martedì 5 febbraio 2008

riflessione/Governo Prodi e Vaticano

Articolo segnalatomi da emmeti.



La spallata di Benedetto XVI al governo Prodi 

• da La Repubblica - il Venerdì del 1 febbraio 2008, pag. 15

di Curzio Maltese


"
La vera spallata a Prodi alla fine l'ha data il Vaticano. Era chiaro da tempo che le gerarchie ecclesiastiche erano scese in campo direttamente contro il centrosinistra e per favorire il ritorno di Berlusconi, elargitore di mille favori alla Chiesa durante il suo quinquennio a Palazzo Chigi.
La Chiesa ha agito alla vigilia della crisi come una qualsiasi lobby politica, sia pure extraparlamentare, addirittura extra-territoriale, e con un'intelligenza politica superiore a quella dei partiti in circolazione.
La spallata della Chiesa al centrosinistra era partita da lontano. Non c'è stata settimana, dalla primavera del 2006, in cui il papa o i vescovi non siano entrati in polemica, più o meno diretta, con l'azione del governo. Ma nell'ultima settimana si è consumato uno spettacolare attacco su più fronti.
Ha cominciato Benedetto XVI, in qualità di vescovo della capitale, con l'attacco al Veltroni sindaco sul «degrado di Roma».

Ora, è chiaro che l'uno è «anche» papa e l'altro è, guarda caso, leader del Pd.
Quanto alla predica del papa sui mali di Roma, dagli «affitti troppo alti» allo scarso attivismo dell’amministrazione locale, bisognerebbe aprire un lungo capitolo. L'Apsa, che gestisce le proprietà ecclesiastiche, è il primo immobiliarista della capitale, con il 22 per cento del patrimonio totale della città: non può fare nulla per calmierare gli affitti?
La Chiesa è il primo evasore (legalizzato) delle tasse romane, con l'esenzione dall'Ici, così com'è il primo beneficiario delle onerose convenzioni private su sanità e scuola. L'elenco dei favori che la città di Roma paga alla Chiesa è infinito, dalle forniture d'acqua ai pass delle automobili per il centro.


Era ben studiato il pretesto della mancata visita alla Sapienza, dove si capiva benissimo che alla Chiesa non interessava la questione in sé ma lo sfruttamento del caso. La polemica sulla sicurezza non garantita era strumentale. I predecessori di Benedetto XVI sono andati in visita pastorale in Paesi del Terzo mondo e hanno incontrato folle di milioni di persone, e questo papa ha paura di entrare nell'Università di Roma? Bisognava trovare il modo di organizzare una manifestazione contro il governo a San Pietro, senza dire che si trattava di politica.

Così è andata e nella folla di San Pietro c'era in prima fila Clemente Mastella, il quale proprio in quell'occasione, per sua ammissione, decide l'uscita dalla maggioranza e la comunica subito non a Prodi ma al cardinal Bertone, segretario di Stato vaticano.
Nello sfascio della politica, la Chiesa ha deciso di scendere in campo, alla riconquista di un ruolo centrale perso dal tramonto della Dc. I leader del centrosinistra dovrebbero almeno prenderne atto e studiare qualche contromossa, che non sia il solito inginocchiarsi nella vana speranza di ammansire i vescovi."

studiare qualche contromossa dice Curzio Maltese. Forse per studiarne bisogna almeno desiderare di farne!

14 commenti:

  1. Ciao Marina, le cose che hai riportato su questo post mi sconvolgono,è proprio quello di cui io e il mio ragazzo abbiamo parlato per tutto il fine settimana.
    Tutto ciò che succede nel nostro paese è vergognoso, e credo che l'Italia sia sempre di più un paese sottoposto alla crudeltà e alla minaccia ecclesiastica.
    Beh su questo argomento sono molto critica e forse posso sembrare offensiva nei confronti di qualcuno che dovrebbe avere il compito di diffondere amore e pace, mentre ha come unico scopo quello di fare politica e diffondere disarmonia tra coloro che chiamano "diversi" e quelli che non sono contro natura, cioè la parte umana e giusta della società.
    Beh vorrei dire a tutte le persone che si fanno manipolare dell'istituzione ecclesiastica (in quanto fede è cosa ben diversa), che ogni essere umano ha diritto ad avere i propri diritti da parte dello stato, e la chiesa non c'entra proprio niente.
    Noi Italia abbiamo paura? siamo debitori nei confronti della chiesa, che tornaconto c'è se continuiamo a leccargli il ....?, oppure questi italiani sono solo così stupidamente manipolabili?
    Scusa per lo sfogo, ma l'esistenza di uno Zapatero mi fa capire che la giustizia non è un' utopia. Francesca. Ps : ti aspetto sul mio blog

    RispondiElimina
  2. Come se ne avesse avuto bisogno... Ci mancava solo il santo padre, a battere con il suo pastorale! :-)

    RispondiElimina
  3. E' chiaro che dietro queste uscite continue della chiesa c'è un porgetto politico, un cercare di riaffermarsi sulla scena politica... Il problema è che si potrebbe contrastare e non c'è nessuno che lo stia facendo, anche i radicali, al di là di qualche uscita sono abbastamnza assenti, forse perchè erano nel governo. Speriamo che almeno ora qualcuno si sganci... Giulia

    RispondiElimina
  4. Ciao Marina. Ci siamo già incontrate, se non sbaglio, su qualche altro blog (ad esempio quello di Roberto, può essere) e avevo sempre intenzione di venirti a trovare. Mi hai anticipato. Non so perché ti capiti questo casino sul mio blog e non sa darti una risposta. Mi dispiace davvero. Io a casa utilizzo un mac ma non ho mai avuto di questi problemi. Vedo un po' se riesco ad informarmi.
    Ho letto l'articolo che riporti. Periodaccio. Sono talmente delusa, confusa e disorientata.
    E' da un po' che continuo a ripetermi: qualsiasi cosa (si fa per dire) ma non un altro governo Berlusconi. Ma, se le cose continuano in questo modo...
    Un abbraccio e a presto

    RispondiElimina
  5. Lo dico e lo ridico , il problema NON è quello che si fa e dice di là dal tevere, ma quello che NON si fa e NON si dice di qua...

    uffa

    znort


    Filo

    RispondiElimina
  6. .....tutto ciò lo trovo vergognoso!

    RispondiElimina
  7. I politici italiani baciano le sottane, da sempre! Gran parte del popolo italiano ha fede in quel carrozzone che sfrutta i sentimenti dei fedeli per tenerli sotto il giogo di regole futili, molte volte disattese da quelle stesse persone che le dovrebbero far rispettare. E per questo la nostra classe politica, se mi permetti quest'espressione che li dovrebbe definire, non fa un passo al di fuori dei canoni cattolici.
    Quando troveremo un politico capace di alzarsi e ricordare a Benedetto XVI che dovrebbe pensare a quanto accade nel suo di Stato piuttosto che mettere il suo bastone pastorale in mezzo alle ruote del nostro!?!
    "Continuiamo così! Facciamoci dì male!"

    RispondiElimina
  8. La chiesa si muove sempre più come un partito politico in italia e quello che è successo negli ultimi mesi è vergognoso, solo un paese completamente anestetizzato come il nostro può ritenerlo normale.
    Michele Serra riassumeva il mio pensiero in un'amaca qualche giorno fa.
    La chiesa è troppo intenta a guardare nelle provette o nelle camere da letto degli italiani e non si accorge della mafia che controlla la processione di Sant'Agata a Catania..per dirne una.
    La prima contromossa dovrebbe partire dai fedeli.
    L'ipocrisia di questa setta deve essere svelata da un cattolico praticante.
    Ciao e scusa i toni perentori.

    P.S. ti spiace se ti aggiungo ai miei link?

    RispondiElimina
  9. Ciao Gianluca, certo che puoi aggiungermi ai tuoi link, farò lo stesso anche io. grazie

    @Filo lo so bene e infatti chiudevo con "bisogna desiderare di farle le contromosse"! il problema sono i nostri politici. Io però avrei anche bisogno di sfogarmi un po' contro il Soglio, perdonami ;-)


    grazie a tutti voi per i vostri commenti:
    Tutti lamentiamo la mancanza di un politico con un minimo di carattere e con un vero senso della laicità dello Stato. Se Zapatero sarà rieletto me ne vado a vivere in Spagna! Il problema è Tommasino, il mio nipotino, come faccio a lasciarlo? :-(
    marina

    RispondiElimina
  10. Io mi sento incastrata. Al di là dei nostri sfoghi non mi sembra che ci sia una reale volonta di cambiare le regole del gioco. In questo gran casino, secondo me, ci stanno bene in tanti ed è per questo che poi nessuno, neanche il popolo, alza più di tanto la voce.

    RispondiElimina
  11. Troppo comodo scaricare le colpe sul Papa.. quando (l'ormai ex) governo non ha realizzato nessuno dei punti prefissati alla vigilia anzi.. è riuscito addirittura a smentirsi da solo... (ricordi i pacs, la riforma elettorale, il lavoro precario, il conflitto d'interessi, ecc.)
    Io personalmente sono diventato apolitico proprio perchè ogni nostro caro dipendente (che sia di destra, sinistra o centro) si fa gli affaracci suoi e ci prende pure in giro...

    RispondiElimina
  12. Caro Spunto, il Papa ha le sue responsabilità certo non é il solo ad averne, trovo il tuo intervento un po' qualunquista onestamente. Io credo si debba tutti prenderci qualche responsabilità, tutti compreso il Papa intendo.

    A me piace citare John Fitzgerald Kennedy:

    Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma bensì cosa potete fare voi per il vostro paese.

    Detto ciò vi prego non pensate che io sia veltroniano ;-)

    RispondiElimina
  13. Curzio Maltese e' uno dei miei punti di riferimento. Non so se lo hai sentito domenica a Parla con me. Se non l'hai visto puoi rivederlo su Raiclik:
    http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Parlaconme%5E21%5E56401,00.html

    Vengo anch'io in Spagna. Pensavo alla Svezia ma in effetti soffro troppo il freddo. Hai ragione, meglio la Spagna. Porta anche Tommasino i porto i miei due orsi...

    RispondiElimina

Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo