domenica 4 maggio 2008

avere l'ardire di scrivere


"Avere l'ardire di scrivere!
Si ha, dico io, il diritto di scrivere perché altre persone hanno bisogno di resoconti dal mondo interiore e, se questi resoconti venissero a mancare per lungo tempo, sarebbero condotte alla pazzia dalla loro vita caotica."
Henry Miller

12 commenti:

  1. Buona domenica Signora!
    Non per paragonarmi ad Henry Miller, mio vate, però anche noi ce l'abbiamo l'ardire di scrivere, mi pare. O no?

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  2. Ti dirò: sull'uso del termine "ardire" sono d'accordo. Spesso le parole scritte sono un atto di coraggio, più di quelle lette, la storia dell'umanità è piena di esempi di queto tipo.
    Sul resto ho alcuni dubbi dettati da un a diversa sensibilità personale: se è probabile che molti hanno bisogno di "resoconti dal mondo interiore" lo è altrettanto il piacere e il narcisismo che lo scrivere soddisfa. Si tratta quindi di un atto in qualche modo "amoroso" di mutua soddisfazione. Quanto poi alla pazzia conseguente alla mancanza di resoconti io credo che la parola scritta spesso aggrava e rende palese il filo di follia che sottende le nostre vite. E' una medicina con molte controindicazioni, valida in alcuni casi...micidiale in altri.

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  3. Credo che Enzo abbia ragione e che la sua disamina sia perfetta. Almeno per me :-)))

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  4. Ciao Enzo, ciao Daniele: concordo sull'atto di amore tra chi scrive e chi legge, ma personalmente ho bisogno dei resoconti dal mondo interiore, e credo che davvero, facciano luce nel caos che, talvolta, ci sembrano le nostre vite. Nella lettura, per me, non ci sono controindicazioni. Senza starei peggio.Sulla scrittura invece ho parecchie esitazioni Dipende forse dal fatto che non sono Miller? ;-)
    ciao, marina

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  5. bella e fulminante frase...
    Tereza

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  6. Anch'io credo che ognuno abbia il diritto di scrivere, ma questo "diritto" lo esercita per se stesso.
    Ciò non significa che ad altri non possa servire...

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  7. arrivo qui dal colore viola
    ti ho scritto una cosa che sta bene anche qui (jung chiama queste cose "sincronicità"):

    oh, marina carissima
    una volta mi hai "sgridato" per il mio tono enfatico.
    quando scrivo queste pagine temo sempre un tuo giudizio diciamo così stilistico. sei così avvezza alla buona scrittura.
    ma questo è uno dei vantaggi dei blog. ci si può anche lasciare andare. lasciar correre le parole. ridurre il controllo sulla scrittura.
    lo trovo un vantaggio.
    scriveva lucio ombardo radice:

    "Viviamo in una società che non ci chiede di inventare, che non ci stimola a creare. Viviamo in una società nella quale c'è ben poco spazio per «giocare».

    Recuperiamo la gioia, il gusto, di suonare (male), di dipingere (peggio), di recitare (da cani), di fare film (pessimi)... ma di suonare, dipingere, recitare, fare film noi. Ebbene, il gioco intelligente collettivo è una delle forme più semplici, e secondo me più efficaci, per recuperare la creatività nella passiva e passivizzante società dei consumi."

    ecco , credo che il blog inviti anche al gioco della scrittura.
    poi forse si impara anche a scrivere bene.
    nel frattempo si può lasciare andare l'ispirazione
    con quel gusto speciale di sapere che almeno un lettore c'è

    quanto a luciana: sì , c'era un tesoro e io ho avuto la ventura di trovarlo. l'ho trovata per sincronicità. ma a spingere all'incontro fu claudio risè: non capivo che era il tesoro. ma una "sand play" lo evidenziava oltre ogni resistenza

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  8. @ amalteo: mi sento mortificata per averti messo questa piccola remora del tono enfatico! Ti chiedo scusa. Sono troppo diretta. In realtà quella volta ero solo sdegnata in quanto adoratrice della Yourcenar per il tuo giudizio sulla sua scrittura e volevo solo sottolineare l'importanza della misura. Normalmente dell'aspetto stilistico, nello scambio di commenti e pareri e nelle discussioni me ne infischio. Scrivo alla meno peggio e leggo solo per "sapere". Altra cosa se uno fa dei racconti o comunque delle prove letterarie. Allora metto tutta la mia attenzione, se no, mi interessa il messaggio. Mi scuso davvero, se mi sono comportata da giudice. Non ne ho nessun diritto.
    Quante letture in comune abbiamo: Lombardo Radice! E questa tua citazione MI FA BENE! risponde ad alcune domande di questo periodo.
    Io ho fatto "da cani" molte cose. Forse ho il diritto di farne ancora ;-)
    ciao, marina

    @anna: donna ardimentosa, dico solo questo :-)

    abbracci, marina

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  9. non sentirti mortificata.
    anche quella volta (e complimenti per la memoria: mi riferivo proprio a quella) non mi sono sentito offeso. e infatti ho potuto spiegarti subito la vera origine - tutta mia - delle parole "fiori per nina ..."
    quanto alla scrittura sui blog sono davvero lieto che mi confermi l'opportunità su queste tecnolgie di una scrittura senza eccessivi filtri stilistici.
    lucio lombardo radice: ero pressochè certo che è stato fra le tue letture. rinascita, l'unità, gli editori riuniti. un grande intellettuale, come solo il pci di allora sapeva ben integrare nella propria politica. e lui ad uscire fuori da quei binari come in un indimenticabile libro pubblicato da dedalo sugli scrittori del dissenso sovietico e soprattutto su kafka, scrittore detestato dal "realismo socialista"
    è bello ritrovare le stesse fonti della propria formazione
    ciao, alla prossima

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  10. Sì, credo che si abbia diritto a scrivere. Intanto perchè fa bene all'anima e poi perchè a volte, effettivamente, si può, anche senza volerlo, aiutare gli altri. Non tutti possono essere Seneca ma se quello che leggiamo non ci piace possiamo decidere di non andare avanti.

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  11. Sì, credo che si abbia diritto a scrivere. Intanto perchè fa bene all'anima e poi perchè a volte, effettivamente, si può, anche senza volerlo, aiutare gli altri. Non tutti possono essere Seneca ma se quello che leggiamo non ci piace possiamo decidere di non andare avanti.

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  12. Marina cara, io dico invece, evviva leggere e l'ardire di scrivere annesso! Buonanotte,
    Lena

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