domenica 30 dicembre 2007

nulla da perdere

Ieri mattina ho scoperto di aver perso un guanto.

-------- --------- -------- PERDERE---------- --------- ----------


Quando si perde un guanto, e si vorrebbe, almeno, averli persi entrambi.

Quando si perde l’aereo perché il passaporto è scaduto e quando vai dall’analista lui ti dice: forse non voleva partire. E tu ammetti: non volevo partire. E ti metti a piangere.

Quando si perde un’amica e sei tentata di dirti che non era un’amica. Invece lo era, ma non buona.

Quando si perde un padre e si perde se stessi.

Quando si perde col Manchester per 7 a 1 e si spera in un incubo, ma si scopre di essere svegli.

Quando si perdono le elezioni per quarant’anni. E la prima volta che le vinci fai le quattro del mattino a ballare in strada. Impari la tarantella dall’Ordinaria di Antropologia culturale e la balli col presidente dell’Eni.

Quando si perde la pazienza e il piccolo particolare sopportato per anni non è più tollerabile. E l’intero ingranaggio di una relazione rischia di incepparsi.

Quando si perde il controllo dell’auto e mentre si cappotta si pensa “vediamo com’è morire”.

Quando si perde l’utero e ci si sente anomala e poi si scopre che si vive bene anche senza. Si ringrazia l’illuminismo e si butta la pillola nel cesso.

Quando si perde un amico perché ha scelto di andarsene e non riesci neanche a piangere.

Quando si perde tempo, perché non si ha proprio voglia di uscire. Vuoi restare a leggere e ti chiedi perché non sei solo sulla faccia della terra.

Quando si perde il tempo mentre si canta una fuga di Mozart e si attende sempre più ansiosi il momento di rientrare. Il momento non sembra mai quello buono, la fuga finisce e vorresti lanciare lo spartito dalla finestra.

Quando qualcuno intorno a te perde un figlio. Silenzio.

Quando si perde il numero di un vecchio amico e ci sembra di aver perso un’ancora. Ma esiste Internet e scopri che vive ancora a due passi da te, suona il samba e ti vuole ancora bene.

Quando si perde confidenza con una sorella e non si sa da dove ricominciare.

Quando si perdono 50.000 euro perché tua sorella oltre che taciturna è scema. Ma siccome le vuoi bene dichiari: degli euro me ne frego. E scopri che è proprio così.

Quando si perdono gli slip mentre si sta alla fermata dell’autobus e non resta altro da fare che sfilarseli elegantemente e metterseli in tasca.

Quando si perde la strada per Tigounit e non si saprà mai se esiste o no.

Quando si perde un amore e anche se non lo si ama più si vorrebbe amarlo ancora.

Quando si perde il sonno ma si scopre che si guadagna tempo di vita.

Quando si perde l’appetito. Si perde l’appetito!?!?

Quando si perde una maglia e lo si scopre dopo venti ferri. Guastare e ricominciare significa non perdere la pazienza.

Quando si perde la bussola perché alla sua prima uscita parigina tua figlia adolescente sparisce in mezzo agli scontri di una manif. E allora ti sembra che dichiarare ad alta voce “Voglio mia figlia” la riporterà da te.

Quando si perdono le tracce di Tarta perché ha cambiato posto di letargo. Non puoi più coprirla di paglia e hai paura che senta freddo. Ciò nonostante sei pronta a donarla a qualcuno al suo risveglio.

Quando si perde peso e si rindossano con soddisfazione i jeans di vent’anni fa’. Esperienza transitoria.

Quando si perde la parola davanti alla decisione dei tuoi eletti di non votare per il registro delle coppie di fatto. Quando la ritrovi ti esprimi come un carrettiere. Ubriaco.

Quando si perde il pullman per Oaxaca e avendo perso anche i soldi si passa la notte nella stazione degli autobus di Merida sdraiata su una panca con i piedi di un bambino yucateca sullo stomaco.

Quando si perde un libro perché lo si è prestato e nei successivi cinquant’anni non si prestano più libri.

Quando si perde la presa. Sulla realtà, sulla propria vita, su ogni altro psicofenomeno e ti dicono: reagisci. E l’unica reazione possibile che viene in mente a te non è quella che hanno in mente loro e così soprassiedi.

Quando qualcuno perde insieme il senso del ridicolo, il senso della realtà, il senso del limite ed ogni altro senso, e dichiara che la legge sull’ istigazione all’omofobia come reato non è passata perché Dio, interpellato dalle sue preghiere, ha fatto in modo che...
E tu ti dici: Spassosa ‘sta Binetti, vorrei conoscerla.

Quando qualcuno perde il lavoro e si uccide. E la stampa scrive che era depresso. Invece era disoccupato.

Quando si perde coscienza e si vaga nel nulla dell’anestetico finché qualcuno non ti grida nelle orecchie: come ti chiami? come ti chiami? E hai appena la forza di rispondergli: Marina, ma-cche-ccazzo-urli?!

Quando si perde il portafoglio lasciandolo sulla cassa della Upim. Lo stipendio appena ritirato se n’è andato assieme a tutti i documenti e il carabiniere cui presenti denuncia, ti chiede: Ha sospetti? E tu ometti di rispondergli: sì, sospetto che lei sia cretino.

Quando si perde l’olio della macchina e i ragazzini ti gridano: buttala professò! E tu scendi e li mandi a comprare una lattina. Tiè!

Quando qualcuno perde i capelli ma si fa un bell’impianto e loro ricrescono più belli che pria. E tu guardi il soggetto e ti chiedi: e per le palle che cosa s’inventerà?

Quando si perde la giovinezza. Quando, si perde la giovinezza? Non si sa, ma avviene all’improvviso. L’ultima volta che hai pensato alla tua età avevi 38 anni e ora ne hai 64. Dove si presenta reclamo?

Quando si perde la mano perché la tua compagna ha fatto l’impasse dalla parte sbagliata. Sorridi come una vera signora ma giuri che a bridge con lei non ci giocherai mai più.

Quando si perde la vita. Ma non ha un gran senso parlarne, perché tanto, dopo, non lo sai.



Quando si perde un’occasione, si perde la guerra, si perde velocità, si perde il ritmo, si perde la testa, si perde il passo, si perde la faccia, si perde sangue, si perde l’onore, si perde la libertà, si perde la dignità, si perde credito, si perde la fede, si perde l’abitudine, si perde il filo del discorso, si perde l’innocenza, si perde la verginità.....
Qualcuno vuole raccontare qualche perdita?
Tanto non ha nulla da perdere.

Ah, e poi naturalmente ognuno può “perdersi”.
Ci si può perdere nella ressa, ci si può perdere in mare, ci si può perdere d’animo, ci si può perdere in un bicchiere d’acqua, ci si può perdere dietro a qualcosa...
Sì, del “perdersi” sento di volermi occupare.

12 commenti:

  1. Anche io non ero mai passata dal tuo blog. Ma credo di non perdermelo più: è davvero interessante.
    E questo post è bellissimo!
    Un abbraccio e buon anno.
    S

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  2. Io mi sono perso, molto tempo fa ...

    se dovessi presentare denuncia di smarrimento dovrei dichiarare :

    Data e luogo dello smarrimento ignoti.

    Successivamente ho anche perso la voglia di ritrovarmi, anche ciò in data e luogo sconosciuti.

    Non credo di essermi però perso d'animo...

    però non so se per ostinazione incoscienza, entrambe le cose o qualcos'altro.

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  3. E quando si trova...un'amica per esempio? Un'amica come te? Mi è piaciuto moltissimo quello che hai scritto, ma adesso dobbioamo giocare a trovare... Un abbraccio e buon nnao, giulia

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  4. Credo che non si possa aggiungere nulla a quello che hai scritto. Io mi sono ritrovata in tutte le perdite, tutte, nessuna esclusa, tranne, appunto, quella dell'appetito che non mi abbandona mai e quella del Manchester, ché non me ne importa niente.I miei guanti sono tutti spaiati; amori e amore(ché è proprio vero che si vorrebbe continuare ad amare perchè è l'amore che ci manca, non la persona a cui era indirizzato), amici,padre,utero,pazienza,strade,sonno, danaro, documenti: c'è tutta la mia vita.
    Splendido post!!!!!!!!

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  5. gente che perde e gente che trova. Ha ragione Giulia, dedichiamoci a trovare.
    e non essendoci persi d'animo, qualche cosa di buono troveremo
    baci marina

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  6. a prposito di tarta, non vedo il motivo di regalarla... walter, carlotta, oliver e achille non mi dicono mai dove svernano. sono affari loro, ma quando ricompaiono l'inverno è finito: prima le marginate, walter e carlotta, poi le greche...ed insieme a loro l'ibrida figliolanza...

    benvenuta nel blog, se mi soedisci le foto di titina rosolina e tarta le inserisco nell'album amici, nel frattempo ti linko, gli amici di fabioletterario sono miei amici. a capodanno posterò un fotoromanzo felino tratto da un suo post!

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  7. Ciao paoladeigatti, il fatto è che io non ho giardino, ma solo un grande terrazzo e poi Tarta è solo, penso che avrebbe bisogno di poter frequentare almeno un altro membro della sua specie. Vive con noi da quattro anni, ma mi sa che non è felice. Poiché non può scavarsi buche in terra(io preparo sempre una cassa di terra con rampa di accesso, ma ci va solo d'estate nelle ore calde)in genere aspetto che dorma bello fondo e poi lo copro con paglia e foglie. Ora si è nascosto e ho paura che prenda freddo.
    Ti manderò le foto di Titina e di Rosolina
    grazie marina

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  8. Quando si perde la voglia di dover dar spegazioni, di dover fare, di dover dire e si comincia ad essere semplicemente sè stessi.
    (Beh,almeno si comincia)
    Baci.

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  9. ricevute le foto ed inserite nell'album!grazie!
    rosolina assomiglia a jasmine

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  10. a prposito di perdersi, ieri sera mi sono persa al supermercato, avevo dimenticato il cellulare, ed ho atteso il marito alle casse da brava bambina un po' cretina! :P

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  11. Ciao Marina scusami davvero mi stranizzo e continuo a tacitarmi senza vergogna cosa abbiamo poi da perdere... ed ho perso molto a non aver letto l'assoluto nelle tue parole, nell'assoluto rispetto
    non posso compere a cotanta bravura...ecco perchè mi stranizzo e rimango in silenzio
    GRAZIE Marina sei davvero eccezionale...
    scusami ma con le lacrine agli occhi (cose mie) è vero davvero.

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  12. @ maurizio: mi dispiace far piangere ma forse piangere fa anche bene
    grazie per le tue parole, marina

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