domenica 27 gennaio 2008

Giornata della memoria



Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

11 commenti:

  1. Spero solo che la memoria conservi l'esperienza, la storia non si ripeta e l'uomo possa progredire nella strada della vera civiltà.

    Rino, nel ricordo dei suoi avi.

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  2. Ciao Rino, a me preoccupa il giorno in cui non saranno più vivi i testimoni di quell'orrore. Ieri sera ho visto Shlomo Venezia in televisione e mi sono detta :"meno male, vedo che sta bene, che è lucido, vigoroso..". Un ricordo anche da parte mia
    marina

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  3. La memoria è labile e spesso, al bisogno, rimossa; Anch'io temo lo scorrere del tempo e la cancellazione collettiva degli orrori, che, ahimè, continuano infatti, nonostante tutto, a ripetersi. Forse ho messo troppe virgole ma ogni parola, credo, meritava un inciso. Per non abbassare l'attenzione, appunto.

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  4. Marina, ho talmente apprezzato la sobrietà del tuo post da permettermi di citarlo come corretto esempio di commemorazione...
    Un abbraccio
    V

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  5. Lo penso tutti i giorni di non dimenticarmi mai di nulla,che siano giornate allegre o tristi e agli eventi che ci sono stati nel mondo e spero tanto che gli uomini potenti sappiano imparare dalla storia affinchè non si ripeta più quello che è successo.

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  6. Avrebbero dovuto leggerla al parlamento italiano... Giulia

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  7. Avere memoria storica per non dimenticare e soprattutto per essere pronti a riconoscere i germi latenti di nuovi rigurgitanti fermenti di rinascit di questa follia.

    E per ricordarsi che nel mondo i genocidi continuano ad esserci.

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  8. ...io ho paura...perchè la storia parla...parla che la storia si ripete...negli anni... nei secoli...nei millenni...ma si ripete.... , .....

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  9. QUI vorrei rimandarti ad una lettura di alcune parti dei sommersi e i salvati (a proposito, in questo libro c'è un perfetto ragionamento storico e culturale sulla "zona grigia", da te evocata in altro contesto attorno ai blog)) primo levi fatta da carlo rivolta.
    l'ho catturata con un piccolo registratore:
    http://amalteo.splinder.com/post/15673341

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  10. Grazie amalteo di questa attenzione al mio blog; passo a leggere quanto catturato dal tuo registratore marina

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