sabato 16 febbraio 2008

Seneca docet

“Quando ti apparti devi fare in modo che non gli uomini parlino di te, ma che tu parli con te stesso. E di che dovrai parlare? Quello che la gente fa molto volentieri nei riguardi degli altri, fallo con te stesso: parla male di te. Ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità.”

Naturalmente ogni consiglio di Seneca è prezioso, ma confesso che il parlar male di me non mi è affatto estraneo.
Per carità, di me parlo anche bene, ma la pratica di sparlare di me la eseguo con una certa frequenza. Qualcuno dice con troppa.

Seneca però aggiunge qualche altra cosa:

“Io non voglio parole di lode. Non voglio che tu dica: “Oh, che grand’uomo! È fuggito dal mondo dopo aver disprezzato la vanità della vita umana.”
Io non disprezzo che me. Non devi venire a trovarmi convinto di trarne un profitto morale. Sbagli, se speri di ricevere da me qualche aiuto. Qui abita non un medico, ma un malato. Preferisco che tu dica, andando via di qua: ”Lo credevo un uomo felice e saggio; perciò ero pronto ad ascoltarlo. Mi sento ingannato: non ho visto né udito niente di tutto quello che m’aspettavo, niente che mi inviti a tornare.”

11 commenti:

  1. Che ricordi... tempo fa ero un promettente liceale...

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  2. Peccato essere contemporanea di Ferrara....

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  3. "Qui abita non un medico, ma un malato", però io credo nel mutuo soccorso...

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  4. Questa è vera ,dovresti sentirmi quante volte mi mando a quel paese,ma dopo mi coccolo subito.
    Una buona giornata
    Robeto

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  5. Io non parlo male né degli altri né di me. Parlo male e basta :)

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  6. E' la prima volta che ascolto le parole di Seneca in tutta la mia vita. Penso di averlo sempre sottovalutato: queste frasi sono molto significative.
    Guardare dentro di sé e scoprirsi è un bene. Ma il parlar male di se stessi ci aiuta ancor più a comprendere gli altri.
    Lorenzo

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  7. Io sono una iena,arpia, strega con me stessa. Non me ne faccio cadere una, peggio di una suocera :-))
    Ma di me parlo sempre benissimo....

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  8. Di Seneca, del grande Seneca, ricordo le belle traduzioni dal latino, dal suo eccellente De brevitate vitae, e, ancor di più, mi appassionava, e mi ammalia ancor oggi, la lettura del De providentia. Due opere da leggere e rileggere.

    Felicità.

    Rino, leggendo con interesse.

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  9. A Lorenzo: sotto "filosofia" qui nel mio blog, di Seneca ce n'è già parecchio ed altro ne troverai ;-)

    Vedo che anche altri sparlano di sé ma poi si difendono anche. Ottimo sistema.

    @ Rino: Anche io ritorno sempre a Seneca. Praticamente le Lettere a Lucilio è uno dei miei libri prediletti, IN ASSOLUTO.
    ciao a tutti marina

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  10. Seneca era prodigo di ottimi consigli, peccato che non tutti i suoi allievi l'abbiano seguito alla lettera. In quanto all'autocritica anch'io spesso temo di essere fin troppo severo. Addirittura in genere quando qualcuno vuole riferirmi "amichevolmente" qualche diceria che circola sul mio conto lo fermo subito affermando: "Tutti i pettegolezzi che dicono sul mio conto sono assolutamente veri."

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  11. Su questo blog invece si legge e si ode molte cose che invitano a tornare.

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo