martedì 29 aprile 2008

post ammortizzatore o camera di decompressione/segovia

O la musica o la poesia. Non c'è altro che possa restituire un po' di serenità. Oddio, ci sarebbe, ove ci fosse, l'amore.
Ma il widget per l'amore ancora non l'hanno inventato.
Quindi accontentatevi della poesia e della musica.



Ho ascoltato Segovia suonare questo pezzo a Porto Santo Stefano nel 1966. Non avevo trovato i biglietti e mi ero sistemata, già dal tardo pomeriggio, sugli scogli con cui il Siluripedio terminava in mare. Presi tanta di quella umidità che, se ci penso, ancora me la sento nelle ossa. Ma Segovia sprigionava un' autentica malìa, inspiegabile in un signore così semplice e quasi comune in ogni sua manifestazione. Alla chitarra porto un amore da amante respinta. Un po' rancoroso, ma molto più languido. Studiai prima chitarra classica. L'abbandonai perché, dopo un anno degli stessi esercizi, ancora il maestro s'impuntava sulla giusta distanza tra lo strumento e il mio torace! Passata a tutt'altro genere per almeno quattro anni mi divertii da matti a suonare la musica che circolava nell'aria in quegli anni (primi '80). Oltre questo non sono mai andata. In una delle prossime vite sarò una grande chitarrista: terrò concerti sulla luna e, nelle sere di pioggia di meteoriti, mi riparerò la testa con la mia chitarra.

Questa poesia invece, ad ognuna delle mie visite a Tarquinia, me la recito mentre fiancheggio la strada vecchia che porta al paese dalla piana. Un rovente muro d'orto, con i suoi aguzzi cocci di bottiglia, la fiancheggia per un lungo tratto.
Per me quello è il muro di Montale.

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

12 commenti:

  1. Sto ascoltando musica e leggendo poesia... Siamo in sintonia. Abbiamo bisogno di lavarci occhi e orechhie, Giulia

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  2. Ciao Marina...io ringrazio te della gentile risposta... , ..mandi mandi ...Loris...

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  3. Consiglio: Augustin Barrios Mangore - Cueca, interpretazione di Eliot Fisk. Fammi sapere!

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  4. Signora, lei mi induce all'armonia: Segovia e Bach, il mio amatissimo Montale poi...Riusciremo a tornare sulla terra? Su questa terra? Ha importanza farlo? Su di essa lei incide il suo nome con dura alterigia, su quell'altro satellite sfuma elegante e severa. Confesso di preferire la Luna.

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  5. Armonia delle note, come armonia della parole, all'unisono deliziano.

    Rino, solfeggiando.

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. @ Gianfranco. Ma dove lo trovo questo pezzo che mi suggerisci? Va beh, ora mi metto in cerca, grazie
    marina

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  8. Respirare le atmosfere che sai creare riporta serenità. Grazie Marina, per il mondo meraviglioso che la tua prosa riesce a materializzare; grazie perché, qualsiasi cosa tu stia raccontando, la semplice forza delle tue parole la rende talmente viva che mi ritrovo lontano da computer, schermo e scrivania, e sono con te, questa volta, in macchina, mentre reciti versi di Montale ascoltando Segovia.
    Un abbraccio,
    polle

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  9. Mbè, Lei Signora sa come riconciliarci con la vita.
    Un bacio, lo meriti.
    Te ne darei mille.
    A.

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  10. Grazie a tutti voi.
    Gianfranco ho trovato Cueca, è bellissima!
    Ma su iTunes la versione di Eliot Fisk non c'è.
    Ho scelto quella di John Williams, un po' alla cieca. Grazie per l'indicazione
    marina

    Hei, anna, se sarai paziente domani ti regalerò una storia d'amore. E' un racconto po' lungo, scusami; in compenso però, è vera.
    mille baci anche a te, marina

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  11. in questi giorni(ma nn dirlo a nessuno,siamo tra noi!)sto scaricando piu' musica classica di quella che riesco ad ascoltare,fra cui anche il pezzo eseguito da segovia che hai postato tu!grazie x avermi ricordato che la musica va anche ascoltata!(nn che nn la ascolti,ma la passione di averla tutta,cosa impossibile,mi sta prendendo la mano!).e grazie per la splendida poesia!un connubio perfetto.

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