lunedì 4 febbraio 2008

claustrofobia e morale naturale

Quanto durano 4 secondi?
In teoria il tempo di contare fino a quattro. In pratica possono durare all'infinito.

La mia banca installò a suo tempo una di quelle "supposte" cilindriche, attraverso cui si passa dopo che una porta si è chiusa alle tue spalle e in attesa che un'altra se ne apra davanti a te.
Questo tempo è regolato su 4 secondi. Lo so perché prima che dei tassi di interesse mi occupo appunto di questi particolari logistici, dato che la claustrofobia di cui soffro mi impone un'attenzione costante a tutti i piccoli gesti quotidiani.
"Lei conti fino a quattro, signora e al quattro la porta si aprirà". Così mi aveva assicurato la guardia armata che fuori della banca mi accoglieva sorridente. -Se non dovesse aprirsi sono qui io e intervengo." Lui era il mio salvatore, una specie di cavaliere senza macchia e senza paura che sarebbe accorso a salvarmi se il drago avesse voluto trattenermi nelle sue spire. Così penetrai nel cubicolo e contai fino a 4. Ma la porta non si aprì. Cioè, si aprì, ma nel frattempo io avevo contato fino a 6. -Ma lei conta troppo velocemente signora!.- E' l'ansia, gli spiegavo io. -D'accordo, allora, guardi, facciamo così, lei conta fino a 6 e se al 6 non si apre, intervengo io.- Così passai a contare fino a 6. Ma non sempre al 6 si apriva. Delle volte si apriva all'8 e persino una volta al 10! Dipendeva dalla mia ansia del momento e dalla conseguente velocità con cui contavo. Ma dall'altra parte del vetro il mio amico in divisa, protettivo e audace, mi sorrideva e seppure con il cuore in tumulto, ogni volta ne uscivo vincitrice.
O meglio, semplicemente ne uscivo, che poi era tutto quello che contava.
Ora il mio amico guardia giurata è stato trasferito. Al suo posto è arrivato un giovane, forse più prestante, ma meno comprensivo. Pattuglia marzialmente il marciapiede in atteggiamento dissuasivo di eventuali rapinatori, ignorando totalmente le ansie di una vecchia cliente claustrofobica. Che si chiede: le banche hanno davvero il diritto di chiuderci in spazi sempre più angusti, col pretesto di difendere i nostri soldi, mentre bellamente ce li fregano con mille magheggi, legalizzati e non?
I sistemi di sicurezza di negozi, istituti, enti, ministeri, supermercati ecc sono sempre più sofisticati, e tutti sempre si muovono nella direzione di tenere momentaneamente prigioniero l'utente, il visitatore, il cliente di turno. Ogni volta che devo penetrare in uno di queste trappole io faccio casino. Mi vuoi come cliente? Apri quella fottuta porta! Debbo passare dal tuo ufficio per poter rinnovare il mio passaporto? Schioda quella vetrata! Raramente l'ho vinta. Soccombo, perché sono sola a battermi e i MILIONI di claustrofobici del nostro paese (così dicono le statistiche) vivono forse con vergogna il loro handicap.
Ah se qualcuno fondasse una bella lobby di claustrofobici! O anche: volesse il cielo che Benedetto XVI fosse claustrofobico!
Le porte rotanti verrebbero considerate contrarie alla morale naturale e prontamente vietate dal nostro governo!

14 commenti:

  1. Sono convinta che se li minacci di spostare il conto ti fanno passare dalla porta di servizio. Oppure prova con le filiali piccole, di provincia, oppure con le banche nei supermercati, di solito non hanno quegli affari tremendi. Fanno venire l'ansia anche a me, che pure non soffro di claustrofobia. E' psicologicamente scorretto, in tutti i casi.

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  2. ti sono vicino in quanto sofferente di agorafobia in alcune circostanze..
    Una lobby di fobici non sarebbe male.. :-) buona giornata!

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  3. Tu sai quanto io ti capisca.
    Ho cambiato banca da quando la mia adottò quegli infernali aggeggi di tortura. Quella attuale ha un salone enorme con vetrate a tutta vista che si affacciano sul corso cittadino,diciamo che è una banca ad ampio respiro :-). Ed ho parlato chiaro: se mettete quei cosi, mi fate entrare dalla porta di dietro, quella per gli impiegati.
    Per ultimo, ma non ultimo:la Benny non la voglio fra di noi. Pussa via, brutta bertuccia :-)
    Baciiii....
    Anna

    P.S. Tu padrona di casa pessima, io inquilina bombarola. Che dici? Si può fare? :-))

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  4. Ero molto indecisa se dirtelo o no:
    il cubicolo che citi si è rotto proprio la settimana scorsa! lo so perché quando stavo entrando io in banca la guardia giurata stava facendo delle prove tecniche di funzionamento. Vabbè, sono entrata lo stesso nel cilindro di plexiglass ma me la sono rischiata. Il tale non avrebbe mai saputo venirmi in soccorso, c'ha tre neuroni, è quasi più pericoloso lui che la porta medesima.

    Comunque, se li minacci di spostare il tuo conto se ne fottono, ma minacciali di spostare quello di papà, non ti apriranno proprio una breccia di porta pia ma l'entrata sul retro, forse sì.

    baci baci

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  5. Sì! Una lobby di fobici, facciamola, secondo me siamo la maggioranza! un bel governo di fobici, arioso ma non spalancato a porci e cani...splendido!
    ciao lobbisti!

    In effetti guccia temo che del mio conto se ne freghino in banca!

    si può fare Anna, si può fare e ci si possono scambiare i ruoli! Oggi discutevo proprio con emmeti della possibilità di dare l'assalto al palazzo d'inverno!
    baci marina

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  6. E' teribile... Io anche non sono proprio claustrofobica, ma se mi sento chiusa mi innervosisco molto... ma sarà davvero tutti così, minaccia davvero di spostare il conto, anche se temo prima o dopo tutti passeranno a questo genere di cose. Ciao Giulia

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  7. ahahhaha bellissimo!
    Io ho un problema di diverso genere con le porte rotanti, non capisco mai quali pulsanti si devono pigiare e una volta dentro penso sempre che alla fine la porta girerà così tanto da rimandarmi fuori...insomma sono malata!
    Ultime scoperte: se quando la vocina ti dice di lasciare gli oggetti metallici negli appositi spazietti fuori dalla banca tu te ne freghi amabilmente e fingi indifferenza fischiettando, dopo 2 o 3 tentativi ti fa entrare in comunque. ihih

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  8. Dirò la verità quelle porte non mi hanno mai dato fastidio,ma la claustrofobia lo provata,nel cilindro della risonanza magnetica,avevo un pulsante in mano per essere espulso in qualsiasi momento in 15 minuti ho pensato almeno 10 volte di schiacciarlo ma non lo fatto,ma la paura è stata tanta.
    Un caro saluto
    Roberto

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  9. Eh eh eh, lo conosci il monologo di Gaber "O mamma"? Parte con una scena in ascensore, con un claustrofobico. Mia madre è parecchio claustrofobica.
    Io, sebbene dentro sia un tumulto di emozioni rotanti (più delle porte, ve lo assicuro), conservo spesso un apparente aplomb, che inganna molti. Ebbene, lo ammetto: un po' lo sono anch'io. Non molto, diciamo che è una claustrofobia che so tenere a freno... abbastanza bene... ma abbastanza non so che significa... diciamo che riesco a farlo. E finora non mi è mai accaduto di avere attacchi di panico. Però sento che certe cose mi opprimono...

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  10. @ Roberto: quell'esperienza è davvero brutta! io non l'ho fatta personalmente, non so se sopravviverei!
    @Luigi: mi piacciono le emozioni rotanti, bella immagine. Ti auguro di non incontrare MAI gli attacchi di panico. Buona giornata Luigi e buon lavoro
    marina

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  11. Si', si', ci sto. Lobby di fobici, assalto al palazzo d'inverno, quello che volete. Tenetemi presente!
    Anch'io sono abbastanza claustrofobica ed infatti quando ho fatto la risonanza magnetica mi sono imposta di non aprire gli occhi e di pensare a qualcos'altro. E' stata dura ma ce l'ho fatta. Non te la consiglio.

    Marina, tua figlia ha preso proprio da te quanto a simpatia.
    Un caro saluto,

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  12. Che bello questo post. Mi riconosco completamente in quello che dici anche se non sono claustrofobico.

    Ma odio con passione questi tentativi di "incanalarci" come fossimo pecore da parte della societa`.

    Gli aeroporti sono i luoghi che odio di piu' in assoluto!!!

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  13. Ho scritto un commento ma e` sparito! Ci riprovo!

    Dicevo che mi piace moltissimo questo tuo post e mi ci riconosco in pieno, nonostante io non sia claustrofobico.

    Ma odio con passione questo continuo tentativo della societa` di incanalarci ovunque come fossimo pecore!

    Il luogo che odio di piu' in assoluto sono gli aeroporti!

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  14. secondo me non è questione di essere o non essere fobici. Al contrario, consideriamoci sanissimi.

    Avete paura di prendere l'aereo? giusto. Forse che la forza di gravita non vi si è un tantino impressa nel cervello fin dalla prima culata per terra data da neonati? non siamo forse dei bipedi? io sono una mammifera, voi avete le ali forse? andiamo..

    smettiamola di pensarci malati.
    malato è chi pensa di farti stare tre quarti d'ora immobile dentro il tubo della risonanza, sereno come un buddha mentre ti cercano il tumore che speri di non avere.
    Eh!

    quanto ai loculi per entrare in banca, che tu sia o non sia claustrofobica, il mammifero, si sa, non vuol stare ingabbiato: il cervello manda subito segnali d'allarme, succede a me come succederebbe a un cane. L'ansia è una difesa, non una patologia.
    Echeccazzo!



    avete disagio dentro un cilindro

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