezza verità.

    Rino, sinceramente.

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  4. La sincerità costa carissimo, ne so qualcosa avendolo sperimentato di persona.
    Costa caro anche in politica; anche qui lo dico per esperienza personale...
    Alla lunga (mooooolto alla lunga) però paga, perchè le persone che valgono ti stimano e ti restano accanto.
    Degli altri, in fondo, che importa?

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  5. Generalmente sono sincero, ma non disdegno qualche bugia a fin di bene.
    Con questa premessa non posso rispondere alla tua domanda, perchè avresti il dubbio se quanto commento sia o no sincero.
    Sionceramente ti dico che hai scritto un bel post.

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  6. Le righe sono solo piene di te e del tuo contenuto orgoglio di essere pensante: nessuna contraddizione, a parer mio, e alcuni pregevoli “distinguo. La verità esiste ma è insondabile per noi finchè viviamo questa esistenza continua; troppe distrazioni scambiate per interessi e troppe idee “ad usum delphini” barattate per ideali. D’altronde sarebbe troppo comodo conoscerla adesso la verità e diventare dei infallibili ed eterni., padroni della metafisica non per merito intellettuale ma per lascito genetico .
    Però essa esiste, anche ora mentre ti commento, come prima mentre tu scrivevi il post, s’intuisce dalla fatica cerebrale e dal profumo di intelligenza, nel senso latino di “intelligere”, che emana tutto questo interrogare e interrogarsi. Quando la incontreremo la verità? Forse nell’ultimo istante quello, l’unico, in cui ne diventiamo degni…quando non possiamo più raccontarlo a nessuno di quanto splendida, nuova e luminosa sia la nostra amante rincorsa per tutta la vita.
    Non sei contradditoria, Marina, sei solo stanca di essere sincera, perché la sincerità a tempo pieno è il miglior sistema per adire la solitudine; quella intima fatta di interrogativi e questioni lasciate aperte, di vie irte di ostacoli, di scarse pozze d’acqua a lenire la sete di consapevolezza rimasta ad aspettare. lungo la strada. Sei così stanca da scegliere talvolta la menzogna o la piccola bugia, unico biglietto per stare seduta un po’ sul treno affollato di false verità

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  7. Bisognerebbe chiedersi anche quanto gli altri vogliano la nostra sincerità ( parlo delle persone alle quali per un motivo o per un altro la destiniamo), poichè la sincerità a volte è fastidiosa come una spina in un dito.

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  8. Ringrazio Julo, apprezzo il suo apprezzamento e mi pavoneggio anche un po'.
    Ringrazio anche Bruno
    Solidarizzo con Franca(sento in lei la mia stessa caparbietà)
    apprezzo di gagarin quell'immagine della spina nel dito (ho cercato l'altro tuo blog fino a diventare scema, poi ho scoperto che lo hai cancellato)

    @ Enzo: la verità di cui tu parli è davvero la prima e l'ultima. Io mi sento piuttosto piccola e impreparata per quella verità. Invece è certo che pago quel biglietto di cui dici tu, per starmene un po' in pace sul treno affollato
    grazie a tutti voi, marina

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  9. Davvero è un argomento difficile... Si rischia di non essere sinceri dicendo che lo siè e viceversa... Sono tante le variabili delle situazioni in cui ti trovi che è difficile almeno per me dire quando sono fino in fondo sincera. A volte mi chiedo di fronte ad una persona: quanto sia in grado di reggere la mia sincerità, o quanto invece io non debba rispettare anche la sua fragilità, non contando bugie vere e proprie, ma dicendo cose che sia in grado di accettare... Non è inganno questo... E' difficile spiegare... Ma non sono così certa che ci si possa schierare in un modo o in un altro. Non sarei sincera. So una cosa che chi mi conosce non mi ha mai considerato falsa...Giulia

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  10. Cara Marina, l'ho cancellato perchè un blog richiede energie ed idee e se sto su uno poi non riesco a portare avanti l'altro...comincio ad avere un'età oh!E poi non è che ho così tante cose da dire.

    Comunque riguardo la sincerità...ecco vedi...io...ehm...si, insomma...non so come dirtelo ma...con te non potrei essere non sincera...ehm...sgrattu sgrattu ( rumore di una che si gratta la testa in preda all'insicurezza )...uhmmmm....si insomma...si dice yours sincerely e non your sincerely.
    Ecco, te l'ho detto!
    (smack smack smack tanti bacetti d'affetto!Deformazione professionale! :DDDDDD ;) )

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  11. Grazie GAGARIN, pensa che prima avevo scritto yours e poi l'ho corretto! capra sono!
    correggo subito
    ti abbraccio, marina

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  12. Sincera sempre? probabilmente no. Ma ho più dimestichezza con la sincerità che con la bugia. A volte dico la verità anche quando sarebbe molto più comoda e forse logico dire una bella boiacciata.
    Ma non ho l'inclinazione alla buigia ed a volte questa sincerità la pago a caro prezzo.
    Ma è come dici tu sincerità può voler dire anche libertà, di pensiero se non altro.

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  13. Finale grandioso lol!

    Io voglio la sincerità e la verità sempre dalle persone che sono importanti nella mia vita e faccio lo stesso con loro.

    Contradditoria? Un pelino lol! Sincero!!!! :-)))

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  14. io.... aiuto che bello questo post!!! davvero.... posso stamparlo? vorrei farlo leggere a una persona... posso?
    un abbraccio
    Sara

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  15. Su questi temi è uscito un libro che dovrebbe interessarti: L'Ambiguità di Simona Argentieri (Einaudi).
    http://lucianoidefix.typepad.com/

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  16. Marina,
    vedo che anche tu ti ritrovi le stellette ai piedi di ogni post. Sono apparse dal nulla anche sul mio,questa sera. Ma chi le ha messe? Io non ho fatto nessuna richiesta, tu? Non le vogliooooooooooo.

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  17. Ma ke so' 'ste stelline? Le odio! aiuto!!!!

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  18. Tema difficile, cara Marina. Posso dirti una cosa "sinceramente"? Trovo che nei tuoi post ricorre un po' questa preoccupazione sincerita'/menzogna, verita'/apparenza, genuinita'/maschera, come siamo/come vogliamo apparire ecc. Sbaglio?
    Forse te ne preoccupi troppo. Una cosa la condivido in pieno: mentire (e purtroppo talvolta bisogna mentire, edulcorare, ecc.) costa una gran fatica. Neanche a me piace anche se appunto talvolta bisogna farlo. Sto sempre con l'angoscia di contraddirmi, di tradirmi, ecc. Ah, come mi rilasso quando posso dire tranquillamente cio' che penso. Per anni da adolescente ho dovuto inventare un sacco di balle ai miei per ritagliarmi quelle piccole liberta' vitali che altrimenti non mi avrebbero concesso. E, hai ragione, non mi sentivo affatto in colpa, mi costava solo molto sforzo.
    Non ho mai dovuto pagare per la mia sincerita'. Forse sono stata fortunata.
    Contraddittoria? No, semmai hai fatto un ragionamento complesso su cui ci sarebbe da riflettere su. Comunque molto interessante.

    PS Ma quali stellette?

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  19. Cara Artemisia, hai ragione, il tuo occhio attento ha individuato uno dei nodi della mia personale riflessione. Quello che ruota intorno all'essere e all'apparire. Alla genuinità di se stessi e agli impedimenti che si frappongono. Questo problema ha scandito la mia vita e ancora oggi, non sono fuori dalla rete.
    Le orride stellette sono scomparse, per fortuna!
    ti abbraccio marina

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