sabato 3 maggio 2008

indicibile evento di luce

Vado a Tarquinia e siccome porterò un piccolo saluto a Cardarelli, vi lascio qui qualche sua poesia.
In una parla proprio del cimitero dove oggi lo saluterò.
"Alto su rupe,
battuto dai venti,
un cimitero frondeggia:
cristiana oasi nel Tartaro etrusco."

Alla sua terra Vincenzo Cardarelli ha dedicato molte poesie. Pur essendone fuggito a 17 anni, per vagabondare solitario ed irrequieto, la portò dentro di sé come nostalgia, rimorso e tormento. La sua infanzia e la sua fanciullezza furono misere, dolorose, difficili. Tentò di trasformarle miticamente. Poeticamente vi riuscì, creando un mondo fantastico che ha la persistenza delle leggende antiche. Ma psicologicamente non superò mai il trauma di una madre povera girovaga e di un padre terribile per la sua severità, di uno stato di abbandono nell'incolto, né quello di un ambiente paesano che lo derise e lo respinse.

Ma per prima voglio riportare questa "Ritratto", perché il professore di fisica che mi interrogò all' esame di maturità -e che evidentemente coltivava anche la poesia- nel liberarmi con un generosissimo sei mi chiamò appunto "indicibile evento di luce". Se permettete, non è un complimento che si dimentica!
Ritratto

Esiste una bocca scolpita,
un volto d'angiolo chiaro e ambiguo,
una opulenta creatura pallida
dai denti di perla,
dal passo spedito,
esiste il suo sorriso,
aereo, dubbio, lampante,
come un indicibile evento di luce.


Passaggio notturno

Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella collina
ch'io riveggo di notte,
passando in ferrovia,
segnata di vive luci.
Odor di stoppie bruciate
m'investe alla stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.
Ma il treno fugge. Io vo non so dove.
M'è compagno un amico
che non si desta neppure.
Nessuno pensa o immagina
che cosa sia per me
questa materna terra ch'io sorvolo
come un ignoto, come un traditore.

Ricordare fu uno dei temi della sua poesia, e del ricordo parlò come di una condanna senza la quale la vita stessa non è possibile. "I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo...)

Spiragli

Che cosa mi colpisce oramai!
Un velo d'ombra di mare
sui monti lontani,
un lembo di nuvola tutelare.
Ma basta levare la testa.
Le cose non stanno che a ricordare.
Piano piano i minuti vissuti,
fedelmente li ritroveremo.
Coraggio, guardiamo.

Un altro tema che torna è quello del distacco. Non solo dalla sua terra, dagli affetti familiari o amicali, ma da donne che sempre vengono abbandonate o abbandonano, o si incontrano un attimo sulla soglia di momenti che subito si richiudono.

Incontro in circolare.
Alta, bruna, fiancuta,
sotto un soprabito disadorno,
la bella ragazza confusa
nella misera folla
d'una vettura circolare interna,
pareva sorda ad ogni affanno.
Ferma sul corridoio, un po' appartata,
le sue gambe di statua
sostenevano gli urti
come un solido ponte un fiume in piena.
Non gloria in lei spirava,
non frenesia di vita o giovinezza,
ma una decisa e forte indifferenza
luceva nei suoi occhi assorti e aguzzi.
Era di quelle
romane bellezze
che son rare anche a Roma,
dove mai non s'incontrano
senza un muto stupore.
Era un grande segreto
della vita di Roma
che m'appariva in luogo men propizio,
nella forma più degna.
Donde veniva, ove andava
la bella romana chiomata
di lucidi e ricci capelli?
Quale mestiere o cura attribuirle?
Spostandosi verso l'uscio
trovò qualuno con cui discorrere
famigliarmente.
E mi volgeva le spalle
alte com'ali tese.
Al Colosseo discese leggermente,
scomparendo ai miei occhi, oimé, per sempre.

8 commenti:

  1. è tardi. quasi piena notte.
    prima di dormire leggo sempre qualche pagina.
    sul comodino tengo due antologie di poesia italiana.
    fra poco leggo su cardarelli. la biografia letteraria, intendo
    e tornerò poi alle tue scelte della sua poesia
    'notte

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  2. Sì, è un bellissimo complimento!

    (e oggi siamo ambedue in tema esame di maturità...;-*)

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  3. benvenuta Mitì,ho letto il tuo post sui maturandi! Irresistibile. Il caos creato in casa Pirandello dalla malattia della moglie è impagabile!
    marina

    @ amalteo :una curiosità che mi è venuta ieri bighellonando tra i commenti a tuoi vecchi post. Anche tua moglie tiene un blog? E' visitabile?
    buona giornata e buone letture
    marina

    @piccolo lord e @ pandoro bentornati ai miei giovani amici.
    marina

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  4. Meraviglioso, unico Cardarelli. Io amo questa:

    GABBIANI

    Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
    ove trovino pace.
    Io son come loro,
    in perpetuo volo.
    La vita la sfioro
    com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
    E come forse anch'essi amo la quiete,
    la gran quiete marina,
    ma il mio destino è vivere
    balenando in burrasca.

    Buona giornata Marina!

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  5. ciao Gagarin, quella la amo anche io!
    marina, balenando in burrasca

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  6. Esistono bocche scolpite, gente che parte gente che torna, esiste il mare, esiste la terra, esisto io, figurati Dio, esisti tu Marina..... un caro saluto da Tony Pannone.

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  7. Che caspiterina di complimento!
    "Gabbiani" è bellissima...

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  8. Proprio questi giorni mi sto riscorrendo Ungaretti, Montale, Pavese, Lorca, sarà l'effetto anti Alemanno?Buona Tarquinia
    ;-) duccio

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