domenica 16 marzo 2008

Poesia gentilmente offerta da Wislawa Szymborska


nuvole sulle Alpi-1986


Nuvole

Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole-
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.

La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.

Non gravate dalla memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.

Ma quali testimoni di alcunché-
si disperdono all’istante da tutte le parti.

In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.

Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.

Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole, non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.

Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.

Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.

il sasso, le nuvole e la Picci- 1976

5 commenti:

  1. a nuvole associo nuvole:
    http://amalteo.splinder.com/post/13425125/Nuvole

    sui blog siamo facili esseri associativi

    ciao marina
    paolo amalteo

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  2. Sulle nuvole sono sensibile: da sempre mi perdo ad osservarle e, fanciullescamente, ad associare a loro delle immagini sempre mutevoli ed in movimento.
    Bellissima poesia.
    Baci baci.
    Anna

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  3. E' una scrittrice che mi piace moltissimo. Dimostra che la poesia può essere chiara, limpida, comprensibile, profonda ma leggibile da chiunque.
    Forse non è un caso se alcune delle più efficaci poetesse di questi anni (lei, la Cavalli, la Lamarque, la Porter) sono donne.
    http://lucianoidefix.typepad.com/

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  4. sì vabbé, ma quanto ero bella, lo volete dire sì o no? eh!

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  5. se non tornavo qui non vedevo la figlia!
    a questo punto il post acquista ancora un altro significato.

    prima lo sguardo alto, fra le nuvole in mezzo al cielo.

    poi la riflessione poetica:
    Al di sopra di tutta la tua vita
    e della mia, ancora incompleta,
    sfilano fastose così come già sfilavano

    e poi ancora sotto la mediazione fra la terra abitata e le nuvole.

    assocerei:
    24. Se le nuvole avessero braccia, abbraccerebbero
    Mark Strand (traduzione di Damiano Abeni), 89 nuvole, edizioni l'Obliquo

    saluti a marina alla figlia bella

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